raffaele cantone francesco greco piero amara

GIUSTIZIA AMARA - RAFFAELE CANTONE E FRANCESCO GRECO SI SONO INCONTRATI PER PROVARE A VENIRE A CAPO DELLE DICHIARAZIONI DELL’EX AVVOCATO DELL’ENI, CHE HANNO DATO IL VIA A UN FIUME DI INCHIESTE E INDAGINI A CARICO DI POLITICI, MAGISTRATI E GRAND COMMIS - LA CONCLUSIONE È CHE D’ORA IN POI SI PROCEDERÀ SUBITO PER CALUNNIA QUANDO UN EPISODIO VIENE SMENTITO DAGLI ACCERTAMENTI. IRONIA DELLA SORTE: LA PROCURA COMPETENTE È QUELLA DI MILANO, CHE SULLE FRASI DI AMARA HA CAMPATO PER ANNI…

Giuseppe Salvaggiulo e Monica Serra per "la Stampa"

 

raffaele cantone foto di bacco

Un «lunghissimo e necessario» vertice tra Raffaele Cantone e Francesco Greco, procuratori della Repubblica di Perugia e Milano, non è routine. Tanto più se il menu, pausa pranzo inclusa, prevede una sola portata: l'avvocato Piero Amara.

 

Da una parte ci sono almeno sei fascicoli aperti a Milano per indagare sulle sue presunte calunnie e diffamazioni. Dall'altra l'inchiesta-madre sulla fantomatica loggia Ungheria, nata a Milano (dove ha fatto strage di magistrati a loro volta indagati) e finita per competenza a Perugia dieci mesi fa.

FRANCESCO GRECO

 

In mezzo anche il fascicolo sul presunto complotto Eni aperto oramai più di quattro anni fa, in cui sono stati raccolti i verbali dello stesso Amara. Anni di indagini di almeno cinque Procure (e non tra le più sprovvedute), non sono riuscite a risolvere l'enigma della credibilità di Amara.

 

L'incontro di ieri individua un metodo comune fondato su scambio di informazioni, coordinamento investigativo a 360 gradi, tentativo di tirare un filo per volta dalla matassa di dichiarazioni di Amara.

 

Una certezza sull'esistenza della loggia Ungheria, sulle sue caratteristiche e sull'eventuale illiceità ancora non c'è. Posto che in ipotesi sarebbe possibile dimostrarne l'esistenza ma non l'inesistenza, per ora riscontri organici in senso positivo non ci sono. Al contrario delle «polpette avvelenate».

piero amara 6

 

Tanto che Cantone non ha iscritto come indagato nessuno dei circa 70 personaggi citati da Amara. E non ha creduto all'ex pm Maurizio Musco, amico di Amara a Siracusa, che in un lungo esposto aveva raccontato di essere stato egli stesso invitato nel 2011 a entrare nell'associazione segreta Ungheria dall'alto magistrato Tinebra, nel frattempo morto.

 

videoregistrazione di piero amara 3

Ciò non toglie che Amara, al di là di quello che nella Procura perugina viene considerata «una prevalutazione negativa» suffragata dalla sua «eccezionale capacità di manipolazione», possa raccontare anche cose vere.

 

francesco greco e piercamillo davigo

Da utilizzare solo se adeguatamente riscontrate. Come accaduto a Roma (corruzione al Consiglio di Stato, rivelando anche episodi inediti), a Perugia (processo Palamara) e in ultimo a Potenza. Dove le sue dichiarazioni hanno portato all'arresto di Enrico Laghi, «imperatore» delle grandi aziende pubbliche, perché definite da Procura e giudice «lineari, spontanee e prive di intenti calunniatori».

MARCO MANCINETTI E PIERCAMILLO DAVIGO

 

Dunque, che fare delle fluviali dichiarazioni di Amara su singoli episodi di corruzione (anche giudiziaria), abusi di ufficio, traffici di influenze illecite a carico di politici, magistrati, grand commis? Da quanto trapela in serata a conclusione del vertice investigativo, la scelta è di procedere subito per calunnia quando un episodio viene smentito dagli accertamenti.

 

Come già accaduto con le accuse all'ex componente del Csm Marco Mancinetti (sodale di Palamara, prima di una clamorosa rottura), gli atti saranno trasmessi per valutare eventuali calunnie a Milano, competente in quanto sede in cui il reato sarebbe stato commesso, nei primi interrogatori.

FRANCESCO GRECO

 

Analogo coordinamento è in corso anche tra Perugia e Firenze. Un modo per decrittare, tra l'altro, il tour dichiarativo di Amara nelle Procure di mezza Italia. Da quando i verbali degli interrogatori di Amara, resi a Milano tra il 6 dicembre 2019 e l'11 gennaio 2020, sono stati pubblicati sui giornali, le querele nei suoi confronti si sono moltiplicate.

 

Tutte daranno vita a nuovi e scivolosi fascicoli d'inchiesta. I primi sei sono già sulla scrivania del procuratore aggiunto del pool anticorruzione milanese Maurizio Romanelli, ieri con Greco a Perugia. Con i nuovi trasmessi da Perugia, si arriva una decina.

 

PIERO AMARA

Alcuni vedono già Amara iscritto nel registro degli indagati. «Amara non ha mai smesso di collaborare con le Procure, che l'hanno sempre ritenuto credibile e valorizzato», obietta il suo avvocato Salvini Mondello, che ha depositato in Cassazione un ricorso per chiederne la scarcerazione.

francesco grecoFRANCESCO GRECOfrancesco greco1LA NOTA DI FRANCESCO GRECO SUL VIDEO DI AMARA E ARMANNA

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