de cristofaro delitto catamarano

IL "RAMBO" DEI MARI - L’ULTIMA BEFFA DEL KILLER DEL CATAMARANO: NESSUNO LO CERCA PIÙ - FILIPPO DE CRISTOFARO, NEL 1988 RESPONSABILE DELL’UCCISIONE DELLA SKIPPER PESARESE 34ENNE ANNARITA CURINA, LATITANTE, NON RISULTA FRA LE 7.306 "NOTE ROSSE" DELLE FORZE DELL’ORDINE – LE TRE FUGHE, GLI ERRORI E LA CONFUSIONE NEL SISTEMA DEI CONTROLLI E L’INDIVIDUAZIONE IN PORTOGALLO, META AMBITISSIMA DEI LATITANTI…

Andrea Galli per Corriere.it

 

filippo de cristofaro

«Rambo». Anche lui. Fin dall’inizio. Ha ripetuto di sentirsi offeso, da quel soprannome. «Rambo dei mari», per la cronaca. E per la cronaca l’assassino ergastolano Filippo «Pippo» De Cristofaro, ribattezzato — rieccoci, nemmeno questo gli piaceva — il «killer del catamarano», ancora vive da uomo libero. Sono tre anni, ormai. E forse non lo sta più cercando nessuno.

 

A un primo livello visivo dell’Interpol, De Cristofaro non risulta fra le 7.306 «note rosse», come invece dovrebbe essere. Il livello è quello pubblico, non «decisivo»; eppure, sondando nei terminali a un secondo livello, più operativo e intrinseco alle forze dell’ordine, non sempre compare: l’hanno registrato a volte col primo nome, a volte col secondo (Antonio), a volte con entrambi.

 

DE CRISTOFARO 1

Errori, mancanze, confusione. Se una pattuglia dovesse fermarlo e interrogare quei terminali, il collegamento non sarebbe per forza immediato. Poi c’è il Portogallo, negli ultimi tempi meta ambitissima dai latitanti. Meta sicura e protetta. E questa è un’altra storia ancora. Ora, ovunque abbiate viaggiato il killer può essere lì. Già girovago prima del 1988, quando uccise la skipper pesarese 34enne Annarita Curina, De Cristofaro si adatta a persone e luoghi, entra in simpatia ed empatia, ispira e ottiene fiducia. Uno di mondo.

 

 

PIPPO DE CRISTOFARO DIANE BEYER

Del resto, un’esistenza a scappare, la sua. Prima fuga dopo il delitto. Sul catamarano «Arx» di Annarita che nel porto di Ancona, diretta a Ibiza, aveva caricato due insospettabili viaggiatori, De Cristofaro per appunto e la fidanzata minorenne, l’olandese Diana Beyer. Con valium e machete eliminarono la skipper per impossessarsi dell’imbarcazione e raggiungere le isole lontane. Il 10 giugno 1988 l’omicidio, del 28 il rinvenimento del cadavere, in una coperta di lana, nel mare a Senigallia; del 21 luglio l’arresto in Tunisia. Seconda fuga di De Cristofaro: il carcere di Opera e un permesso premio nel 2007. Stanato in Olanda. Prigione. Fino alla terza fuga, il carcere sull’isola d’Elba, sempre un permesso premio, nel 2014. Il killer raggiunse Milano, città natale, elemosinò denaro dalla sorella, perpetua in una parrocchia, e sparì.

 

ANNARITA CURINA LA SKIPPER

Arriviamo al 2016: la caccia della Mobile di Ancona e l’individuazione in Portogallo. Richiesta di estradizione. I portoghesi dilatano i tempi e nel 2017 lo scarcerano per decorrenza dei termini. Uno scandalo. Meritevole di approfondimenti nel dialogo diplomatico tra le due nazioni. D’una revisione degli accordi. Macché. De Cristofaro ovviamente scomparve. Aveva nascosto soldi. Tanti. Soldi mai trovati dagli sbirri. Soldi fondamentali, in una lunga latitanza. Per come si piace non sarà ricorso alla chirurgia estetica. Il solito volto — il solito ghigno — del killer.

FILIPPO DE CRISTOFARO FILIPPO DE CRISTOFARO

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…