beppe sala grattacielo torre milano

AVVERTITE BEPPE SALA: OTTO PERSONE, TRA IMPRENDITORI, PROGETTISTI E FUNZIONARI DEL COMUNE DI MILANO, SONO STATE RINVIATE A GIUDIZIO PER ABUSO EDILIZIO E LOTTIZZAZIONE ABUSIVA PER LA REALIZZAZIONE DELLA “TORRE MILANO”, UN GRATTACIELO DI 24 PIANI – È PRIMO IL CASO A FINIRE A PROCESSO DEI MOLTI TRATTATI DAI PM NELL'AMBITO DELLE INDAGINI SULL'URBANISTICA MILANESE – LA COSTRUZIONE DELL'EDIFICIO, PARTITA NEL 2018, È STATA COMPLETATA NEL 2023. I PM: “ERA STATA QUALIFICATA COME RISTRUTTURAZIONE” – LA LEGGE “SALVA-MILANO”, CHE MODIFICA LE REGOLE EDILIZIE, È IMPANTANATA IN PARLAMENTO…

GRATTACIELO TORRE MILANO

(ANSA) - MILANO, 23 GEN - Otto persone, tra imprenditori, progettisti e tecnici, ma anche funzionari e dirigenti o ex diregenti dello Sportello unico dell'Edilizia e della Direzione urbanistica del Comune di Milano, sono stati mandati a processo per abuso edilizio e lottizzazione abusiva per la realizzazione della Torre Milano, un grattacielo residenziale di 24 piani in via Stresa.

 

A deciderlo è stata la gup di Milano Teresa De Pascale accogliendo la richiesta della Procura. Il caso è il primo a finire a processo dei molti trattati dai pm milanesi nell'ambito delle indagini sull'urbanistica milanese. Il processo si aprirà il prossimo 11 aprile davanti alla settima sezione penale. Il giudice ha dichiarato prescritto una accusa di falso contestata a uno degli imputati e il non luogo a procedere per il reato di abuso d'ufficio, che è stato abrogato.

 

beppe sala

Secondo la ricostruzione dei pm di Milano Paolo Filippini, Marina Petruzzella e Mauro Clerici, che contestano anche il falso, l'intervento edilizio per costruire la Torre Milano era stato "qualificato come ristrutturazione edilizia, con totale demolizione e ricostruzione e recupero integrale della superficie lorda di pavimento preesistente", ma "l'opera andava integralmente qualificata di 'nuova costruzione'", ossia come un "organismo edilizio radicalmente nuovo", con regole sulle volumetrie diverse.

 

La costruzione dell'edificio, partita nel 2018, è stata completata nel 2023. Tra gli indagati ci sono i costruttori Stefano e Carlo Rusconi e l'allora direttore pro tempore dello Sportello unico per l'Edilizia Giovanni Oggioni e l'allora direttore pro tempore della Direzione Urbanistica, Franco Zinna.

 

GRATTACIELO TORRE MILANO

In base alle imputazioni, con una determina dirigenziale del 2018, che non teneva conto che si trattava di un edificio di "nuovo costruzione", sarebbe stato procurato un "ingiusto vantaggio economico" agli imprenditori-costruttori. Entrambi i dirigenti non sono più in carica.

TORRE MILANO - GRATTACIELO

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