LA MOTORIZZAZIONE DI CASERTA COME UNO STRIP CLUB: LE DONNE PER ENTRARE SI DEVONO LEVARE IL REGGISENO – UNA RAGAZZA CHE DOVEVA SOSTENERE L’ESAME DELLA PATENTE È STATA COSTRETTA A TOGLIERSI L’INTIMO PERCHÉ IL PICCOLO PEZZO DI METALLO INSERITO DENTRO IL REGGISENO FACEVA SCATTARE IL METAL DETECTOR – LA CAMICETTA INDOSSATA DALLA RAGAZZA ERA TRASPARENTE E, PER NON FAR VEDERE I CAPEZZOLI È STATA COSTRETTA A...
Estratto dell’articolo di Mauro Vignola per www.cronachedi.it
Una situazione paradossale quanto imbarazzante quella che si è verificata ieri mattina (e a quanto non per la prima volta) negli uffici della Motorizzazione civile a Ponteselice, Caserta. A raccontare l’accaduto è una giovane candidata che ha sostenuto l’esame scritto (test a doppia risposta) per conseguire la patente B.
“Ci siamo messi in fila per passare attraverso il metal detector e quando è stato il mio turno l’allarme è scattato: i sensori rilevavano metalli all’altezza del seno. Mi hanno fatto passare e ripassare varie volte e il funzionario che, insieme a una guardia giurata, si occupava dell’accesso, mi ha detto che per lui non potevo entrare.
Gli ho fatto presente che se il problema fosse stato il reggiseno avrei potuto allontanarmi per toglierlo, lui mi ha replicato, in tono poco amichevole, che potevo fare come credevo, ma che se non fossi tornata in tempo non avrei potuto sostenere l’esame. A questo punto mi sono arrabbiata con lui e mi sono allontanata per cambiarmi”. […]
Non c’erano in vista dipendenti donne della Motorizzazione, per cui la candidata ha chiesto all’istruttrice di un’autoscuola che accompagnava altri esaminandi di scortarla in bagno per cambiarsi. Qui ci sono stati altri problemi per la camicetta bianca indossata dalla giovane e che, una volta tolto il reggiseno, rivelava un po’ troppo.
“Sono dovuta entrare nei locali dell’esame reggendo dei fogli davanti al torace e solo così ho potuto sostenere la prova. Peraltro, nella sala esami non sono ammesse borse, per cui ho dovuto chiedere alla signora della scuola guida di tenermi il reggiseno”. […]