papa francesco bergoglio israele gaza

POVERO BERGOGLIO: TUTTI PROVANO A TIRARLO PER LA TONACA – IL PAPA, DOPO L’UDIENZA GENERALE, HA INCONTRATO UNA DELEGAZIONE ISRAELIANA E UNA PALESTINESE: “SOFFRONO AMBEDUE, NON È GUERRA, È TERRORISMO”. I FAMILIARI DEGLI ABITANTI DI GAZA SOSTENGONO CHE ABBIA “RICONOSCIUTO IL GENOCIDIO” PERPETRATO DA NETANYAHU, MA IL PORTAVOCE DEL VATICANO, OVVIAMENTE, SMENTISCE. E LA COMUNITÀ EBRAICA SI INCAZZA: “METTE TUTTI SULLO STESSO PIANO DI PARTENZA E ARRIVO. MA LA PARTENZA È IL TERRORE CHE ESEGUE IL DISEGNO DI STERMINIO DEGLI EBREI, MENTRE LA GUERRA È NECESSARIA ALLA DIFESA DI ISRAELE”

PAPA FRANCESCO

IL PAPA, IN PALESTINA E ISRAELE NON È GUERRA, È TERRORISMO

(ANSA) - Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha riferito di avere incontrato due delegazioni, una israeliana e una palestinese. "Ho sentito come soffrono ambedue". "Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non è guerra, è terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace", ha chiesto Papa Francesco.

 

"Questa mattina ho ricevuto due delegazioni, una di israeliani che hanno parenti come ostaggi in Gaza e un'altra di palestinesi che hanno dei parenti prigionieri in Israele. Loro soffrono tanto, ho sentito come soffrono ambedue".

 

benjamin netanyahu

Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale, sottolineando che "siamo andati oltre le guerre" e che è "terrorismo". "Pregate tanto per la pace. Che il Signore metta mano lì, che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e a non andare avanti con le passioni che alla fine uccidono tutti". "Preghiamo per il popolo palestinese, preghiamo per il popolo israeliano, perché venga la pace", ha concluso il Papa.

 

PALESTINESI, PAPA HA RICONOSCIUTO CHE VIVIAMO UN GENOCIDIO

israeliani presi in ostaggio da hamas 2

(ANSA) - I familiari dei palestinesi che vivono a Gaza, che hanno incontrato il Papa, affermano che, nei confronti dei palestinesi, si sta consumando "un genocidio". "Abbiamo invitato il Papa a visitare Gaza, lui può fermare la guerra e portare la pace alla gente di Palestina. Il cessate il fuoco non è sufficiente: quello che viviamo oggi è una pausa militare che mantiene lo status quo delle ostilità".

 

"Il Papa ha riconosciuto che viviamo un genocidio", ha detto Shrine Halil, cristiana di Betlemme, presente all'incontro con il Pontefice, e ci ha detto che "il terrorismo non si combatte con il terrorismo", ha riferito la delegazione secondo la quale il Papa avrebbe definito "una buona idea" una sua visita a Gaza "quando la situazione lo permetterà".

 

PAPA FRANCESCO

PORTAVOCE VATICANO, IL PAPA NON HA PARLATO DI GENOCIDIO

(ANSA) - "Non mi risulta abbia usato tale parola. Ha utilizzato i termini con cui si è espresso durante l'udienza generale e parole che comunque rappresentano la situazione terribile che si vive a Gaza". Lo afferma il portavoce vaticano Matteo Bruni, replicando alle affermazioni della delegazione palestinese che ha incontrato il Papa secondo la quale il Pontefice avrebbe condiviso l'idea che il popolo palestinese vive "un genocidio". La notizia è arrivata nella conferenza stampa. "Siamo in dieci e lo abbiamo sentito tutti", hanno replicato i palestinesi che hanno incontrato Francesco.

 

distruzione gaza

DI SEGNI,PER PAPA TUTTI SU STESSO PIANO,ISRAELE SI DIFENDE

(ANSA) - "Il Papa mette tutti sullo stesso piano di partenza e di arrivo. Ma la partenza è il terrore che esegue il disegno di sterminio degli ebrei nel mondo intero mentre la guerra è necessaria alla difesa di Israele e della sua popolazione. Comporta sofferenza ma alle vittime va associato chi è il vero responsabile". Lo dice all'ANSA, la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Noemi Di Segni, in merito alle parole del Papa.

 

PARENTI OSTAGGI,'NESSUNA EQUIVALENZA TRA HAMAS E ISRAELE'

gaza distrutta dai bombardamenti israeliani

(ANSA) - "Non ci può essere nessuna equivalenza tra Hamas che è un'organizzazione terroristica e si fa scudo dei civili e Israele che difende i civili": lo dice Nadav, uno dei familiari degli ostaggi israeliani in conferenza stampa a Roma dopo l'incontro con il Papa. "Delusione" è stata espressa da un altro parente, Yehuda, perché il Pontefice "non ha nominato Hamas e non ne ha parlato come di un'organizzazione terroristica. Ha detto solo che la guerra deve finire": "Non c'è stato il tempo per raccontargli la nostra storia", ha detto. Per un altro dei parenti, Yair Rotem, invece l'incontro con il Papa è stato "efficace, ci ha ascoltato".

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