PAND-ORO COLATO – LA PROCURA HA RINVIATO A GIUDIZIO CHIARA FERRAGNI PER TRUFFA AGGRAVATA PERCHÉ, “DANNEGGIANDO I CONSUMATORI”, HA AVUTO UN “INGIUSTO PROFITTO DI OLTRE 2 MILIONI E 200 MILA EURO” OLTRE AL RITORNO DI IMMAGINE GRAZIE ALLA BENEFICENZA. STESSO SCHEMA PER LE UOVA, PER LE QUALI SI È MESSA IN TASCA OLTRE UN MILIONE DI EURO – IN AULA A TESTIMONIARE CI SARANNO ANCHE OTTO CONSUMATORI CHE HANNO ACQUISTATO I PRODOTTI DALL’INFLUENCER E DUE RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI. ASSENTE IL CODACONS CHE AVEVA PRESENTATO L’ESPOSTO CHE AVEVA FATTO SCATTARE LA DENUNCIA: A DICEMBRE SI ERA ARRIVATI A UN ACCORDO TRA DE RIENZO, L'EX NEMICO NUMERO UNO DEI FERRAGNEZ, E L'EX MOGLIE DI FEDEZ...
PANDORO BALOCCO - CHIARA FERRAGNI
CHIARA FERRAGNI A GIUDIZIO PER TRUFFA PER VICENDA PANDORO E UOVA CIOCCOLATO. DIFESA, NESSUN REATO
(ANSA) - La Procura di Milano ha rinviato a giudizio con citazione diretta Chiara Ferragni per la vicenda della presunta truffa dei pandoro 'Pink Christmas' e per le uova di cioccolato. Lo rende noto la difesa dell'influencer, che commenta: "non ha commesso alcun reato". Da quanto si è saputo, la Procura, guidata da Marcello Viola, con l'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli ha deciso di non chiedere l'archiviazione e andare avanti con la citazione diretta a giudizio, prevista per il reato di truffa aggravata (non si va in udienza preliminare), dopo giorni di riflessioni, dato il passaggio delicato, e di colloqui con i legali degli indagati.
Sarà il giudice dell'udienza pre-dibattimentale a valutare se sarà necessario il dibattimento o in caso contrario a decidere il proscioglimento senza processo. Come si legge nelle imputazioni del decreto, le stesse già contenute nella chiusura indagini, i consumatori sarebbero stati "danneggiati" con "informazioni fuorvianti" e per Ferragni ci sarebbe stato, nei due casi tra il 2021 e il gennaio 2023, un "ingiusto profitto" di oltre 2 milioni e 200 mila euro a cui si è aggiunto il beneficio di un "ritorno di immagine legato alla prospettata iniziativa benefica".
MEME SU CHIARA FERRAGNI E IL PANDORO BALOCCO
La "operazione commerciale del pandoro Limited Edition", scrivono i pm, venduto a poco più di 9 euro invece che a poco più di 3, ed in particolare la "correlazione tra l'acquisto del prodotto e il contributo alla raccolta di fondi a favore dell'Ospedale Regina Margherita di Torino" avrebbero indotto "in errore un numero imprecisato di acquirenti" con campagne via social e web. In più ci sarebbe stato un "ingiusto profitto" di un milione e 75 mila euro per l'imprenditrice, la quale avrebbe avuto anche un un "ritorno di immagine". Schema non molto diverso, secondo i pm, quello che riguarda le uova di cioccolato al centro di una campagna biennale (2021-2022) per la quale Cerealitalia-ID ha corrisposto all'influencer 400 mila e 750 mila euro.
PANDORO BALOCCO - CHIARA FERRAGNI
CASO FERRAGNI, PM INDICANO ANCHE CONSUMATORI COME TESTIMONI
PURE DUE RAPPRESENTANTI ASSOCIAZIONI. NON CI SONO PARTI OFFESE
(ANSA) - Ci sono anche 8 consumatori che avrebbero acquistato i prodotti sponsorizzati da Chiara Ferragni e due rappresentanti di associazioni, l'Associazione utenti servizi radiotelevisivi e Consumatori italiani, indicati dai pm come "persone informate sui fatti" e dunque come testimoni nel procedimento a carico della influencer e dei tre co-imputati per i casi del pandoro e delle uova di cioccolato sulla presunta pubblicità ingannevole mascherata da operazioni di beneficienza. Lo si legge nel decreto di citazione diretta a giudizio che non indica, invece, "persone offese" anche perché il Codacons ha raggiunto un accordo con Ferragni.
CHIARA FERRAGNI - FEDEZ - PANDOROGATE - MEME BY OSHO
In totale, l'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli nel decreto di citazione diretta a giudizio, che porta Ferragni e gli altri all'udienza predibattimentale il 23 settembre davanti al giudice della terza sezione penale di Milano, hanno indicato 27 testimoni. In particolare, sei investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, che hanno condotto le indagini, e quattro della Gdf di Bari in relazione al capitolo sulle uova di Pasqua della Cerealitalia.
chiara ferragni e le uova di pasqua
Poi, altri sette testi, tra cui persone dello staff di Ferragni e già sentite nelle indagini, e che dovranno riferire sulla "genesi e lo sviluppo - si legge - della campagna promozionale dei prodotti", sui "rapporti tra le società coinvolte", sulle "richieste pervenute ai consumatori" e sui "centri decisionali delle rispettive aziende". Dieci testimoni, invece, tra cui gli otto acquirenti, dovranno parlare degli acquisti effettuati e dell'impatto "della comunicazione relativa all'attività benefica sulla decisione di acquisto". Sarà il giudice, dopo l'udienza predibattimentale, una sorta di vaglio prima del processo, a dover decidere se si aprirà o meno il dibattimento a carico degli imputati, tra cui anche l'ex collaboratore di Ferragni, Fabio Damato, Alessandra Balocco, amministratore delegato dell'azienda piemontese e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID.
il tutorial di chiara ferragni per decorare il suo pandoro 4
Le imputazioni contestate nel decreto sono quelle di truffa aggravata già contenute nella chiusura indagini dello scorso ottobre. Poi, a fine dicembre c'era stato l'accordo tra Ferragni e il Codacons che aveva presentato l'esposto che aveva fatto scattare l'inchiesta. L'influencer ha deciso non solo di risarcire i consumatori che si erano rivolti all'associazione con 150 euro l'uno, ma anche di donare in beneficenza 200mila euro ad un ente che si dedica al supporto e alla tutela delle donne vittime di violenza. Il Codacons ha così revocato la denuncia e non è più parte offesa.
CHIARA FERRAGNI, ACCUSA PESA ANCHE SULLA MIA FAMIGLIA. ‘SONO PERÒ SERENA E ANCOR PIÙ DETERMINATA’
(ANSA) - "Convivere per ancora chissà quanto con questa accusa, che ritengo del tutto ingiusta, pesa su di me e, di riflesso, sulla mia famiglia e sulle persone con cui lavoro. Sono però serena e ancor più determinata, certa che la mia innocenza verrà pienamente dimostrata". Così Chiara Ferragni in merito al rinvio a giudizio disposto, con citazione diretta dalla Procura di Milano, per lei e per altri tre imputati con le accuse di truffa aggravata per i casi del pandoro "Pink Christmas" e delle uova di cioccolato.
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