il cartello del prete contro il ladro dell elemosina

“MI SPIACEREBBE SE DURANTE UNA INCURSIONE DOVESSE CAPITARGLI UN GUAIO. FOSSI IN TE EVITEREI DI ENTRARE” – UN PRETE IN PROVINCIA DI PAVIA HA AFFISSO UN CARTELLO “ANTI-LADRO” DAVANTI ALLA PORTA D’INGRESSO DELLA CHIESA DOPO CHE LE TELECAMERE DI SICUREZZA HANNO RIPRESO UN UOMO CHE RUBAVA DAL PIATTO DELL’ELEMOSINA – I TONI MINACCIOSI DEL CARTELLO HANNO FATTO INDIGNARE MOLTO ABITANTI LOCALI, MA IL PRETE SI DIFENDE: “NON NE POSSIAMO PIÙ"

Davide Maniaci per www.milano.corriere.it

il cartello del prete contro il ladro dell elemosina

 

Chi ruba l’elemosina stia attento al prete arrabbiato. Dopo l’ennesimo furto in chiesa don Felice Locatelli, rettore del santuario di Sant’Antonio a Mortara, in provincia di Pavia, ha affisso il cartello «anti-ladri» in bella vista sulla porta d’ingresso. Compresa una foto del malvivente, «pizzicato» dalle telecamere di sorveglianza. 

 

Il volto è parzialmente sfuocato, ma non è escluso che qualcuno possa riconoscerlo. «Questa è la foto del ladro che visita regolarmente la nostra chiesa — si legge nel biglietto manoscritto in stampatello —. Sappiamo chi è. Mi spiacerebbe se durante una incursione dovesse capitargli un guaio. Fossi in te eviterei di entrare».

don felice locatelli 2

 

Scalpore in città

Parole fin troppo decise che lasciano percepire tutta la determinazione a mettere fine allo stillicidio di «prelievi», e che hanno prevedibilmente destato un certo scalpore in città. «Un tono, e una immagine, fuori luogo che richiama la giustizia fai da te», ha commentato qualcuno.

 

elemosina chiesa 1

 «In realtà — spiega don Felice — tra il minaccioso e lo scherzoso, forse più goliardico che altro, ma la situazione è seria. Non ne possiamo più. I furti sono così frequenti da avermi costretto, ad agosto, a chiudere la chiesa al pomeriggio. Non è sempre sorvegliata e i predoni sembrano instancabili: una sconfitta per tutti». 

 

don felice locatelli 1

Dopo il primo ingresso indesiderato, il sacerdote aveva sporto denuncia ai carabinieri. E proprio loro gli avevano consigliato di installare le videocamere, che don Felice visiona ogni volta che manca qualcosa, o se nota segni di scasso.

 

 «Questa chiesa — prosegue don Felice — supporta il centro di aiuto alla vita di Mortara e la mensa dei poveri. Si tratta di denaro destinato davvero agli ultimi fra gli ultimi. Chi ha bisogno chieda. Per il resto, li considero atti meschini. Se la mia provocazione serve per scoraggiare, meglio».

elemosina chiesa 2

 

Furti seriali

I furti seriali sono iniziati in primavera. Al ladruncolo era andata bene: il rettore ricorda quella sera, si era dimenticato di svuotare la cassetta. Bottino pieno.

 

 «Il signore nella foto — prosegue don Locatelli — è un “cliente abituale”. Nelle ultime settimane sarà passato almeno tre volte. Forse ce ne sono altri. Una volta ho trovato una banconota da 50 euro strappata in due. Devono averla afferrata con una pinza attraverso la fessura, rompendola. Ho conservato la metà rimasta. Se i ladri dovessero pentirsi, li invito a consegnarmi l’altra parte».

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