andrea costantino

“IN CELLA UN MILIZIANO DELL'ISIS HA TENTATO DI TAGLIARMI LA TESTA” – È TORNATO IN ITALIA ANDREA COSTANTINO, IL TRADER CHE HA PASSATO 15 MESI IN UN CARCERE DI ABU DHABI, ACCUSATO DI AVER FAVORITO IL TERRORISMO ATTRAVERSO IL COMMERCIO DI GASOLIO, E CONDANNATO A PAGARE 540MILA EURO – “ERA L'INFERNO: 14 DETENUTI IN 16 METRI QUADRI, IL CIBO TE LO BUTTAVANO PER TERRA, SPEDIZIONE PUNITIVE ORGANIZZATE DAI CAPÒ. PER NON PARLARE DELLE TORTURE…” – VIDEO

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

 

andrea costantino prima e dopo la detenzione

«Era il primo maggio di quest'anno, la festa del sacrificio dopo la fine del Ramadan. Al termine di un'ispezione alle quattro del mattino, una delle tante in cui camminano sul cibo, ti mettono nudo e ti danno nuove tuniche bordate di rosso, due dell'Isis decidono che vogliono ammazzarmi, così, di colpo, perché sono cristiano e avevo pregato. I due mi saltano letteralmente addosso e per fortuna che intervengono due ragazzi yemeniti e un siriano a difendermi. Ho portato a casa la pelle per miracolo. Qualche giorno prima un altro dell'Isis mi voleva tagliare la testa».

 

andrea costantino 2

Andrea Costantino ha ancora negli occhi quelle brutalità: carcere di Al Wathba, Abu Dhabi, 15 mesi che non si dimenticano. Era entrato nel marzo del 2021 dopo essere stato arrestato in un hotel di Dubai, né è uscito il 30 maggio di quest' anno contestualmente alla condanna del tribunale degli Emirati Arabi a una pena pecuniaria di 540 mila euro per aver favorito il terrorismo.

 

 Poi Costantino, cinquantenne milanese, professione trader (commerciava prodotti petroliferi nel Paese arabo) ha trascorso oltre sei mesi in una dependance dell'ambasciata italiana di Abu Dhabi, fino all'antivigilia di Natale, quando è arrivata la lieta notizia: lo Stato italiano ha pagato, lui si è impegnato a restituire la somma ed è potuto rientrare in Italia. Ed eccolo, nel suo appartamento del centro di Milano, smagrito, capelli cortissimi, ancora scosso dalla lunga prigionia.

 

Ci sono la compagna Stefania e la loro bimba che gli scorrazza intorno e ogni tanto si fa prendere in braccio e lo bacia.

andrea costantino in italia con moglie e figlia

 

Partiamo dalla fine: come si è arrivati a questa soluzione?

«Al cambio di governo in Italia gli Emirati Arabi hanno concesso uno sconto del 50% della pena pecuniaria. Rimanevano così 270 mila euro da pagare. Il dottor Vignali della Farnesina, che ringrazio per quel che ha fatto, ha trovato l'escamotage tecnico».

 

Com' è stato il rientro?

«Non mi sembra ancora vero, la mia famiglia, i figli, Milano, il Natale. Stefania è venuta con la bambina a prendermi a Malpensa. Stava dormendo, poi si è svegliata e non mi si è più scollata di dosso. Un'emozione indescrivibile. Dopo 21 mesi davvero duri, soprattutto il primo anno».

 

Il carcere?

andrea costantino con la figlia

«Era l'inferno: 14 detenuti in 16 metri quadri, il cibo te lo buttavano per terra, spedizione punitive organizzate dai capò, pestaggi... Una volta succede che faccio lo sciopero della fame per essere spostato dopo che i topi mi avevano morso e vengo punito: in manette con i piedi incatenati per 12 ore sotto il sole. Per non parlare delle sevizie fisiche e delle torture: ammanettato al pianale di un blindato con le bende agli occhi mentre loro si divertivano a frenare, sbandare, accelerare».

andrea costantino 1

 

Lo Stato ha dunque anticipato la somma. Si sente ancora un cittadino di serie B?

«Adesso sono a casa ma a differenza degli altri prigionieri politici io devo pagarmi il riscatto e rimborsare la somma all'Agenzia delle Entrate, come da impegni presi. Sono stato trattato diversamente e se mi chiede le ragioni gliele dico: sono imprenditore, sono bianco, sono cattolico...».

 

Lei si considera prigioniero politico ma l'accusa parla di collaborazione con il terrorismo e di armi. Non crede che questo possa aver inciso?

«Come posso aver favorito il terrorismo con due carichi di gasolio venduti allo Yemen, perché di questo stiamo parlando, autorizzati dagli stessi Emirati? (nello Yemen era in corso la guerra civile nella quale intervenne anche Abu Dhabi contro gruppi considerati terroristici, ndr ). Guardi: questo è l'articolo di legge che ha portato alla mia scarcerazione: "Interessi superiori dello Stato"».

 

Che farà ora?

stefania giudice, moglie di andrea costantino

 «Devo ripartire da zero... vedremo, il mondo si sta spostando molto sull'energia verde... Il problema sono i soldi, perché per mettere in piedi qualsiasi attività devi averne e io in questo momento sono di fatto indigente. Mi hanno bloccato l'attività e confiscato tutti i conti, tenendosi il denaro. Non potevano farlo ma l'hanno fatto. Con quello che avevo avrei pagato senza problemi anche i 540 mila euro. Comunque, l'importante ora è essere qui».

andrea costantino rientrato in italia

 

Qualcosa di cui si pente?

«No, i carichi erano leciti».

 

Lei ringrazia Vignali, e il governo?

«Devo riconoscere che Salvini si è dato molto da fare, la Meloni, che aveva promesso molto, un po' meno».

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