gilberto benetton autostrade per l italia

RICORDATE QUANDO AUTOSTRADE PER L'ITALIA ANNUNCIÒ DI AVER CREATO UN FONDO PER AIUTARE LE FAMIGLIE COLPITE DAL CROLLO DEL PONTE A GENOVA? - L'AZIENDA COMUNICÒ CHE AVREBBE ANTICIPATO I SOLDI A CHI AVESSE PERSO LA CASA, UN REDDITO O LA MACCHINA. MA CHI BENEFICIA DEI SOLDI DEL FONDO DEVE FIRMARE UNA RICEVUTA IN CUI RICONOSCE DI NON AVER PIÙ NULLA A PRETENDERE DA AUTOSTRADE - UPDATE: LA REPLICA DI "AUTOSTRADE PER L'ITALIA"

LA RISPOSTA DI AUTOSTRADE PER L'ITALIA

Caro Dago, il modulo di rimborso a cui fa riferimento l’articolo è una fattispecie unica, perché riguarda solo ed esclusivamente il caso di chi ha avuto danni alla macchina e ne ha chiesto l'indennizzo immediato. Trattandosi di un danno materiale ben

identificato, questa tipologia di danno è stata indennizzata con il valore dell’auto a titolo definitivo. Tutto ciò non ha niente a che vedere con le altre tipologie di contributi, che sono stati dati senza chiedere alcuna rinuncia. Nei relativi moduli infatti è spiegato che il contributo erogato non pregiudica il riconoscimento di ulteriori somme dovute ad altro titolo.

Grazie per l’attenzione

Ufficio Stampa Autostrade per l’Italia

 

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

belpietro la verita

Ma è Autostrade per l'Italia o Autostrade per i Benetton? La seconda che avete detto.

Ogni volta che dobbiamo occuparcene scopriamo che a guadagnare sono sempre loro, i mitici fratelli di Ponzano Veneto, i quali non sono solo bravi a far pascolare le pecore, come dimostrato da una vecchia fotografia che vedeva il più anziano dei quattro in mezzo a un gregge, ma sono soprattutto dei maestri quando si tratta di tosarle.

 

fratelli benetton

Giorni fa abbiamo raccontato della straordinaria letterina che ogni dipendente di Autostrade si è ritrovato in busta paga dopo il crollo del ponte Morandi, un disastro in cui hanno perso la vita 43 persone. Per chi avesse perso la puntata precedente, riassumiamo brevemente.

 

La direzione del personale (adesso le chiamano risorse umane, tanto per chiarire che sono lì per valorizzare gli uomini e non solo per licenziarli) il 14 di settembre, cioè un mese esatto dopo la strage, ha scritto ai dipendenti per chiedere a ciascuno di loro se volessero devolvere una parte del loro stipendio alle famiglie delle vittime della catastrofe. Traduzione maliziosa degli stessi lavoratori: invece di mettere mano al portafogli per rimborsare chi sia stato coinvolto nel crollo, la simpatica e progressista famiglia tutta maglioni e Autostrade vuole farla mettere ai propri dipendenti.

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

Dopo la pubblicazione dello strano modulo trovato in busta paga dai lavoratori, l'ufficio stampa si è affrettato a negare che si trattasse di un'iniziativa aziendale, precisando che l'idea della colletta fra dipendenti era stata suggerita dagli stessi. Peccato che sotto la letterina infilata nella busta paga vi fosse la firma del capo del personale dell'azienda e non quella dei rappresentanti dei lavoratori. Anzi, i sindacati si sono affrettati a far sapere di non essere a conoscenza dell' iniziativa.

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

 

Nessuno li aveva consultati e neppure informati. Insomma, l'idea di chiedere ai dipendenti di essere generosi era tutta aziendale. Fin qui, come dicevamo, siamo alla puntata precedente, la penultima di una serie che andiamo raccontando da oltre un mese, tra grigliate e tentativi di depistaggio. Ma adesso arriviamo agli ultimi sviluppi. A narrarli per prima è stata La Stampa, a cui occorre dare il merito di aver avere svelato il trucco.

 

Ricorderete certamente che dopo la strage, e dopo aver evitato di manifestare il proprio cordoglio per le vittime, Autostrade annunciò di aver creato un fondo per aiutare le famiglie in difficoltà. L' azienda comunicò che avrebbe anticipato i soldi a chi avesse perso la casa, un reddito o semplicemente l' automezzo. In pratica si trattava di uno stanziamento per i primi interventi. Lodevole iniziativa, nata forse per attenuare l' impatto delle prime fredde e formali reazioni della società.

 

gilberto benetton

Tutto bene, dunque? Non proprio, perché il giornale sabaudo ha scoperto che Autostrade, a chi beneficia dei soldi del suddetto fondo, fa firmare una ricevuta in cui sta scritto che il precettore non ha più nulla da pretendere. Cioè: chi per esempio, avendo avuto l' auto sepolta sotto le macerie, si fa dare i soldi per comprarne una nuova perché ha bisogno di recarsi al lavoro, firmando il modulo di Autostrade rinuncia a ogni futuro diritto. Scoprirà di non riuscire più a dormire per la paura di vedersi sprofondare nel vuoto? Fatti suoi.

 

il ponte di genova e le case sottostanti

Lamenterà danni ulteriori oltre a quelli già stimati? Sono problemi che non riguarderanno più l' azienda dei Benetton. Insomma, chi firma è perduto, perché non ha più alcun modo di rivalersi in un processo. In pratica la società sta offrendo pochi soldi e subito, cercando di chiudere il contenzioso.

 

Altro che aiuti immediati per chi è in difficoltà: qui di immediata c' è solo la fregatura. Ovviamente, a sentire Autostrade, si tratta di un equivoco, anzi di un malinteso. Ma c' è qualcuno in grado di spiegarci perché gli errori sono sempre a senso unico? Possibile che il pedaggio sia sempre favorevole ai Benetton? Facciamo così: ribattezziamo l' azienda e trasformiamola in Autostrade per l' Italia dei Benetton.

Così facciamo prima a capirci.

il ponte di genova e le case sottostanti vigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genovail crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi funerali di stato per le vittime del crollo del ponte a genovail crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi genova ponte morandiil crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi genova ponte morandi il crollo del ponte di genova i lavori di soccorsi le macerie dopo il crollo del ponte morandi a genovaCROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAvigili del fuoco a lavoro sulle macerie del ponte morandi a genova CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAponte morandi a genovaCROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAil ponte di genova e le case sottostanti

Ultimi Dagoreport

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...