provino

NON SIATE CASTI-NG! – DECINE DI RAGAZZE DENUNCIANO UN PRODUTTORE CINEMATOGRAFICO: CERCAVA DI AVERE RAPPORTI E SPOGLIARE GIOVANI E MINORENNI, TENTATE DAL SOGNO DEL SUCCESSO – ALL’ORIGINE UNA SELEZIONE PER FILM O SPOT DA TRASMETTERE ANCHE IN RAI. ECCO COME ANDAVANO I PROVINI...

Giuseppe Scarpa per “la Repubblica

 

PROVINO 1

La telecamera è puntata sulle ragazze. Nella stanza c’è il produttore cinematografico e l’aspirante, giovanissima, attrice. Solo loro, nessun altro. In alcuni casi si tratta di minorenni. Una decina di video così. Sono tutti simili i provini.

 

Dopo qualche domanda si alza dalla sedia e si dirige con passo sicuro verso la ragazza. Cerca di spogliarla e di convincerla ad avere un rapporto. Nel frattempo la sommerge di complimenti. La prospettiva rappresentata è quella di una carriera nel mondo dello spettacolo.

 

PROVINO 2

E ora la procura vuole vederci chiaro. Tant’è che nei giorni scorsi è stato perquisito l’ufficio dell’uomo e sono stati sequestrati i video- casting di cui parlavano le ragazze. E i conti effettivamente tornano. I racconti combaciano con il materiale che hanno potuto visionare gli inquirenti.

 

Un primo passo per verificare l’attendibilità delle querele. Ad oggi le denunce piovute sulla scrivania degli investigatori sono due. Ed è questo il punto di partenza dell’inchiesta del pubblico ministero Pantaleo Polifemo per violenza sessuale.

 

IN FILA PER IL CASTING

All’origine c’è un’inserzione per selezionare giovanissime (aspiranti) attrici per delle parti in film o spot pubblicitari da trasmettere anche in Rai, ma non solo. È richiesta una “bellissima presenza” e un’età compresa tra 18 e i 22 anni.

 

Come spesso accade in questi casi l’annuncio è categorico, perché se non si rispettano quei requisiti, giovane età e bellezza, « le candidature verranno cestinate » , si legge. Tuttavia, emergerà dall’indagine, c’è un’eccezione, dal momento che non verranno scartate le minorenni. Vittime dell’uomo sarebbero anche delle 17enni.

 

provino

All’annuncio, come spesso capita, rispondono in tantissime. Una prima selezione, sulla base dei curriculum, e poi la convocazione con il “maestro”. È così che si fa chiamare il produttore. Le ragazze, emerge dalla denuncia, riferiscono di ritrovarsi alla fine sole di fronte a quest’uomo.

 

Una sorta di ultimo gradino prima di essere definitivamente selezionate. Vivono con una certa emozione la possibilità di essere ammesse ad avere una particina in qualche film. Raccontano della telecamera, sopra il cavalletto, puntata addosso.

IN ATTESA DEL CASTING

 

Accanto c’è lui, il maestro. « Prego accomodati », dice. Le fa sedere su un divano e poi inizia il casting.

 

Una decina sono i video che destano maggiore perplessità da parte degli investigatori. In due occasioni ci sono delle minorenni. Negli altri vengono riprese ragazze poco più che maggiorenni. Il sospetto è che il numero possa essere perfino più alto.

 

CASTING

L’uomo fa delle prime domande sommarie relative ai loro sogni, i loro obbiettivi, le esperienze pregresse. Tutto abbastanza normale. Fino a quando, telecamera accesa, si dirige verso la ragazza.

 

Un gesto repentino. Poi cerca di spogliarla. La giovane ( le reazioni sono sempre simili) rimane pietrificata. Sbarra gli occhi. C’è chi si divincola e va via e decide poi di non denunciare. Chi non reagisce. Chi invece, come due ragazze, scappa dal casting, riferisce ai genitori per poi dirigersi dalle forze dell’ordine e raccontare tutto.

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”