evgeny prigozhin vladimir putin

IL POTERE DI PUTIN IN RUSSIA È PIÙ DEBOLE DI QUANTO SEMBRA, O CI PIACE SOLO PENSARLO? – DI FRONTE ALLE MATTANE DI PRIGOZHIN, CHE È ARRIVATO A DARE DELLA TESTA DI CAZZO ANCHE AL “NONNO” DEL CREMLINO, NON C’È STATA NESSUNA RITORSIONE. LO STESSO AVVIENE CON GLI OLIGARCHI CRITICI SULLA GUERRA IN UCRAINA – BASTA QUESTO PER DIRE CHE IL REGIME DI MOSCA È FRAGILE E STA PER CADERE? MANCO PER IL CAZZO: LO ZAR È PIÙ SALDO CHE MAI, A MENO CHE LA CONTROFFENSIVA UCRAINA NON ABBIA SUCCESSO…

vladimir putin soldato immagine creata con midjourney 3

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

Immaginate il dittatore di un regime in guerra che non vince sul campo da un anno, che non recluta nuovi soldati per timore di una rivolta, che minaccia l’arresto dei suoi funzionari se si dimettono, mentre le élite diventano sempre più scettiche nei suoi confronti. In più, il suo governo si affida a una banda di mercenari il cui leader insulta il ministro della Difesa, il comandante dell’esercito e probabilmente il dittatore stesso. Scommettereste sul futuro di un regime del genere? Perché quello di Vladimir Putin è così.

 

[…] È in questo quadro che da settimane si stanno susseguendo scricchiolii nella verticale del potere russo. A fine marzo qualcuno ha intercettato due oligarchi, Iosif Prigozhin e Farkhad Akhmedov […]. […]dicono che la leadership russa è fatta di «stupidi scarafaggi» che stanno «distruggendo il futuro».

 

IOSIF PRIGOZHIN E FARKHAED AKHMEDOV INTERCETTATI MENTRE PARLANO MALE DI PUTIN

L’aspetto interessante è che ai due non è successo niente: non sono volati da una finestra, né sono stati avvelenati o incarcerati. Il regime ha finto di credere che quella registrazione fosse falsa […].

 

Non sfugge neanche al Cremlino che gli oligarchi russi restano passivamente leali, ma non condividono il miraggio imperiale di Putin. Miliardari come Alexei Mordashov di Severstal o Mikhail Fridman di Alfa-Bank continuano a collaborare con il regime e con l’apparato militare-industriale, complici fino in fondo, ma solo per opportunismo e per denaro.

alexey mordashov

 

[…] Il loro cinismo verso Putin ormai è così evidente che negli Stati Uniti si inizia a riflettere su come incrinare il rapporto fra il dittatore e i suoi oligarchi.  Una delle proposte allo studio riguarda le sanzioni: potrebbero essere sospese agli oligarchi che si schierano per il ritiro delle truppe e versano all’Ucraina il 75% del proprio patrimonio congelato. Probabilmente neanche questo basterà a spostare gli equilibri, eppure a Mosca la presa del potere sembra meno solida di un anno fa.

 

valery gerasimov sergei shoigu

[…] Infine è scoppiato il caso Evgeny Prigozhin (omonimo, non parente dell’oligarca intercettato). Il fondatore della Wagner, la milizia irregolare che assedia Bakhmut, ha insultato e trattato pubblicamente da incompetenti il ministro della Difesa Sergey Shoigu e il comandante dell’esercito Valery Gerasimov.

 

Ancora una volta nessuno ha reagito. Quindi Prigozhin è parso alzare il tiro: «Come si fa a vincere una guerra — si è chiesto su Telegram — quando viene fuori che il nonno è una totale testa di c.?».

 

evgeny prigozhin contro shoigu e gerasimov

Sergey Radchenko, storico e politologo russo-britannico della Johns Hopkins University, non ha dubbi sul significato della battuta: «nonno», fa osservare, è il termine con il quale l’opposizione si riferisce a Putin; Prigozhin non poteva ignorarlo.

 

Anche qui l’aspetto notevole è la totale assenza di reazione da parte del Cremlino, che ha bisogno della Wagner. «Assistiamo a una disorganizzazione delle forze armate, che rivela come qualcosa stia funzionando in modo profondamente sbagliato nello Stato», nota Radchenko. «Da fuori non sappiamo cosa, ma si notano il malessere e i segni di un quadro destabilizzante».

 

Sergey Radchenko

Non tutti gli osservatori concordano, in realtà. Dmitri Alperovitch, del think tank di Washington Silverado Policy Accelerator, nel 2021 è stato il primo a prevedere l’aggressione all’Ucraina. Ora pensa che la presa di Putin sul potere resti salda.

 

«Creare divisioni fra i collaboratori è tipico di un dittatore. Ma non ci sono segnali che i servizi di sicurezza o l’esercito siano contro di lui: la sua posizione è sicura e il Cremlino oggi scommette su una guerra lunga». Eppure neanche Alperovitch esclude quello che definisce un «cigno nero»: una controffensiva ucraina che tagli fuori la Crimea dal resto dell’occupazione russa. Perché un dittatore che attinge il suo prestigio dall’uso della forza può perderlo quando l’uso della forza, alla fine, lo umilia.

vladimir putin dona icone ai soldati in lugansk IOSIF PRIGOZHIN IOSIF PRIGOZHIN E FARKHAED AKHMEDOV INTERCETTATI MENTRE PARLANO MALE DI PUTIN Yevgeny Prigozhinvladimir putin alla parata del giorno della vittoria 9 maggio 2023 vladimir putin arriva alla parata nel giorno della vittoria 9 maggio 2023finte foto di vladimir putin in arresto prodotte dall'intelligenza artificiale 1vladimir putin in visita a kherson vladimir putin pasqua ortodossa 1valery gerasimov vladimir putin 1IOSIF PRIGOZHIN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…