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LE PRIGIONI ITALIANE SONO UN GRAN BAZAR: ENTRA DI TUTTO! - NEL CARCERE DI REGINA COELI DI ROMA, I BOSS E LUOGOTENENTI DELLE FAMIGLIE CRIMINALI CONTINUANO A DARE E A RICEVERE ORDINI DA DIETRO LE SBARRE GRAZIE AI MICROTELEFONINI CHE VENGONO INTRODOTTI ILLEGALMENTE - I CELLULARI, MA ANCHE DROGA, ARMI E CONTRABBANDO DI OGNI GENERE, ENTRANO NELLE STRUTTURE GRAZIE ALL'USO DI DRONI E ALLE "TALPE" 

Estratto dell'articolo di Alessia Marani per "Il Messaggero"

 

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Comunicavano tra di loro e con l'esterno tramite microtelefonini. […] Così boss e luogotenenti del crimine davano e ricevevano ordini dietro le sbarre del carcere romano di Regina Coeli. A gestirne l'approvvigionamento ci sarebbero affiliati delle potenti ndrine calabresi […]. Una decisione di super-cellulari sono spuntati fuori durante la maxi-perquisizione avviata ieri mattina nelle sezioni più critiche dagli agenti della Polizia penitenziaria.

 

IL BLITZ

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Nel corso dell'operazione sono stati trovati anche diverse quantità di droga […]. Appena lunedì erano state rinvenute altre dosi di stupefacente e smartphone probabilmente trasportati all'interno dell'istituto di detenzione da droni fatti volare dal colle del Gianicolo fin dentro il perimetro del carcere. È una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche se non è escluso che chi li ha introdotto possa essersi verificato avvalso di qualche "talpa" interna, magari tra gli addetti ai servizi e fornitori esterni. […]

 

LE GANG

Stando agli investigatori, i microtelefoni viaggiano incollati nelle suolette delle scarpe da ginnastica, mescolati al cibo nelle scatole dei biscotti, oppure nella maniera più "tradizionale", ossia inseriti nelle parte intime femminili e maschili.

 

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[…]  Sulla situazione emergenziale di Regina Coeli - e il sistema carcere in generale - intervengo Giuseppe Moretti e Francesco Laura, rispettivamente presidente e vicepresidente responsabile del coordinamento dirigenti e funzionari iscritti, dell'Uspp, l'Unione sindacati di polizia penitenziaria: «Purtroppo, come dire da tempo, Regina Coeli si ritrova a essere terra di nessuno e solo grazie all'impegno del personale, ridotto del 40%, riesce ancora a fronteggiare le tante violenze, aggressioni e azioni illegali, pur con grandissime difficoltà operative. Il ministero della Giustizia e il Dap Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, devono farsi carico dell'impellente necessità di rafforzare gli organici, prima che succedano cose irreparabili».

 

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[…] Daniele Nicastrini, segretario regionale dell'Uspp pone un faro sulla necessità di presidi permanenti dei cinofili della polizia penitenziaria: «Nemmeno a Regina Coeli non ci sono, ma sono gli unici in grado di potere evitare che si nasconda droga ovunque: nei tappucci delle penne , nei tubetti dentifricio, persino nei bordi delle intercapedini delle mura...».

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