hunter joe biden donald trump

LE PRESIDENZIALI AMERICANE SI DECIDONO IN TRIBUNALE - DOPO IL PROCESSO A TRUMP, ARRIVA QUELLO AD HUNTER BIDEN - IL FIGLIO DEL PRESIDENTE E’ ACCUSATO DI POSSESSO DI UN'ARMA NONOSTANTE L'USO E LA DIPENDENZA DA DROGHE PESANTI - BIDEN HA SOSPIRATO: "SONO PRESIDENTE MA ANCHE PAPÀ E HO UN AMORE SCONFINATO PER MIO FIGLIO". NON POTENDO PRESENZIARE IN AULA, HA MANDATO LA MOGLIE JILL (HUNTER E’ FIGLIO DELLA PRIMA MOGLIE DI “SLEEPY JOE”, MORTA IN UN INCIDENTE D'AUTO) - SE FOSSE CONDANNATO, HUNTER BIDEN RISCHIEREBBE FINO A 25 ANNI DI CARCERE, ANCHE SE È RARO CHE A QUALCUNO SENZA PRECEDENTI VENGA INFLITTA UNA PENA COSÌ DURA…

hunter e joe biden

(di Benedetta Guerrera) (ANSA) - WASHINGTON, 03 GIU - Nell'ennesimo evento inedito in una campagna elettorale storica negli Stati Uniti, con le aule di tribunale protagoniste quasi quanto i palchi dei comizi, è iniziato con la selezione della giuria il processo ad Hunter Biden, il primo nella storia americana al figlio di un presidente in carica. Dopo la sentenza di colpevolezza contro Donald Trump, che non sembra aver scalfito il suo seguito almeno tra i sostenitori più agguerritti, il procedimento contro il First Son è invece un test altrettanto cruciale per il commander-in-chief in vista del voto di novembre.

 

"Sono presidente ma anche papà" e "ho un amore sconfinato per mio figlio", ha dichiarato Biden proprio mentre lo scapestrato Hunter faceva il suo ingresso nel tribunale del Delaware per rispondere dell'accusa di possesso di un'arma nonostante l'uso e la dipendenza da droghe pesanti, una violazione federale.

 

hunter joe biden 1

"Come presidente non commento e non commenterò casi federali in corso, ma come padre ho un amore sconfinato per mio figlio, ho fiducia in lui e rispetto per la sua forza", ha detto ancora il presidente, che non potendo presenziare in aula ha mandato la moglie Jill, nel giorno del suo 73esimo compleanno, al fianco di Hunter.

 

Una first lady in tribunale per assistere al processo del figlio della prima moglie di suo marito, morta tragicamente in un incidente d'auto, è anche questo un momento epico nella storia degli Stati Uniti. Il 54enne avvocato, finito in una spirale di depressione e consumo di cocaina e crack dopo la morte per cancro del fratello Beau, si è dichiarato non colpevole ma ha ampiamente ammesso e parlato della sua dipendenza.

joe e hunter biden

 

Il processo, presieduto dalla giudice Maryellen Noreika, dovrebbe durare due settimane e se fosse condannato il figlio del presidente rischierebbe fino a 25 anni di carcere, anche se è raro che ad un individuo senza precedenti venga comminata una pena così dura. E a dimostrazione che, come i guai giudiziari di Trump, anche quelli del First son spaccano gli Stati Uniti, la scelta dei giurati è stata molto più complicata di un qualsiasi altro processo. Oltre una decina sono stati scartati per aver ammesso di avere "un'opinione sui Biden" o di "ritenere che la giustizia sia politicizzata".

 

joe e hunter biden

Uno di loro, un veterano di 23 anni, ha proprio citato il processo a Trump dicendosi convinto che l'ex presidente sia "vittima di una persecuzione". Biden ha già annunciato che se il figlio dovesse essere condannato non gli concederà la grazia, si tratta comunque di una situazione abbastanza imbarazzante per il presidente che è anche oggetto di una richiesta di impeachment da parte dei repubblicani alla Camera.

 

L'indagine non ha ancora prodotto nessuna prova che Biden abbia ricevuto alcun vantaggio finanziario dagli affari di Hunter, ma l'inchiesta assieme con il processo al figlio saranno di certo sfruttate dal Grand old party e da Trump per mettere in cattiva luce il commander-in-chief da qui a novembre. I democratici hanno provato a difendersi dagli attacchi dei repubblicani sottolineando che il first son "non è candidato alla presidenza e non è una figura pubblica" e che nessuno nella famiglia o nel partito "ha accusato la giustizia di corruzione o processo farsa" come invece fa il tycoon ogni giorno.

Hunter e Joe Bidenhunter biden

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…