UNA RAGAZZA DI 24 ANNI MUORE SCHIACCIATA DAL SUO CAVALLO DURANTE UNA GARA DI EQUITAZIONE - DAVANTI A UN OSTACOLO L’ANIMALE HA PERSO L’EQUILIBRIO ED È CADUTO SCHIACCIANDO LA CAVALLERIZZA
Federica Cravero per “la Repubblica”
Tutto è finito al salto numero 13, quando Fante di Mezzograno, un baio scuro su cui stava gareggiando Sabrina Manganaro, ha sbagliato la battuta e ha disarcionato l’amazzone. Un errore di cavallo e cavaliere che è costato la vita a una ventiquattrenne di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, morta sotto il peso dell’animale che le è caduto addosso. Fresca di laurea in Giurisprudenza, praticante avvocato, Sabrina Manganaro era anche una cavallerizza molto esperta, istruttrice di primo livello di equitazione.
Aveva iniziato a cavalcare, quando ancora andava all’asilo, nel maneggio di suo padre nel Varesotto. E lì aveva anche conosciuto Alessandro, il suo fidanzato, che lavora come groom e prepara i cavalli per le gare. L’aveva accompagnata lui a Cuceglio, nel Canavese, per partecipare a quella gara federale. E ieri l’ha vista morire sotto i suoi occhi, poco prima delle 11, dopo un salto sbagliato.
Quella in corso al maneggio Ippogrifo, uno dei più attrezzati del Piemonte, era una competizione di “completo” a cui partecipavano 82 cavalieri. Venerdì c’era stato il dressage, sabato il salto a ostacoli e ieri la prova di cross, una delle più difficili poiché prevede il superamento di barriere realizzate con tronchi e rami, sparse in mezzo ai campi. L’incidente è avvenuto al tredicesimo ostacolo sui 23 previsti sul percorso. Si trattava peraltro di uno dei più semplici, composto da rami sistemati a rombo.
Ma, a quanto sembra, il cavallo ha staccato troppo presto e per riuscire a superare la barriera ha dovuto dare un colpo di reni che ha fatto cadere in avanti la ragazza. L’ostacolo, come previsto, è caduto, ma le zampe posteriori dell’animale sono rimaste impigliate tra i rami, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo piombare con la sua mezza tonnellata di peso sul corpo di Sabrina che era a terra.
La gara è stata subito sospesa, i soccorsi immediati: durante le competizioni è presente un presidio sanitario e uno veterinario. Ma quando il medico ha raggiunto il luogo dell’incidente, le fratture sul corpo della giovane le avevano già provocato il decesso e inutile è stato anche l’arrivo dell’elicottero del 118. L’animale, invece, non ha riportato lesioni.
Appena saputo dell’incidente Vittorio Orlandi, presidente della Federazione italiana sport equestri, è arrivato a Cuceglio per accertarsi della dinamica dell’accaduto e portare il cordoglio della Fise ai genitori, che nel frattempo avevano raggiunto il luogo della tragedia.
La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e, sulla base degli elementi forniti dai carabinieri di San Giorgio Canavese e dagli ispettori dello Spresal dell’Asl, ha iscritto, come atto dovuto, tre persone nel registro degli indagati. Si tratta dell’organizzatrice della gara e presidente del maneggio, di un tecnico Fise e del responsabile del percorso di cross country.