covid cina xi jinping

POTERE DEL COVID: IN CINA AMMETTONO CHE CI SONO STATE “OPINIONI DIVERSE” SULLA POLITICA DI TOLLERANZA ZERO CONTRO IL CORONAVIRUS. È SOLO PROPAGANDA PER GIUSTIFICARE LE POLITICHE DI XI JINPING, CHE PER DUE ANNI HA TENUTO TUTTO CHIUSO E ORA SE NE STRAFOTTE DELL’EMERGENZA SANITARIA – SECONDO IL QUOTIDIANO DEL POPOLO, VOCE UFFICIALE DEL PARTITO COMUNISTA, ALCUNI ESPERTI ERANO CONTRARI ALLA STRATEGIA ZERO-COVID (UNA TESI CHE TORNA COMODA PER GIUSTIFICARE LA RIAPERTURA. COME A DIRE CHE I MORTI E I MILIONI DI CONTAGIATI NON SONO COLPA DEL DITTATORE XI MA DELLE PRESSIONI ESTERNE)

xi jinping

1. COVID: MEDIA CINA, 'OPINIONI DIVERSE' SULLA TOLLERANZA ZERO

(ANSA) - La Cina ha ammesso per la prima volta in modo chiaro l'esistenza di "opinioni diverse" sulla politica draconiana dello 'zero-Covid', nell'ambito di un approccio in fase di cambiamento da tempo: è stato il Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista, a dare conto della serie di incontri sulla strategia anti-pandemica sfidando la narrativa secondo cui Pechino non era preparata a modificare la sua "guerra di popolo" contro il virus.

cina, persone bruciano i cadaveri dei familiari morti di covid 7

 

Il sito web del quotidiano ha pubblicato un articolo di oltre 9.000 parole per spiegare le discussioni politiche sul Covid-19, fornendo un resoconto delle consultazioni dei leader con esperti medici prima del cambio di politica del 7 dicembre e delle misure adottate in seguito.

 

Un'ammissione che è maturata nel mezzo del crescente malcontento quando la variante Omicron sta colpendo senza precedenti la popolazione tra le accuse sulla carenza di medicinali e ospedali e crematori sotto pressione. L'articolo ha raccontato una serie di riunioni tenutesi prima del cambio di politica, comprese le consultazioni con un gruppo di esperti del ;;30 novembre e del primo dicembre, ospitate dalla vicepremier Sun Chunlan.

 

Il gruppo era guidato da Zhang Boli, esperto di medicina tradizionale cinese presso l'Accademia cinese di ingegneria, e da Shen Hongbing, direttore del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, includendo anche otto operatori sanitari in prima linea. Gli incontri hanno fatto seguito alle proteste registrate a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Wuhan e in altre grandi città a fine novembre contro le misure draconiane della tolleranza zero al Covid.

ospedali pieni di malati covid a pechino 2

 

"Non esiste una risposta pronta alla pandemia di coronavirus", secondo l'articolo, che non ha descritto in dettaglio ciò che è stato detto negli incontri, ma ha sottolineato l'importanza delle consultazioni nel processo decisionale scientifico. Facendo eco alle parole del presidente Xi Jinping nel suo discorso di Capodanno, il Quotidiano del Popolo ha rimarcato che era naturale che "persone diverse abbiano preoccupazioni diverse o abbiano opinioni diverse sulla stessa questione" in un paese di 1,4 miliardi di persone, in quella che è apparsa come un'apparente ammissione sulla natura controversa dello 'zero-Covid'.

ospedali pieni di malati covid a pechino 3

 

2. COVID: MEDIA CINA, 250.000 ARRIVI CON RIAPERTURA FRONTIERE

(ANSA) - La Cina ha registrato domenica oltre 250.000 arrivi internazionali, nel primo giorno di riapertura delle frontiere dopo l'abbandono di gran parte delle politiche restrittive della 'tolleranza zero' al Covid. La cifra, che rimane ben al di sotto dei flussi pre-pandemia, si è attestata per la precisione a quota 251.045 passeggeri in entrata, in base a quanto ha riferito l'agenzia ufficiale Xinhua citando i dati doganali. Nel primo trimestre del 2019, invece, la media giornaliera si era attestata a circa 945.300 arrivi, secondo le statistiche elaborate dalla National Immigration Administration. (ANSA).

ospedali pieni di malati covid a pechino 4

 

3. COVID: CINA, BLOCCA PER RAPPRESAGLIA VISTI A SUDCOREANI

(ANSA) - La Cina ha interrotto il rilascio dei visti a breve termine ai cittadini sudcoreani come rappresaglia al rafforzamento dei controlli sanitari sui passeggeri provenienti dal Dragone, ritenuti "discriminatori" da Pechino. Lo si legge in una nota dell'ambasciata cinese a Seul, secondo cui le misure decise "saranno adeguate in base all'annullamento delle restrizioni discriminatorie all'ingresso in Corea del Sud nei confronti della Cina".

 

Come ritorsione per il rafforzamento dei controlli sanitari verso i passeggeri in arrivo dalla Cina, alle prese con la peggiore ondata di contagi di Covid-19 in tre anni di pandemia, l'ambasciata di Pechino a Seul ha deciso di bloccare il rilascio dei visti d'ingresso di breve periodo ai cittadini sudcoreani.

casi di covid in cina

 

"L'ambasciata cinese e i consolati sospenderanno l'emissione dei visti di breve periodo ai cittadini sudcoreani", si legge in una nota postata sull'account WeChat della rappresentanza diplomatica, in base "alle istruzioni" ricevute da Pechino. La misura colpirà "i cittadini sudcoreani che visitano la Cina per affari, turismo, cure mediche, transito e per affari privati ;;in generale".

 

ospedali pieni di malati covid a shanghai

Appena ieri, nel briefing quotidiano, il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin aveva ribadito la promessa sull'adozione di "contromisure reciproche nei confronti di alcuni Paesi che hanno imposto restrizioni di ingresso discriminatorie ai viaggiatori provenienti dalla Cina", esortando gli Stati Uniti "a essere trasparenti e aperti nella condivisione di informazioni e dati sulla variante Omicron XBB attualmente prevalente negli Usa".

 

malati covid in cina

Alla fine di dicembre, la Corea del Sud ha annunciato i test anti-Covid per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina, insieme alla limitazione provvisoria dei visti a breve termine ai cittadini cinesi, unendosi al gruppo di Paesi che aveva introdotto restrizioni di viaggio a causa dell'ondata di infezioni nel Dragone e alle accuse di scarsa trasparenza sulla reale situazione sanitaria. I viaggiatori dalla Cina devono fornire un tampone Pcr negativo entro le 48 ore dalla partenza (lo stesso che Pechino continua a richiedere agli arrivi) o un test antigenico rapido effettuato entro le 24 ore, seguito da uno Pcr dopo l'arrivo.

ospedale pechino pieno di malati covid 2aeroporto shanghai covid

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...