paolo di paolo

IL TESORO DI GIOVENTU' DI PAOLO DI PAOLO - PRESENTATO ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA IL DOCUMENTARIO DI BRUCE WEBER DEDICATO AL FOTOGIORNALISTA CHE, CON LA SUA LEICA, SEPPE COGLIERE PER UN PUGNO DI ANNI, DAL 1954 AL 1968, L'IMMAGINE DI UN PAESE CHE USCIVA A FATICA DALLA GUERRA ATTRAVERSO RITRATTI DI PERSONE COMUNI E IL CARATTERE DEI PROTAGONISTI DELLA NUOVA ELITE CULTURALE: PASOLINI, MAGNANI, DE CHIRICO, LOREN... - FOTO

Stefania Ulivi per il "Corriere della Sera - Edizione Roma"

 

pier paolo pasolini sulla spiaggia del cinquale, in versilia - foto paolo di paolo

Le ha scoperte gironzolando per Roma, in via della Reginella, nella galleria Museo del Louvre. «Sono quasi svenuto - racconta Bruce Weber nel documentario Paolo Di Paolo: un tesoro di gioventù presentato ieri alla Festa di Roma - di fronte alla collezione del proprietario, Giuseppe Casetti: foto di Mastroianni, Masina, Visconti, Pasolini e molti altri. E sotto ogni stampa c'era lo stesso nome: Paolo Di Paolo».

 

Ovvero il fotogiornalista autodidatta di Larino che con la sua Leica seppe cogliere per un pugno di anni (dal 1954 al 1968) l'immagine di un paese che usciva a fatica dalle devastazioni della guerra, dalle ferite della dittatura e dalla povertà. Attraverso ritratti di rara forza di persone comuni. E con lo stesso realismo e delicatezza fu capace di restituire il carattere dei protagonisti della nuova élite culturale che si consolidava nel paese.

 

bagnanti al lido di caroglio, pozzuoli - foto paolo di paolo

Un catalogo prezioso e strabiliante. Pasolini, appunto, con cui Di Paolo collaborò a lungo, Magnani che solo con lui si mostrò senza filtri, Giorgio De Chirico, Sophia Loren, ma anche Elizabeth Taylor, Grace Kelly, Rudolf Nureyev, Ezra Pound, Tennessee Williams. Un tesoro, come giustamente le chiama e le presenta Weber nel suo doc che ancora non ha distribuzione italiana (e avrebbe meritato un'attenzione e una collocazione più idonea alla Festa).

 

«Hanno toccato la mia anima. Sono come versi dell'età d'oro della poesia romana, o un'aria cantata da Franco Corelli. Sono entusiasta di vederlo unirsi alla schiera dei fotografi famosi del suo tempo, come Cartier-Bresson in Francia o Cecil Beaton in Inghilterra. La mia speranza è che la gente guardi le sue foto e pensi a lui come a un tesoro italiano».

 

walter chiari a fregene ph paolo di paolo

E un piccolo grande tesoro sono i racconti di Di Paolo su quei quindici anni vissuti appassionatamente e altrettanto appassionatamente nascosti in cantina, quando, dopo la chiusura de Il Mondo e l'avvento di un fotogiornalismo più pettegolo, lasciò Roma e si ritirò in campagna con la giovane moglie, già sua segretaria. È stata l'ostinazione della figlia Silvia che scoprì l'archivio di negativi e schedari di stampe Agfa nel seminterrato di casa («Ero scesa a cercare i miei sci. All'epoca avevo vent' anni, lui non ce ne aveva mai parlato»).

 

E, almeno all'inizio, non fu felice di farlo. «È stato difficile convincerlo», racconta Silvia. Oggi a 96 anni, Di Paolo sembra aver fatto i conti con il suo formidabile passato («Quindici anni vissuti con lo spirito del dilettante»). Ma non ha cambiato idea. Fece bene a smettere, insiste. Ma la sua vita, racconta Weber che indugia anche sulla recente mostra al Maxxi, riserva ancora sorprese.

 

pier paolo pasolini sul monte dei cocci ph paolo di paolo

Come essere stato chiamato due anni fa a Parigi per il backstage della sfilata di Valentino. Di nuovo con la macchina al collo. E fedele alla sua linea. «Ogni foto doveva essere esteticamente perfetta, con volumi giusti, luce giusta». Sempre in bianco e nero, sempre una caccia al tesoro.

bagnanti al lido di coroglio ph paolo di paolo paolo di paolo 19paolo di paolopaolo di paolo 2paolo di paolo pasolini 5paolo di paolo 23donna al telefono ph paolo di paolo

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