sequestro di persona

“NON TI LIBEREREMO FINCHÉ NON CI DARAI CINQUEMILA EURO” - DUE RAGAZZI DI 15 E DI 16 ANNI DI RIVOLI, ALLE PORTE DI TORINO, SONO STATI ARRESTATI DAI CARABINIERI PER AVER SEQUESTRATO E PICCHIATO PER DUE GIORNI E UNA NOTTE UN 50ENNE CHE VIVE IN UNA CASCINA DIROCCATA - SONO ACCUSATI DALLA PROCURA DI SEQUESTRO DI PERSONA CON SCOPO DI ESTORSIONE E LESIONI GRAVI - DA TEMPO L'UOMO ERA DIVENTATO BERSAGLIO DEI DUE GIOVANISSIMI: "DICCI DOVE TIENI I SOLDI, SAPPIAMO CHE LI TIENI IN CASA"

sequestro di persona

(ANSA) - TORINO, 21 MAR - Due ragazzi di 15 e di 16 anni di Rivoli, alle porte di Torino, sono stati arrestati dai carabinieri per aver sequestrato e picchiato per due giorni e una notte un cinquantenne che vive in una cascina diroccata. Sono accusati dalla procura dei minori del capoluogo piemontese di sequestro di persona con scopo di estorsione e lesioni gravi. Da tempo l'uomo era diventato bersaglio dei due giovanissimi fermati martedì sera, mentre la loro vittima è finita in ospedale.

 

Secondo la ricostruzione degli investigatori e come anticipato questa mattina sulle pagine locali del quotidiano La Repubblica, l'ostaggio è stato legato al fondo di una stalla vicino alla cascina ed è stato picchiato per dodici ore e riportando fratture al volto. Dopo le botte l'avrebbero lasciato al freddo tutta la notte, legato con una corda al gancio dove vengono attaccate le mucche. "Non ti libereremo finché non ci darai cinquemila euro", gli avrebbero detto.

sequestro di persona

 

"Dicci dove tieni i soldi, sappiamo che li tieni in casa". Ma l'uomo, che era stato picchiato a dicembre sempre da loro, in quella cascina non aveva niente e i suoi risparmi ha spiegato che li conservava in banca. Dopo averlo lasciato da solo una notte sono tornati la mattina seguente, i ragazzi l'hanno vestito e lo hanno portato in banca per prelevare il denaro. L'impiegata ha però visto il volto dell'uomo pieno di lividi e ha chiamato i carabinieri di Rivoli, che hanno fermato il 15enne e il 16enne, difesi dagli avvocati Felice Cellino e Luigi Cionci.

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