IL PROCESSO È CONCLUSO, L’ORRORE NO – GISELE PELICOT, LA DONNA DROGATA DAL MARITO E FATTA VIOLENTARE DA PIÙ DI CINQUANTA UOMINI, POTREBBE NON ESSERE LA SOLA: SUL PC DELL’UOMO SONO STATE TROVATE FOTO DELLA FIGLIA, NUDA O CON ADDOSSO BIANCHERIA NON SUA, E DELLE SUE NIPOTINE – LE IMMAGINI SONO STATE SCAMBIATE POI SUL SITO “COCO.FR”, USATO PER RECLUTARE GLI UOMINI CHE HANNO STUPRATO LA MOGLIE INCOSCIENTE – E ORA LA FIGLIA 45ENNE VIVE NELL’INCUBO CHE…
Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per www.corriere.it
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Finito il processo, pronunciate le pene, quella che un tempo era la famiglia Pelicot deve imparare adesso a stare al mondo in un modo nuovo, perché il 72enne patriarca Dominique un tempo molto amato — marito premuroso e padre attento — è stato condannato a vent’anni.
Non è detto che lui, l’aguzzino, riuscirà a ritrovare una vita fuori dal carcere, ma gli altri invece, le vittime, sono chiamati ora a convivere con l’orrore subìto e con una vita il più possibile normale, in una società che adesso sa tutto o quasi di loro: la madre Gisèle, anche lei 72 anni, ha trovato un ruolo e una missione nell’essere diventata, suo malgrado, una icona globale della lotta contro le violenze sessuali. Ma i tre figli Caroline, 45 anni, David (50) e Florian (28)?
Caroline, che ha preso il cognome del marito Darian, è stata la prima a venire allo scoperto scrivendo nel 2022 il libro «E ho smesso di chiamarti papà» che a febbraio sarà pubblicato in Italia da Utet. Poi però, nel corso delle udienze, ha lamentato di essere «la grande dimenticata del processo». […] continuerà a vivere con il dubbio di essere stata sottoposta allo stesso trattamento, di avere subito anche lei violenze spaventose, delle quali però non è rimasta traccia.
Dominique Pelicot è stato condannato a vent’anni di carcere per avere drogato, violentato e fatto violentare la moglie Gisèle, ma anche — e di questo si è parlato meno — perché nel suo computer sono state ritrovate due foto della figlia Caroline addormentata, priva di vestiti, con addosso biancheria intima non sua, e anche altre foto delle nipotine, scambiate poi sul sito Coco.fr che ha usato per reclutare gli altri 50 condannati.
«Sostengo di non aver mai toccato i miei figli e nipoti, che amo molto», ha dichiarato Dominique Pelicot in aula, ma «Stai mentendo!», gli ha risposto Caroline Darian. «Morirai da solo nella menzogna. Finirai solo come un cane». Per Caroline Darian, l’unica differenza tra lei e sua madre Gisèle sono le prove, che nel suo caso mancano.
«Come si può continuare a vivere quando il proprio padre è uno dei più grandi predatori sessuali della storia?», è la domanda che si è posta alla fine delle udienze nel tribunale di Avignone Caroline Darian, e che si pongono anche i suoi fratelli. […]
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