filippo turetta giulia cecchettin

RAPTUS O DELITTO ORGANIZZATO? – ORA CHE FILIPPO TURETTA È STATO ARRESTATO, LA GIUSTIZIA DOVRÀ CAPIRE SE L’OMICIDIO DI GIULIA CECCHETTIN ERA PREMEDITATO, COME LASCIA INTENDERE IL RITROVAMENTO DEL COLTELLO SPEZZATO NELL’AREA INDUSTRIALE DI FOSSÒ. LÌ, TURETTA HA COLPITO L’EX FIDANZATA PER POI TRASCINARLA IN AUTO E GETTARLA IN UN DIRUPO SUL LAGO DI BARCIS – IN PIÙ, CI SONO LE RICERCHE SUI KIT DI SOPRAVVIVENZA AD ALTA QUOTA, FATTE NEI GIORNI PRECEDENTI – GLI AVVOCATI, COME AL SOLITO, PROVERANNO A GIOCARSI LA CARTA DELL’INFERMITÀ MENTALE. TUTTAVIA…

Estratto dell’articolo di Gianluigi Nuzzi per “La Stampa”

 

GIULIA CECCHETTIN E FILIPPO TURETTA

Il chiodo e l’ago. Il chiodo fisso […] di Filippo Turetta, […] è […] evitare in ogni modo la condanna all’ergastolo al processo che già in Italia si sta preparando, dopo aver ammazzato Giulia e aver buttato il cadavere giù per il pendio fino al canalone del lago, come fosse una discarica di disumanità.

 

L’ago è quello della bilancia della giustizia. In questa storia rappresentato dalla premeditazione, che farà pendere o il piatto dell’ergastolo […] o quello dei trent’anni di galera. […] Dopo l’aggressione e l’omicidio, Turetta ha mostrato un’inattesa capacità reattiva gestendo il panico, la paura di essere braccato, si immagina un devastante senso di colpa ma soprattutto l’incapacità di confrontarsi con quanto compiuto, esattamente come prima era inadeguato nel gestire la fine della relazione con Giulia.

 

FILIPPO TURETTA

Si è dato alla fuga, scavallando i confini di tre Stati in una settimana di vagabondaggio. Ora, ricostruendo il viaggio e dalla cattura stessa, si capirà se merita l’ergastolo. Il fatto che sia stato fermato perché individuato con l’auto ormai in riserva è un dettaglio che attribuisce credibilità alla tesi di un soggetto disorganizzato ma che di per sé non esclude a priori la premeditazione. Prima bisogna acquisire diversi elementi.

 

[…] Giulia è stata uccisa da venti fendenti alla testa e al collo. L’autopsia rivelerà i dettagli ma il rinvenimento dell’arma del delitto sarà una prova formidabile per capire se Filippo aveva o meno organizzato tutto. Se il ragazzo si era recato all’appuntamento con un coltello prelevato dalla cucina di casa o nelle pertinenze domestiche significa che il giovane certo non escludeva di minacciare Giulia. E, a questo punto, forse anche di ucciderla? Del resto, l’incontro in un’area industriale e il ritrovamento di un coltello spezzato sono elementi che diventeranno centrali nelle prossime ore. Se questa è l’arma del delitto potrà aiutare a sciogliere il giallo della premeditazione.

LA FUGA DI FILIPPO TURETTA

 

[…] Così anche da quello che verrà trovato nella Fiat Punto nera dell’assassino si capirà se Turetta aveva architettato l’omicidio fin dall’inizio. Se in auto, ad esempio, saranno ritrovati cellulari o tablet acquistati prima dell’assassinio o vecchi “muletti” portati con sé, ricambi di vestiti e abbigliamento tecnico da montagna, provviste di alimenti, ebbene questi saranno tutti elementi idonei a sostenere la premeditazione.

 

Già da alcuni video esaminati dagli specialisti dei carabinieri […]  si potrà campionare l’abbigliamento indossato, capire se questo faceva parte già del proprio guardaroba. L’abitacolo della vettura contribuirà anche a chiarire se Turetta ha agito da solo […].

 

[…] Le acquisizioni compiute venerdì scorso a casa dell’assassino, i suoi computer e telefoni, gli appunti su block notes e le ricerche su internet già evidenziate (“Abbigliamento escursioni montagna”, “kit sopravvivenza montagna”) saranno altri elementi che potranno contribuire a contestare la premeditazione. Gli investigatori stanno valutando le cartine geografiche ritrovate, i segni sulle stesse per capire se Filippo aveva progettato una eventuale fuga in montagna già da tempo o se queste come le ricerche internet erano state inserite anzitempo per depistare le ricerche e scongiurare la cattura.

 

FILIPPO TURETTA

[…] Per evitare l’ergastolo il difensore di Turetta potrebbe cercare di giocare la carta dell’infermità mentale: uno studente di ingegneria biomedica può aver agito in preda alla follia? Un vizio totale o parziale della psiche del giovane potrebbe fargli evitare la pena dell’ergastolo.

 

Tuttavia, i precedenti personali finora emersi e tutta la dinamica della vicenda, dall’aggressione al sequestro, alla fuga, potrebbero indirizzare verso la piena capacità di gestione, controllo della propria volontà. Anche perché il raptus in psichiatria forense non esiste. Del resto, quella della perizia psichiatrica è l’ultima porta che potrebbe ad esempio imboccare Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della compagna Giulia Tramontano, ammazzata quando era in dolce attesa a Senago, alle porte di Milano. Entrambi giovani, incensurati, inseriti nel loro contesto sociale, Turetta e Impagnatiello erano incapaci non di intendere e volere ma di gestire la gravidanza della compagna il primo e l’addio dall’ex il secondo. E queste non sono attenuanti.

il percorso dell auto di filippo turetta FILIPPO TURETTAgiulia cecchettin e la sorella elenagiulia cecchettin e filippo turetta 2auto di filippo turettagiulia cecchettin e filippo turetta 1la ricostruzione dell aggressione di filippo turetta a giulia cecchettin

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…