il ballo delle debuttanti al convitto ciccarini 6

IL BALLO DELLE DISPARITA' - A PRATO, IN TOSCANA, IL CONVITTO NAZIONALE HA RIFIUTATO LA PARTECIPAZIONE AL TRADIZIONALE BALLO DELLE DEBUTTANTI DELLE COPPIE OMOSESSUALI - UNA STUDENTESSA: "AVREI VOLUTO INVITARE UNA RAGAZZA CHE MI PIACEVA, MI HANNO DETTO CHE NON E' POSSIBILE" - DOPO L'INTERVENTO DELL'ARCIGAY, LA PRESIDE HA PROMESSO CAMBIAMENTI, MA SOLO DALL'ANNO PROSSIMO...

Flavia Amabile per "la Stampa"
 

Il ballo delle debuttanti al Convitto Ciccarini

Vanessa sta studiando nella sua casa a Prato, in Toscana. Vanessa è un nome di fantasia, reale invece è il resto di questa storia. Ha 18 anni, quest’anno l’attende l’esame di maturità. Sulla scrivania si innalza una pila di libri. Sul calendario del telefonino è cerchiata una data, il 22 giugno, il giorno del tema.
 
Sui telefonini dei suoi compagni di classe, invece, è segnata anche un’altra data, il 18 giugno, la sera del grande ballo delle debuttanti, un appuntamento dal gusto antico di un liceo che sulla tradizione punta molto, il Convitto Nazionale Cicognini, più di quattrocento anni di storia, una sfilza di alunni illustri da Gabriele D’Annunzio a Curzio Malaparte e Mario Monicelli.
 

Il ballo delle debuttanti al Convitto Ciccarini 2

E poi gli arredi storici, i soffitti affrescati, il teatro, la cappella, la facciata monumentale e una preside, Giovanna Nunziata, che sei anni fa per riportare in vita il passato del suo istituto ha deciso di riprendere l’antico uso del ballo delle debuttanti riservato a chi frequenta l’ultimo anno.
 
Non a tutti, in realtà. Vanessa, per esempio, non potrà andare. «Avrei voluto invitare una ragazza che mi piaceva, mi hanno detto che non è possibile – spiega – Posso solo invitare un ragazzo ma non mi interessa andare con uno sconosciuto. Avrebbe un senso partecipare al ballo se accanto a me ci fosse una persona che amo e per la quale affrontare tutti gli impegni e i costi della serata». Per prepararsi le ragazze devono acquistare un vestito da cucire su misura, devono frequentare ogni venerdì i corsi di valzer. «Ho già tanto da fare per la maturità, avrei volentieri dedicato del tempo alla preparazione del ballo ma con la persona scelta da me».
 

Il ballo delle debuttanti al Convitto Ciccarini 3

Vanessa sapeva che il ballo era aperto solo alle coppie eterosessuali, le regole erano le stesse degli altri anni. Pensava di poterle cambiare. Lei e un’altra quindicina di compagni hanno iniziato a porre il problema già a novembre. «Quando sono state presentate le liste per l’elezione dei rappresentanti del consiglio di istituto abbiamo chiesto di inserire una modifica dello statuto del ballo». Niccolò Sanesi ha accettato e, quando è stato eletto, ha portato la richiesta alla preside. «Noi rappresentanti siamo andati due volte tra fine febbraio e marzo a parlare con la dirigente. In entrambi i casi la risposta è stata un rifiuto. È bene cambiare ma non bisogna sovvertire tutto, ci ha detto la preside».
 

Il ballo delle debuttanti al Convitto Ciccarini 6

«Ci sono rimasta male – ammette Vanessa – È stata una grande delusione. Ancora adesso sono triste e mi torna la rabbia se ci penso. Sono stata privata di una cosa normale come ballare».
 
Non le basta la promessa che la dirigente ha scritto in una lettera indirizzata all’ArciGay di Prato e Pistoia che ha sollevato la questione dopo il rifiuto. «Da settembre 2022 attiveremo l’iter necessario ad apportare a questa manifestazione delle modifiche agli schemi tradizionali e consolidati nel tempo», ha assicurato.
 
«A settembre non sarò più al Convitto – risponde Vanessa – Mi hanno impedito di vivere un momento unico che non si ripeterà più. I tempi del liceo non tornano. Vuol dire chiudere male un percorso durato cinque anni dentro un istituto dove non avevo mai subito discriminazioni». I compagni e gli insegnanti di Vanessa sanno della sua omosessualità. «Tutti mi hanno sempre accettata senza pregiudizi. Gli insegnanti, anzi, mi hanno aiutata molto».
 

ballo delle debuttanti

Il 18 giugno Vanessa andrà comunque al ballo. Accompagnerà il fratello che frequenta l’ultimo anno del suo stesso istituto. «Potrò soltanto guardarlo mentre ballerà con la sua fidanzata. Sono contentissima per lui ma perché non posso fare lo stesso? »
 
Tutto quindi è rinviato al prossimo anno sulla base della promessa scritta dalla preside nella lettera inviata all’Arci Gay di Prato e Pistoia: «Sono disponibile a far trattare l’argomento e ho piacere di continuare questo discorso con voi», precisa. E studentesse e studenti del Convitto e l’Arci Gay hanno scelto di ascoltare le sue parole. «C’era chi voleva boicottare il ballo, abbiamo deciso invece di non andare allo scontro», spiega Niccolò Sanesi.
 

ballo delle debuttanti

«Abbiamo preso atto con soddisfazione dell’apertura per il prossimo anno scolastico – conferma Marco Del Tongo, presidente dell’Arci Gay di Prato e Pistoia – Resta il rammarico perché quest’anno tante persone sono rimaste escluse ma non è lo scontro la strada che intendiamo percorrere. Preferiamo accompagnare questi percorsi che hanno come obiettivo l’inclusione attraverso una collaborazione».
 
La preside è avvisata: la battaglia è solo rinviata di qualche mese. 

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)