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RITORNO ALLA LUNA! - DOPO NUMEROSI RINVII, È PARTITA LA PRIMA MISSIONE SENZA EQUIPAGGIO DELLA “NASA” CHE RAGGIUNGERÀ L’ORBITA LUNARE CON IL RAZZO “ARTEMIS 1” – IL LANCIO DEL RAZZO È AVVENUTO DALLO STORICO “SPACE CENTER” DI CAPE CANAVERAL NEGLI STATI UNITI… - VIDEO

 

 

Da www.ansa.it

lancio artemis

 

Lanciato il razzo Sls di Artemis 1, la prima missione senza equipaggio del programma Artemis, diretta all’orbita lunare. Il lancio dello Space Launch System della Nasa è avvenuto dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral. Dopo una lunga attesa, inizia così una missione nella quale anche la tecnologia europea e quella italiana rivestono un ruolo di primo piano.

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Aperti i pannelli solari della capsula Orion, costruiti in Italia

Si sono dispiegati come previsto i quattro pannelli solari della capsula Orion, costruita dalla Lockheed Martin per la Nasa e il cui modulo di servizio Esm (European Service Module) è stato realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

 

Con una configurazione a X, i pannelli solari sono pronti per cominciare a caricare l'energia di cui la capsula avrà bisogno per il viaggio fino all'orbita lunare. Sono stati costruiti in Italia, come molta della tecnologia a bordo della capsula Orion, grazie dalla collaborazione fra l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria.

 

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Il compito del Modulo di servizio europeo è fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua al veicolo; i pannelli fotovoltaici e le unità di controllo e distribuzione della potenza sono stati realizzati da Leonardo, mentre la Thales Alenia Space (joint venture Thales 67% e Leonardo 33%), ha curato la struttura e i sottosistemi critici del modulo, compresa la protezione dai micrometeoriti e il controllo termico. Oltre alla partecipazione al modulo di servizio di Orion, a rappresentare l’Italia nella missione c’è il piccolo satellite Argomoon, realizzato per l'Asi dall'azienda Argotec di Torino.

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Nella traiettoria per la Luna

La missione Artemis 1 ha completato la manovra che le ha permesso di lasciare l'orbita terrestre e di inserirsi nella traiettoria verso la Luna, grazie alla spinta ricevuta dallo stadio superiore del razzo Sls. È il secondo momento cruciale della missione, dopo il lancio. "È un momento importante perché il veicolo si è svincolato dalla Terra e si trova ora nella traiettoria finale che permetterà di arrivare nelle vicinanze della Luna e di fare altre manovre per l'ingresso nell'orbita lunare", ha detto all'ANSA Bernardo Patti, responsabile dei programmi di Esplorazione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa)

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