capitol hill donald trump

COSA RESTA DEL 6 GENNAIO DELL’ASSALTO A CAPITOL HILL? UNA MAZZA – PER UNA BEFFA DEL DESTINO OGGI IL CONGRESSO, PRESIEDUTO DA KAMALA HARRIS, SI RIUNISCE PER CERTIFICARE LA VITTORIA DEL REPUBBLICANO: QUATTRO ANNI FA LE IMMAGINI DEL POPOLO DEL TYCOON CHE ASSALTAVA IL SIMBOLO DELLA DEMOCRAZIA, AVEVANO FATTO PENSARE ALLA FINE POLITICA DI “THE DONALD”. E, INVECE, IN UNA MANCIATA DI ANNI, TRUMP È RIUSCITO A RIBALTARE LA NARRAZIONE, PARLANDO DI “COMPLOTTO DELLA SINISTRA” E TRASFORMANDO I RIVOLTOSI, A CUI HA PROMESSO IL PERDONO, IN “EROI PATRIOTTICI…” - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

donald trump torna a capitol hill 9

Il demiurgo che ha disegnato la trama del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha il ghigno di chi sino all'ultimo vuole farsi beffe dell'Amministrazione democratica. Oggi quando scoccheranno le 13, il Congresso si riunirà in sessione congiunta e certificherà la vittoria del repubblicano. A presiedere la seduta […] Kamala Harris, la vicepresidente che sognava di vestire i panni di primo Comandante in capo donna della Nazione.

È il 6 gennaio, il rito si ripete come da tradizione pochi giorni dopo l'insediamento del 119º Congresso, record di donne (150), ma nessuna a presiedere le Commissioni della Camera.

capitol hill

 

Maggioranza risicata del Gop alla House, poco più solida al Senato (53-47), ma con la quale i repubblicani confidano di tradurre l'agenda Trump in agenda del Paese su immigrazione, criminalità, dazi.

Quello che era sempre stato visto come un passaggio solenne, ma pur sempre da notabili, stavolta pesa come un macigno sull'America.

Quattro anni fa c'era stato l'assalto a Capitol Hill del popolo di Trump.

Oggi invece Biden e i suoi daranno a Trump quello che lui quattro anni fa negò al democratico, un passaggio dei poteri indolore, per nulla traumatico.

DONALD TRUMP - COMIZIO CAPITOL HILL

 

[…] Ma se le forze dell'ordine guardano le immagini del passato, ricordano i 140 agenti feriti nell'assalto e i 4 colleghi morti suicidi dopo il 6 gennaio 2021, l'America sembra distratta, come avesse seppellito quel che è accaduto. Nonostante 2,7 miliardi di spese legate a quell'assalto; 1600 americani dichiaratisi colpevoli, oltre 200 condannati nei processi a pene da pochi giorni a sino oltre 22 anni di reclusione.

 

ASSALTO CAPITOL HILL

Sul 6 gennaio Trump, invece, ha costruito la narrativa della rinascita. Sembrava finito politicamente, con i repubblicani pronti a voltare pagina e il suo popolo smarrito. Ma il tycoon ha rovesciato l'immagine dell'assalto, nel luglio del 2021 primo evento pubblico citò l'attacco al Campidoglio formulando la prima giustificazione, nel gennaio del 2022 in un comizio in Arizona parlò degli aggressori come «prigionieri politici». Da lì un crescendo sino a trasformare il J6 in uno strumento politico.

 

donald trump

Oggi per Donald quel giorno è «il giorno dell'amore» e gli aggressori nella logica trumpiana sono «patrioti».

A loro ha promesso che li perdonerà nelle prime ore da quarantasettesimo presidente.

donald trump torna a capitol hill 5donald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiesta. Michael Sparks - assalto a capitol hilldonald trump durante l assalto al congresso il video alla commissione d inchiesta donald trump prima dell assalto a capitol hill

[…]

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…