orson welles

QUANDO ORSON WELLES SPERNACCHIÒ HOLLYWOOD – PER LA PRIMA VOLTA È PUBBLICATO IN ITALIANO UN PICCOLO CAPOLAVORO TEATRALE DEL GRANDE REGISTA E ATTORE, “MIRACOLO A HOLLYWOOD” – UNA COMMEDIA MESSA IN SCENA PER LA PRIMA E UNICA VOLTA A PARIGI NEL 1950, IL CUI TESTO ERA POI SPARITO NEL NULLA – CON UNA FAVA, ORSON RIDICOLIZZA DUE PICCIONI: IL NEOREALISMO, PARTENDO DA “MIRACOLO A MILANO” DI DE SICA, E L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA AMERICANA...

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

Orson Welles aeroporto di Heathrow, a Londra, nel 1971

Orson Welles non fu solo uno dei più grandi uomini di cinema di tutti i tempi: per gli straordinari film realizzati, per gli immensi fallimenti e per i progetti incompiuti (Don Quixote, The Other Side of the Wind...). Fu anche un incredibile uomo di teatro.

 

Giusto per citare: a parte il folle Horse Eats Hat, del 1936, nel '46 Welles diresse e produsse Around the World, un particolarissimo adattamento del Giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne, spettacolo - fuori misura: musiche di Cole Porter, tre piste da circo, quattro elefanti meccanici... - che ottenne un convinto successo di critica ma scarso riscontro di pubblico (tanto che segnò il tracollo economico del regista). Bertolt Brecht lo vide a New York sette volte e disse che era lo spettacolo più bello a cui avesse assistito in America.

 

ORSON WELLES MIRACOLO A HOLLYWOOD

Ed eccoci al punto. Un'altra avventura teatrale al limite dell'assurdo di Orson Welles, del tutto sconosciuta allo spettatore non specialista, è quella legata a una commedia che originariamente costituiva la seconda parte di uno spettacolo dal titolo The Blessed and the Damned rappresentato al teatro Edouard VII di Parigi nel 1950 («Un capolavoro di arte scenica» per Le Monde), poi pubblicata in Francia nel 1952 col titolo Miracle à Hollywood e dopo sparita nel nulla. Da allora non è mai  stata più edita né negli Stati Uniti né in Europa e persino il copione in lingua inglese è introvabile (forse perso in un trasloco del regista, forse bruciato in un incendio...).

 

Un'opera brillante, satirica, esemplare del talento letterario di Welles che ora torna nelle mani del lettore. Eccola qui, tradotta per la prima volta in italiano in tutta la sua visionaria stravaganza: Orson Welles, Miracolo a Hollywood (Sellerio) a cura di Gianfranco Giagni, il quale firma una informatissima nota al testo.

 

orson welles teatro

Eco del film di Vittorio De Sica (artista che Welles ammirava), Miracolo a Hollywood porta in scena le traversie di una catastrofica produzione cinematografica che in una Hollywood travolta da un nuovo filone, quello dei film religiosi, è alle prese con un regista neorealista italiano - non compare mai, si sente solo la voce, e si chiama Alessandro Sporcacione... - il quale sta dirigendo un film su una Santa che fa miracoli e cura gli infermi (e il regista secondo i dogmi del neorealismo insiste che siano storpi autentici...) ma, non convinto della star protagonista, la rimpiazza con una segretaria della major, perché gli sembra molto più spirituale...

 

Eartha Kitt e Orson Welles

Tra i personaggi: il presidente degli Studios, interpretato dallo stesso Orson Welles, una giornalista improbabile ma implacabile in quanto a pettegolezzi, un ambiguo agente cinematografico, l'Arcivescovo dell'Alabama e un Arcangelo che alla fine risolverà le cose...

 

Un po' satira, un po' perfido divertissement, un po' farsa e gioco teatrale, oltre che riflessione à la Welles su ciò che è vero e ciò che è fake - Vérités et mensonges, ovvero F come falso - Miracolo a Hollywood è prima di tutto un'irresistibile messa in ridicolo di un sistema hollywoodiano che neppure una Santa può cambiare. Imperdonabile? Sì, ma anche insostituibile.

Orson Welles durante una conferenza stampa a Parigi nel 1982Orson Welles 1948Orson Welles con la figlia a Siviglia, Spagna, nel 1966 Orson Welles e Charlie Chaplin a pranzo al Brown Derby di Hollywood, nel 1947Orson Welles aeroporto di Milano nel 1949 (AP Photo)Orson Welles con sua moglie Paloi Mori a spasso per Venezia, nel 1955Il torero Luis Miguel Dominguin ed Orson Welles a Madrid nel 1964Orson Welles - La ricottaORSON WELLES ACQUISTA I GIORNALI IN UN'EDICOLA DI VIA VENETO A ROMAOrson Welles e Pasoliniorson welles quarto potere orson welles rita hayworth la signora di shanghaiorson welles alla corridaOrson Welles sul set di Casino Royale nel 1966

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...