PURE L’ESERCITO ISRAELIANO SI È ROTTO LE PALLE DI NETANYAHU – I VERTICI MILITARI HANNO CHIESTO A "BIBI" DI SCEGLIERE UN INTERLOCUTORE PALESTINESE CON CUI TRATTARE: SE NESSUNO VUOLE HAMAS, NON RESTA CHE L’ANP - OPPURE SARA' NECESSARIO CERCARE FORZE "MODERATE" A GAZA CHE POSSANO GODERE DEL SUPPORTO DEI PAESI ARABI: “LA MANCANZA DI DECISIONI È CIÒ CHE HA PORTATO ALLA SITUAZIONE ATTUALE” – NEL PAESE MONTA LA FRUSTRAZIONE PER L’ASSENZA DI UN PIANO PER IL FUTURO DELLA STRISCIA...
Estratto dell’articolo di Fra. Caf. per "la Repubblica"
PROTESTE CONTRO BENJAMIN NETANYAHU
In un clima di polemiche e tensione, Israele ha aperto ieri le celebrazioni del Giorno dei caduti.
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Ieri mentre le bombe continuavano a cadere su Rafah, ultimo avamposto del Sud della Striscia, l’esercito è entrato per la seconda volta nel campo profughi di Jabalia, nel Nord, e per la terza a Zeitoun, periferia Sud di Gaza city, nel centro.
esercito israeliano colpisce gaza
In contemporanea, altre operazioni si svolgevano a Beit Lahiya e Beit Hanoun, anche queste zone dove nei mesi passati si è già combattuto: è la dimostrazione che la strategia che l’Idf ha seguito fino ad adesso – la conquista di determinate aree, la bonifica di uomini e armi di Hamas e poi il ritiro – porta risultati nel breve periodo, ma non funziona nel lungo: nel vuoto i militanti tornano a guadagnare terreno.
[…] frustrazione di un Paese esasperato dall’assenza di un piano per il giorno dopo. «Il regime di Hamas non può essere eliminato senza preparare un’alternativa», scrive Ben Caspit su Maariv . Su Yedioth Ahronoth l’esperto militare Yossi Yehoshua spiega che i vertici dell’esercito hanno chiesto a Netanyahu una decisione: «Se nessuno vuole Hamas, non resta che l’Autorità nazionale palestinese o l’individuazione di forze moderate a Gaza che possano godere del supporto dei Paesi arabi. Non ci sono soluzioni magiche. Ma bisogna decidere perché la mancanza di decisioni è ciò che ha portato alla situazione attuale».
A Rafah intanto la situazione umanitaria è sempre difficilissima: l’apertura del valico per il passaggio degli aiuti al Nord, annunciata dall’Idf, non aiuta, perché non è possibile attraversare la Striscia. L’Onu ha messo in guardia dalla catastrofe umanitaria, e di nuovo il segretario di Stato Blinken ha dato voce alla frustrazione degli Usa: l’offensiva su Rafah «rischia di causare danni enormi alla popolazione civile senza risolvere il problema». […]
ESERCITO ISRAELIANO SCHIERATO IN CISGIORDANIAESERCITO ISRAELIANO IN CISGIORDANIABenjamin Netanyahu benjamin netanyahu 6rafah palestinesi in fuga VALICO DI RAFAHRAFAH - STRISCIA DI GAZA rafah palestinesi in fuga benjamin netanyahu 5proteste contro il governo di benjamin netanyahu in israele 17