ligresti

LA PROCURA DI MILANO NON RIESCE PIÙ A PORTARE A CASA UNA CONDANNA - TUTTI ASSOLTI DOPO 12 ANNI GLI IMPUTATI DI UNO DEGLI ULTIMI PROCESSI ANCORA IN PIEDI SULL'EX IMPERO DI  SALVATORE LIGRESTI: ERANO ACCUSATI DI BANCAROTTA SUL CASO DELLA CONTROLLATA "IMCO", MA PER I GIUDICI "IL FATTO NON SUSSISTE" - ERA COINVOLTO ANCHE PIERGIOGIO PELUSO, FIGLIO DELL'EX MINISTRO DELL'INTERNO ANNA MARIA CANCELLIERI, ALL'EPOCA EX AMMINISTRATORE DELEGATO DI UNICREDIT CORPORATE BANKING...

Paolo Ferrari per “Libero Quotidiano

 

ligresti salvatore

Si è chiuso ieri con l'assoluzione perché il "fatto non sussiste" di tutti i 12 imputati uno degli ultimi processi ancora in piedi sull'ex impero dell'immobiliarista siciliano Salvatore Ligresti, scomparso esattamente quattro anni fa a Milano.

 

Il filone riguardava Sinergia, una delle società immobiliari di Ligresti, che a partire dai primi anni 2000 aveva iniziato ad accumulare debiti, fino a raggiungere nel 2010 una esposizione con le banche di circa 110 milioni di euro (88,5 milioni con Bipop Carire - alla quale era subentrata Unicredit - e 20 milioni con Ge Capital).

 

Piergiorgio Peluso figlio di annamaria cancellieri

Nel tentativo di salvataggio, finito con un fallimento, avrebbe giocato un ruolo fondamentale, assumendosi il debito, la controllata Imco. Da quella vicenda era nato allora un procedimento penale per bancarotta.

 

Fra gli imputati, ex consiglieri e sindaci delle due società, anche Piergiogio Peluso, figlio dell'ex ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, all'epoca ex amministratore delegato di Unicredit Corporate Banking.

 

Per lui la Procura aveva chiesto 5 annidi carcere. Per la seconda sezione del tribunale di Milano, invece, l'operato degli imputati era stato corretto senza che venisse dissipato il patrimonio delle società.

 

Il procedimento era stato fermo per anni ed aveva visto cambiare più volte il pm d'udienza. La pm milanese Grazia Colacicco aveva infatti ereditato il fascicolo istruito dal collega Luigi Orsi (ora sostituto pg in Cassazione) e trasferito alla pm Donata Costa (oggi alla Procura europea).

 

CANCELLIERI

«Dopo 12 annidi graticola, è stata ristabilita la verità», hanno detto alcuni difensori dopo la lettura del dispositivo. «Il processo è stato celebrato in un clima di rara correttezza tra tutte le parti (difese, giudici e pm) aldilà dell'esito peraltro prevedibile» è stato il commento dell'avvocato Davide Steccanella che difendeva uno degli imputati.

 

Con questa assoluzione si conferma il periodo negativo della Procura di Milano che non riesce più a portare a casa una condanna.

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