camorra donne nunzia damico anna scarallo

“SONO UNA FEMMINA PERCHÉ ESTERNAMENTE SONO FEMMINA MA DENTRO MI SENTO UOMO. IO NON SONO LA GUAGLIONA DI NESSUNO” - SONO LE INTERCETTAZIONI DI NUNZIA D’AMICO DETTA “LA PASSILONA”, UCCISA DAI SICARI IL 10 OTTOBRE SCORSO E REGGENTE DEL CLAN DEI RIONI CONOCAL E PONTICELLI - IL RACCONTO DELLA CAMORRA AL FEMMINILE

Irene De Arcangelis per “la Repubblica”

 

Nunzia DAmicoNunzia DAmico

Quella delle donne è la camorra più dura. Feroce. Dà le armi ai bambini di dieci anni e non ha pietà nello sfrattare i legittimi assegnatari degli alloggi popolari. Nulla di rosa, la cinica soddisfazione di aver conquistato il controllo del clan che era stato di mariti e fratelli. Intercettazioni choc, le stesse che hanno permesso - con audio e video - di ricostruire la gestione di una cosca di Napoli Est, quella del rione Conocal a Ponticelli.

 

Nunzia DAmico Nunzia DAmico

Al vertice una donna, Nunzia D'Amico detta "la passilona". Inseguita e ammazzata dai sicari con un colpo di grazia alla tempia lo scorso 10 ottobre, era però a lungo stata intercettata dai carabinieri. Così l' organigramma e gli affari del clan vengono ricostruiti grazie alla voce di una donna che non c'è più, ma che aveva fatto il bello e il cattivo tempo fin dall' arresto del marito boss Giuseppe.

 

Così la scorsa notte il blitz dell'Antimafia. Trecento carabinieri hanno accerchiato il rione già sorvegliato da numerose telecamere spesso distrutte e poi piazzate di nuovo. Bilancio: 89 arresti (75 in carcere, 14 ai domiciliari, la donna boss uccisa sarebbe stata la numero 90), un totale di 108 indagati, nell' elenco (ai domiciliari) anche un medico di base della Asl Napoli 1, Fausto Knowles.

Inchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione ConocalInchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione Conocal

 

Accusato di aver certificato una falsa colica renale per una donna del clan che, sottoposta all' obbligo di presentazione quotidiana alla pg, vuole andare dal marito in carcere a Oristano. Prescrizione di tre giorni di riposo. Blitz che non ferma la lunga scia di sangue. Perché qualche ora dopo, ieri mattina, la camorra torna a sparare a Melito, hinterland a Nord di Napoli. Stavolta i sicari sparano all' impazzata contro un ragazzino di quindici anni nipote ed erede del boss degli scissionisti di Scampia Raffaele Amato. Il bilancio è di due morti, il minorenne, ferito all'addome, finisce in sala operatoria.

 

Inchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione ConocalInchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione Conocal

Camorra senza limiti, come si legge nelle intercettazioni di Nunzia D' Amico. Parla la donna boss uccisa "passilona" nel suo appartamento di via Flauto Magico 294. Parla con amici e familiari. Puntualizza: «Sono una femmina… perché esternamente sono femmina ma dentro mi sento uomo. Io non sono la guagliona di nessuno e non ho mai fatto la guagliona di nessuno».

 

Mariti e fratelli in carcere? «Ora la camorra la facciamo noi, tanto Cernobyl (soprannome di un boss arrestato) non ci sta più… Ora è peggio: ora ci stanno le donne». E in merito a una proposta di accordo con i rivali del clan De Micco: «Gli dissi che qui non le mettono loro le direzioni, nella casa dei " Fraulella" (i D' Amico), qui decidiamo noi e non lui… Mangiamocela noi questa fetta di torta».

Inchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione ConocalInchiesta sulla Camorra a Ponticelli e rione Conocal

 

E quando teme un agguato ai danni di uno dei suoi sei figli dice a proposito delle sue guardie armate: «Non li far scendere con le pistole ma con la mitraglietta. Perché pure da lontano devono sparare». Odia i suoi rivali De Micco detti Bodo, dai tatuaggi che hanno sulle braccia: «Ora stanno lì sotto, eh...non li vedi questi... stanno i bodi...

 

non entrate nel biliardo...mi hanno detto 'levati di mezzo'... ». Con Nunziata al comando del clan sua cognata Anna Scarallo, anche lei arrestata esce dalla caserma dei carabinieri con la maglietta delle tre scimmiette e la scritta "Non vedo, non sento, non parlo". Gestiscono anche gli alloggi popolari del rione Conocal, cacciano via i parenti dei pentiti per poi affittarli a fedelissimi della cosca.

 

Anna ScaralloAnna Scarallo

Da brave massaie hanno anche una ditta di pulizie per i condomini. Sette euro a testa imposti con le minacce per lavare le scale, nessun controllo dello Stato sul patrimonio pubblico. Pensano anche a distruggere le telecamere dei carabinieri puntate sulle undici piazze di spaccio del rione. Dicono nelle intercettazioni: «Sono tre, una in mezzo una a destra e una a sinistra. Quattro mazzate vicino e si spacca…». L'ordine viene eseguito dagli uomini del clan.

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