fossa comune in un orfanotrofio irlandese

FOSSA COMUNE O UNA COMUNE BUFALA? - QUANTO C’È DI VERO NELLA STORIA DEGLI 800 BAMBINI GETTATI NELLA FOSSA COMUNE DI UN ORFANOTROFIO IRLANDESE? MOLTO POCO: LA STORIA È VECCHIA (AVETE MAI VISTO ‘PHILOMENA’?), E DEI BIMBI SI SAPEVA GIÀ. NON ESISTONO PROVE CHE SIANO MORTI PER CAUSE NON NATURALI O VIOLENTE AD OPERA DELLE SUORE

 

IRISH TIMES: LA STORIA DEI BAMBINI È STATA GONFIATA

http://www.irishtimes.com/news/social-affairs/tuam-mother-and-baby-home-the-trouble-with-the-septic-tank-story-1.1823393?page=3

 

 

Agnese Rapicetta per www.unita.tv

 

fossa comune irlandafossa comune irlanda

Ne hanno parlato tutti i giornali. Non poteva essere altrimenti visto l’enormità della notizia: 800 bambini, probabilmente orfani, morti e gettati in una fossa comune ai margini di una casa famiglia, la Casa del Buon Soccorso per le madri e gli infanti gestita dalle suore cattoliche nella piccola località di Tuam, contea di Galway. Una storia raccapricciante, avvenuta in Irlanda negli anni ’50 e di cui soltanto ora si sono ritrovati i corpi.

 

fossa comune in un orfanotrofio irlandesefossa comune in un orfanotrofio irlandese

Ma cosa c’è di vero in questa storia? A quanto non molto, eppure i giornali di tutto il mondo -anche quelli italiani -non hanno perso tempo e hanno diffuso la notizia in lungo e largo.

 

fossa  comune in un orfanotrofio irlandesefossa comune in un orfanotrofio irlandese

Prima di tutto la notizia non è nuova, risale al 2014. Ma soprattutto i bambini (796 per la precisione), di età tra le 35 settimane e i tre anni non sono stati gettati in una fossa comune. A dichiararlo Catherine Corless, la storica che ha condotto l’indagine sui bambini scomparsi che, in un’intervista all’Irish Times, ha specificato di non aver mai detto che la morte di quei bambini fosse collegata ad una fossa comune: “Non ho mai usato la parola “dumped” (gettati)”, ha detto.

Catherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in Irlanda  Catherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in Irlanda

 

Ciò che è successo nei giorni scorsi è la conseguenza delle ricerche che la donna ha fatto nel tempo. La storica ha infatti spiegato di avere ritrovato dei documenti che segnalavano la presenza dei bambini nell’istituto e di essersi attivata affinché non fossero dimenticati. Per ciascun bambino è stato ritrovo compilato un certificato di morte ed è grazie ad esso che Corless ha potuto scoprire i nomi dei bambini, la loro età, il luogo di nascita e le cause di morte.

 

Dopo questa scoperta, si è creata una Commissione specifica che ha ritenuto di dover scavare nel giardino dell’istituto per trovare i resti dei bambini che effettivamente sono stati ritrovati, ma di cui la comunità era già a conoscenza tanto che esisteva una sorta di memoriale.

Catherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in Irlanda Catherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in Irlanda

 

Non esistono prove che i bambini siano morti per cause non naturali o violente ad opera delle religiose – come la narrazione dei giornali vorrebbe suggerire. Molto più probabilmente le cause della morte di gran parte degli 800 bambini sono dovute a malattie presenti fin dalla nascita: problemi respiratori, tubercolosi, influenza, epilessia e meningite.

 

Catherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in IrlandaCatherine Corless e l orfanotrofio di Tuam in Irlanda

Insomma un’ennesima bufala: confezionata ad hoc per fare scandalo e per questo non verificata. Non un buon modo di fare giornalismo.

ORFANOTROFIO DI TUAM IN IRLANDA  ORFANOTROFIO DI TUAM IN IRLANDA ORFANOTROFIO DI TUAM IN IRLANDA ORFANOTROFIO DI TUAM IN IRLANDA ORFANOTROFIO A TUAM IN IRLANDAORFANOTROFIO A TUAM IN IRLANDAORFANOTROFIO A TUAM IN IRLANDA ORFANOTROFIO A TUAM IN IRLANDA fossa  comune  in un orfanotrofio irlandesefossa comune in un orfanotrofio irlandese

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