silvio berlusconi ruby ter karima el mahroug

SI PUO' PROCESSARE UN MORTO? SI', SE SI CHIAMA SILVIO - LA PROCURA DI MILANO RICORRE IN CASSAZIONE CONTRO LE ASSOUZIONI DEL PROCESSO RUBY TER, IN CUI SILVIO BERLUSCONI ERA ACCUSATO DI CORRUZIONE DI ATTI GIUDIZIARI – SE LA CASSAZIONE DARÀ RAGIONE AI PM, CI SARÀ UN NUOVO PROCESSO, TUTTO CENTRATO SULLE ACCUSE A BERLUSCONI, CHE NON POTRÀ ESSERE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI A DIFENDERSI…

LA CARD DI SILVIO BERLUSCONI SU INSTAGRAM DOPO L'ASSOLUZIONE AL PROCESSO RUBY TER

Estratto dell’articolo di Luca Fazzo per “il Giornale”

 

Si può processare un morto? Si può riversare su un imputato che non può più difendersi una ondata di accuse per interposta persona, incolpandolo di malefatte che in vita ha sempre negato? Era questa […] la domanda che incombeva sulla Procura di Milano, chiamata a decidere cosa fare del processo «Ruby ter» contro Silvio Berlusconi e altri ventitré imputati, assolti in blocco nel febbraio scorso dalle accuse di corruzione atti giudiziari e falsa testimonianza.

 

[…] i pm di Milano avevano due strade, ed entrambe li avrebbero esposti a critiche. La prima: arrendersi, lasciare che la sentenza diventasse definitiva, e chiudere […] per sempre l’interminabile caso Ruby: ma avrebbero dato l’impressione (o la conferma) che l’unico bersaglio dell’inchiesta fosse Berlusconi, e che morto lui non interessasse andare avanti.

 

karima el mahroug a porta a porta 3

Poi c’era l’altra strada, ed è quella che ieri pomeriggio […] viene resa pubblica dalla Procura milanese: si va avanti. La sentenza del tribunale che in febbraio aveva assolto tutti viene attaccata frontalmente con un ricorso inviato direttamente alla Cassazione, perché i pm la accusano di essere basata su macroscopici errori di diritto.

 

ruby karima el mahroug ADDIO A BERLUSCONI

Il caso Ruby non è chiuso, il processo sopravvive al suo protagonista. Se la Cassazione darà ragione ai pm, ci sarà un nuovo processo. Berlusconi non sarà sul banco degli imputati ma sarà come se lo fosse. E sei mai le ragazze imputate di corruzione dovessero venire condannate, sarà come una condanna alla memoria per un imputato che non sarà stato in grado di difendersi.

 

Non a caso, nelle 53 pagine del ricorso firmato dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, è il nome di Berlusconi quello che ricorre più spesso, citato varie volte come l’imputato numero uno. Non solo dei fatti oggetti del processo Ruby ter, ovvero i versamenti alle ragazze chiamate a testimoniare, ma anche dei reati per cui era stato assolto già anni fa, gli aspetti illeciti delle «cene eleganti» di Arcore: «l’attività prostituiva - scrivono la Siciliano e Gaglio - che per lungo tempo si svolgeva nel corso di talune serate presso la residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore (...) l’assoluzione di Silvio Berlusconi non incide minimamente sulle considerazioni in ordine alla attività prostitutiva sostenuta dall’accusa». E via di questo passo.

LA PM TIZIANA SICILIANO

 

La sentenza […] era basata su un dato semplice: le testimoni che il Cavaliere era accusato di avere corrotto non erano affatto testimoni, ma indagate che avrebbero avuto il diritto di tacere e persino di mentire, e che invece i pm costrinsero a parlare. Un cavillo, lo definì qualcuno; un pilastro dello Stato di diritto, replicarono i giudici nelle motivazioni.

 

Ora la Procura parte all’attacco di quelle motivazioni: «Il tribunale cade in errore in ordine al momento di assunzione della qualità di testimone», «il tribunale viola le fattispecie sostanziali»; quando il tribunale cita le decisioni precedenti della Cassazione «ne interpreta male il senso», «travisa il dictum» , «cade in analogo errore»: e alla fine, accusa grave, «finisce per disarticolare il sistema» dei reati contro la giustizia. In realtà i pm sanno benissimo che le sezioni unite della Cassazione in un altro processo (anche lì c’era di mezzo Berlusconi) avevano scritto proprio quello che ha detto il tribunale di Milano assolvendo il Cavaliere. E infatti chiedono che a Roma se lo rimangino.

berlusconi rubykarima el mahroug a porta a porta 6tweet sull assoluzione di berlusconi processo ruby ter 8RUBY KARIMA EL MAHROUG REGALA IL SUO LIBRO ALLA PM TIZIANA SICILIANO

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…