digiuno

IL POTERE DEL DIGIUNO – L’UNICA PRATICA CHE PUO’ LIBERARCI DALLE TOSSINE KILLER, DAL TROPPO DI TUTTO CHE INQUINA I NOSTRI CORPI. E NELLA SILICON VALLEY DICONO CHE SERVA A DIVENTARE UN CAPO MIGLIORE - IL BRODINO E LA SETTIMANA DI MALINCONICHE VERDURE DA HENRY CHENOT, A MERANO - IL LIBRO DI RAFFAELE MORELLI

digiuno

Maria Luisa Agnese per Liberi Tutti - Corriere della Sera

 

Nell' epoca dell' eccesso, troppo rumore, troppe informazioni, troppe immagini, troppo cibo, troppe schifezze, c' è un piccolo vecchio strumento del passato che ci può venire in soccorso, il digiuno. Solo lui può liberarci dalle tossine killer, dal troppo di tutto che inquina i nostri corpi e le nostre menti, se lo inseriamo di nuovo con giudizio nella nostra quotidianità. È la tesi, insieme rassicurante e provocatoria, che attraversa il nuovo libro del sociologo Raffaele Morelli, «Il potere curativo del digiuno» (Mondadori), scritto a quattro mani con il figlio Michael, esperto in psicologia del cibo e alimentazione.

 

Perché il digiuno ci viene in soccorso sicuramente sul piano fisico, liberando il nostro intestino - considerato anche un secondo cervello dalla medicina contemporanea - dalle tossine e dall' infiammazione e stimolando il ringiovanimento delle cellule; ma soprattutto ci soccorre a livello spirituale, purificando la nostra mente e disconnettendola - con effetto solo apparentemente secondario - dal vortice illusorio dell' assedio del mondo esterno.

digiuno

 

La mente ha bisogno di rigenerarsi nel vuoto, per ritrovare il nucleo di sé, la nostra radice di energia primordiale, e per arrivare a un' alternanza virtuosa fra nutrirsi e non nutrirsi che eviti l' ingorgo fisico ed emotivo. Come ricordava Johann Wolfgang Goethe «le piante troppo nutrite smettono di dare frutti». E Morelli, padre e figlio, avvertono: «Le pause sono il latte dell' anima, l' astensione dal cibo non viene intesa come privazione ma come allargamento del Sé, come incontro con la nostra immagine più nascosta, che ci trasforma ogni giorno allo stesso modo in cui le radici trasformano la pianta, anche se non ce ne accorgiamo».

 

La pratica del digiuno come ascesi è stato elemento centrale della rigenerazione dell' uomo sin dall' inizio dei tempi, presente in tutte le religioni.

digiuno

Ma presto anche i filosofi hanno individuato le doti salvifiche della purificazione sulla nostra mente e così il matematico Pitagora è arrivato a digiunare 40 giorni di seguito come Cristo, per affinare le sue qualità di visione, mentre Socrate e Platone erano scesi a una decina e Plutarco affermava che «digiunare è meglio che usare medicine».

 

Un filone che è rimasto attivo per secoli in modi abbreviati nella quotidianità e nella tradizione (niente carne il venerdì) per declinare poi nel Novecento industriale e tornare infine a emergere a fine secolo con le cliniche della salute che lo suggerivano come pratica di purificazione e di antistress. Ricordo che da Henry Chenot, a Merano, in un clima da quasi illuminati si partiva con una sera di brodino disintossicante seguita da 24 ore di digiuno per poi riprendere con sette giorni di malinconiche verdure che navigavano solitarie nel piatto. Accompagnate da un senso di sfinito svuotamento.

digiuno

 

Oggi nella Silicon Valley trionfa la dieta intermittente del 5:2 - si mangia per cinque giorni e si digiuna per due - predicata dai nuovi innovatori della Valle come Phil Libin, ceo di All Turtles («mi sta aiutando a essere un miglior capo, c' è un' euforia mite») e Geoffrey Woo, amministratore delegato di Hvmn che si è sottoposto a un esperimento per misurare come dopo il digiuno variassero i chetoni nel sangue.

 

Lo scopo come per i filosofi greci è quello di sviluppare la funzionalità cerebrale e di conseguenza la produttività, e per questo nascono in loco start up finalizzate.

La dieta veloce, messa a punto fra qualche inevitabile contestazione dal britannico Michael Mosley nel libro «The Fast Diet», è di gran sollievo anche per attrici e modelle che la praticano in occasioni pre-mondane per tornare in forma, nelle sue diverse declinazioni. Angelina Jolie è da tempo adepta (non senza qualche polemica di sospetta anoressia) della formula 5 e 2, mentre Gwyneth Paltrow nella versione 16:8, 16 ore digiuna, nelle altre 8 concentra il cibo.

dieta del digiuno

 

Per nulla mondano invece il nuovo digiuno che si cala nella quotidianità suggerito dai due Morelli che citano nel libro una lettera arrivata a Riza Psicosomatica di cui Raffaele è direttore, dove Carlo, un lettore di 35 anni, raccontava di aver provato a sperimentare il digiuno breve, una sera a settimana, scegliendo il venerdì perché il giorno dopo non andava al lavoro. Ma il venerdì era anche il giorno delle serate con gli amici e presto - raccontava sempre Carlo - era stato sopraffatto dal senso di isolamento e di tristezza, senza contare le battute degli altri, quando diceva di stare a casa e digiunare Di fronte al dilemma fra le serate con amici e le serate con l' amico sconosciuto, che sarebbe l' altro noi, ovvero la nostra matrice più profonda, i due sociologi non hanno dubbi, e raccomandano il secondo, passaggio iniziatico che anche se è destinato a passare dalle forche caudine di uno stato iniziale di buio e di tristezza, alla fine verrà premiato dalla felicità.

 

dieta del digiuno

Serate purificatrici dunque, al posto di serate mondane, per incontrare il vero sé dopo aver oscurato le trappole intellettuali e le illusioni del mondo esterno, quelle che la sapienza indiana chiamava le fluttuazioni della mente, Citta vritti in sanscrito. «Questo stato di lontananza dal mondo, questa mente vuota, ha capacità energetiche immense: è come un vento che spazza via le foglie secche dell' autunno. Quali sono le foglie secche? Le credenze, gli attaccamenti, le autocritiche, i giudizi, le perdite di tempo inutili».

morelli cover

 

Si scivola in queste serate tutte per sé come un rito: «Provi a immaginarlo così - suggeriscono i Morelli nella risposta al lettore Carlo -. Quando arriva a casa, prepari un bagno e accenda una candela di cera d' api e dell' incenso. Poi si immerga nella penombra, a occhi chiusi, immagini di essere una goccia nel mare dell' universo. Non è un bagno per lavarsi, pulirsi, purificarsi; serve a diventare consapevoli della percezione dell' acqua. Vada oltre la sensazione di sentirsi escluso dal mondo. Arriverà a sentirsi come una goccia d' acqua che danza nell' oceano della vita: senza volerlo, senza intenzione, si troverà sulla Via, il Tao. Per gli antichi cinesi, infatti, l' acqua è il simbolo della saggezza». E questo è solo l' inizio, il primo scalino, quello del digiuno breve.

Poi ci sono gli altri stadi, più impegnativi, dai tre giorni in su, ad libitum, ma che si possono affrontare con il tempo e con maggiori precauzioni mediche.

digiuno

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…