ULTIME DAL FRONTE - LA RESISTENZA UCRAINA HA DOVUTO AFFRONTARE DIFFICOLTÀ LOGISTICHE ENORMI PERCHÉ HA OTTENUTO DALL’OCCIDENTE MEZZI DI ORIGINE E TIPO DIVERSI (SETTE MODELLI SOLO PER I CANNONI), E ALTRI CHE RICHIEDEVANO UN TRAINING SPECIFICO DA CONDURRE MENTRE LA RUSSIA PREMEVA NEL DONBASS - LE UNITÀ DI MOSCA RIFIATANO DOPO I SUCCESSI A SEVERODONETSK-LYSYCHANSK - UNO STUDIO DELLA NASA HA STABILITO CHE IL 22% DELL'AREA COLTIVABILE UCRAINA È IN MANI RUSSE. UN CONTROLLO CHE SI AGGIUNGE A QUELLO DELLA FASCIA COSTIERA CON IL BLOCCO ALL'EXPORT DI GRANO…
Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
Per la prima volta, dopo settimane, Zelensky afferma che le nuove armi inviate dalla Nato hanno un impatto maggiore sul terreno. Ne sono arrivate di più e di qualità, a cominciare da una decina di lanciarazzi a lungo raggio Himars.
Con questi sistemi le sue truppe hanno bersagliato con successo ferrovie, linee di comunicazioni, ma soprattutto depositi. E, secondo fonti dell'intelligence, nella regione di Zaporizhzhia i timori degli invasori come dei loro simpatizzanti sarebbero aumentati proprio per l'effetto dei colpi subiti. Se sia merito solo degli Himars - sempre pochi rispetto ai 300 chiesti - o dell'artiglieria è difficile dirlo, di sicuro Kiev vuol ribadire che la disponibilità di materiale bellico adeguato può incidere.
Gli esperti riconosco l'importanza degli apparati, evidenziano come la resistenza abbia dovuto affrontare guai logistici giganteschi perché ha ottenuto mezzi di origine e tipo diversi (sette modelli solo per i cannoni), e altri che richiedevano un training specifico da condurre mentre la Russia premeva nel Donbass. Ora gli ucraini si stanno adattando, hanno bisogno di tempo e anche gli alleati devono coordinarsi meglio per garantire scorte sufficienti. Gli aiuti devono essere sempre più mirati in modo da poter sostenere le prossime sfide.
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA
Le unità di Mosca, forse, hanno deciso di prendere respiro dopo i successi sull'asse Severodonetsk-Lysychansk. Analisti occidentali hanno annotato una possibile pausa operativa: ci sono blindati da riparare, plotoni da ricostituire, rimpiazzi da aggiungere. Dove è possibile lo Stato Maggiore si affida ai treni - insostituibili per l'Armata - alla mobilitazione parallela, allo spostamento di qualche battaglione. Tutto ciò non significa certo una tregua.
GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA
Ci sono state operazioni - alcune stoppate dai difensori - possibili manovre per preparare un assalto massiccio a Sloviansk, i bombardamenti da lontano, gli attacchi con missili e caccia. È stata presa di mira l'Isola dei Serpenti dopo che gli ucraini hanno issato la loro bandiera con un messaggio di sfida rivolto all'avversario. Mosca, che è stata costretta ad abbondare lo «sperone» in Mar Nero, sostiene di avere ucciso diversi soldati. A chiudere una notizia strategica. Uno studio della Nasa ha stabilito che il 22 per cento dell'area coltivabile ucraina è oggi nelle mani della Russia. Un controllo che si aggiunge a quello esercitato lungo la fascia costiera bloccando l'export di grano così fondamentale per l'economia di Kiev.