putin scholz macron

“FRANCIA E GERMANIA HANNO VIOLATO L’EMBARGO DEL 2014 E HANNO ARMATO LA RUSSIA” – IL QUOTIDIANO INGLESE “THE TELEGRAPH” PUBBLICA UN RAPPORTO DELL’UNIONE EUROPEA CHE ACCUSA PARIGI E BERLINO DI AVER VENDUTO ARMAMENTI PER 273 MILIONI DI EURO A PUTIN, IN BARBA ALLE SANZIONI VOTATE DOPO L’ANNESSIONE DELLA CRIMEA. SARÀ UN CASO CHE ORA I DUE PAESI SI OPPONGANO AL DIVIETO DI ACQUISTARE GAS DA MOSCA. SARÀ UN CASO?

olaf scholz emmanuel macron

Carlo Tarallo per “La Verità”

 

La linea della cautela di Germania e Francia rispetto all'invio di armi pesanti in Ucraina (per quel che riguarda Berlino) e l'embargo sul gas russo (che vede anche Parigi scettica) innervosisce Usa e Gran Bretagna, e così continuano gli attacchi da parte della stampa anglosassone nei confronti delle due grandi potenze europee.

 

Ieri è stato il quotidiano londinese The Telegraph a pubblicare un rapporto dell'Unione europea, che accusa Germania e Francia di aver violato l'embargo delle forniture di armi alla Russia deciso dall'Ue nel 2014, dopo l'annessione della Crimea da parte di Mosca.

 

Carro armato russo distrutto dagli ucraini

«Francia e Germania», scrive il Telegraph, «hanno armato la Russia con 273 milioni di euro di hardware militare ora probabilmente utilizzato in Ucraina. Hanno inviato attrezzature, che includevano bombe, razzi, missili e pistole, a Mosca nonostante un embargo a livello Ue sulle spedizioni di armi alla Russia, introdotto sulla scia della sua annessione della Crimea nel 2014.

 

La Commissione europea è stata costretta questo mese a chiudere una falla nel suo embargo», aggiunge il quotidiano londinese, «dopo che è stato scoperto che almeno 10 stati membri hanno esportato quasi 350 milioni di euro in hardware militare al regime di Vladimir Putin. Circa il 78% del totale è stato fornito da aziende tedesche e francesi.

 

vladimir putin emmanuel macron.

Olaf Scholz, il cancelliere tedesco, ha affrontato critiche feroci questa settimana per la sua riluttanza a fornire armi pesanti all'Ucraina. Gli sforzi di Emmanuel Macron per negoziare con Putin», aggiunge ancora il Telegraph, «hanno visto il presidente francese accusato di appeasement.

 

Sia Parigi che Berlino si sono opposte al divieto dell'Ue di acquistare gas dalla Russia, con il blocco che attualmente paga a Mosca un miliardo di euro al giorno per le forniture di energia».

 

Queste forniture, naturalmente, riguardano gli anni scorsi, e la lista dei «cattivi» comprende anche l'Italia, «responsabile», secondo il Telegraph, «dell'invio di armi per un valore di 22,5 milioni di euro a Mosca dopo l'imposizione dell'embargo Ue, mentre la Gran Bretagna ha effettuato vendite per 2,4 milioni di euro. L'Austria, la Bulgaria e la Repubblica Ceca hanno esportato in totale 49,3 milioni di euro in armi alla Russia tra il 2015 e il 2022».

VLADIMIR PUTIN E IL GAS

 

Siamo di fronte a un tentativo di mettere in difficoltà il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, quest' ultimo impegnato nel ballottaggio per le presidenziali. Scholz ancora l'altro ieri ha ribadito che «Le possibilità dell'esercito tedesco di consegnare armi dal proprio arsenale sono ampiamente esaurite» e che la priorità resta «evitare un'escalation»; Macron ha accusato Marine Le Pen di essere filorussa, e questa notizia rischia di depotenziare questa sua arma di campagna elettorale.

 

emmanuel macron olaf scholz

Il gioco del Teleghaph diventa però scoperto quando il quotidiano fa commentare la notizia al deputato rumeno Cristian Terhes, che ha pubblicato il rapporto della Ue: «Mentre l'Ucraina sta disperatamente chiedendo armi per difendersi dall'invasione di Putin», dice Theres, «la Germania e la Francia sono in silenzio, ma erano abbastanza felici di vendere tranquillamente e vergognosamente la loro merce a Mosca».

 

gli usa inviano armi in ucraina

 Appare cristallino il tentativo di spingere Berlino e Parigi ad allinearsi all'approccio di Stati Uniti e Gran Bretagna sulla guerra in Ucraina. Evidentemente, Washington e Londra, che non avrebbero alcun danno da un embargo totale del gas russo, non tollerano che i due più importanti Stati europei si interroghino sulle conseguenze di questa eventuale decisione sulle loro economie.

PUTIN DRAGHI PUTIN GAS

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)