john barnett - la talpa di boeing - 2

IL PRINCIPALE ACCUSATORE DI BOEING È MORTO – JOHN BARNETT, L'EX DIPENDENTE 62ENNE DEL COLOSSO AEROSPAZIALE USA CHE AVEVA DENUNCIATO LE VIOLAZIONI DEGLI STANDARD DI SICUREZZA NELLA PRODUZIONE DEGLI AEREI DI LINEA DELLA COMPAGNIA, SI SAREBBE SPARATO: IL SUO CORPO È STATO RITROVATO SABATO IN UN PARCHEGGIO – BARNETT ERA IN CAUSA CON L’AZIENDA: SI TROVAVA IN SUD CAROLINA PROPRIO PER ALCUNI COLLOQUI LEGATI AL SUO CASO…

 

 

 

Estratto dell’articolo di Franc. Erm. per www.today.it

 

john barnett la talpa di boeing 3

John Barnett, ex dipendente del colosso aerospaziale statunitense Boeing che aveva denunciato pubblicamente violazioni degli standard di sicurezza nei processi di produzione degli aerei di linea della compagnia, è stato ritrovato senza vita. Lo riferiscono i media statunitensi, secondo cui il 62enne ingegnere con oltre trent'anni di carriera in Boeing, durante i quali aveva anche assunto il ruolo di responsabile della qualità, è morto sabato 9 marzo, pare per una "ferita di arma da fuoco autoinflitta".

 

[…] John Barnett ha lavorato per Boeing per 32 anni, fino al suo pensionamento nel 2017, per motivi di salute. Nei giorni precedenti la sua morte, aveva testimoniato in una causa contro la società. Boeing ha detto che è rattristata dalla notizia della scomparsa dell'uomo.

 

john barnett la talpa di boeing 2

Dal 2010 ha lavorato come responsabile della qualità presso lo stabilimento di North Charleston (Carolina del Sud), realizzando il "787 Dreamliner", un aereo di linea all'avanguardia utilizzato principalmente su rotte a lungo raggio.

 

Nel 2019, Barnett ha dichiarato alla Bbc che "i lavoratori sotto pressione sulla linea di produzione avevano deliberatamente montato parti che non rispettavano gli standard di sicurezza sugli aerei". Ha anche affermato di aver scoperto seri problemi con i sistemi di ossigeno a bordo: una maschera respiratoria su quattro non funzionerebbe in caso di emergenza. […]

 

john barnett la talpa di boeing 1

Barnett ha affermato di aver allertato i dirigenti delle sue preoccupazioni, ma che non è stata intrapresa alcuna azione. Boeing ha sempre negato le sue affermazioni. Tuttavia, una revisione del 2017 da parte dell'ente regolatore statunitense, la Federal aviation administration (Faa), ha confermato alcune delle preoccupazioni di Barnett. A Boeing è stato ordinato di intraprendere azioni correttive. Dopo essere andato in pensione, ha intrapreso una lunga azione legale contro l'azienda […]

 

Al momento della sua morte, Barnett si trovava a Charleston per alcuni colloqui legali a quel caso. Sabato scorso avrebbe dovuto essere sottoposto ad un ulteriore interrogatorio. Non si è presentato e sono scattate le ricerche: è stato trovato morto nel parcheggio di un hotel. Parlando alla Bbc, il suo avvocato ha descritto la sua morte come "tragica". In un comunicato Boeing ha dichiarato: "Siamo rattristati dalla scomparsa del signor Barnett e i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici".

john barnett la talpa di boeing 4

 

Boeing ha annunciato alla fine del mese scorso la sostituzione di uno dei suoi principali dirigenti, a seguito delle polemiche legate ai problemi di sicurezza che hanno funestato l'aereo di linea 737 Max […]. […]

 

Clark, che ha lavorato in Boeing per circa 18 anni, aveva assunto la direzione dello stabilimento di Renton nel 2021, mentre l'azienda cercava di riprendersi dai due gravissimi incidenti aerei che avevano coinvolto velivoli di linea 737 Max nel 2018 e nel 2019. Boeing ha annunciato ieri anche la creazione di un nuovo ruolo dirigenziale per la supervisione del controllo di qualità, che verrà affidato a un'altra vicepresidente dell'azienda, Elizabeth Lund.

boeing

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO