UN CRIMINALE E’ PER SEMPRE - RISCHIO PROCESSO ERNESTO DIOTALLEVI, EX COMPONENTE DI SPICCO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA: E’ ACCUSATO DI CONCORSO TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI BENI FINALIZZATO AL RICICLAGGIO - L'INCHIESTA COINVOLGE ANCHE LA MOGLIE E UNO DEI FIGLI
Edoardo Izzo per www.lastampa.it
Rischio processo per Ernesto Diotallevi, ex componente di spicco della Banda della Magliana, accusato di concorso trasferimento fraudolento di beni finalizzato al riciclaggio. La procura di Roma ha notificato l’atto di chiusura delle indagini, atto che di norma prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. L’inchiesta degli aggiunti Paolo Ielo e Giuseppe Cascini e del pm Luca Tescaroli coinvolge oltre all’ex presunto boss anche sua moglie, Carolina Lucarini, e uno dei figli, Mario Diotallevi.
La vicenda, che aveva determinato un maxisequestro pari a 25 milioni di euro, tra beni immobili, autoveicoli, motoveicoli, quote societarie e conti bancari, compreso un appartamento di 14 vani in piazza Fontana di Trevi al centro di Roma e un complesso turistico sul mare a Olbia, risale al 2013.
Diotallevi, secondo quanto accertato dai magistrati romani, avrebbe attribuito «fittiziamente a Alessandro Floris la titolarità effettiva delle quote della Gestimm srl e della Sepefi srl». Padre e figlio avrebbero poi attribuito, sempre in modo fittizio, a Paolo Oliverio il 30% delle quote della Bussi Industries & Research srl. Secondo gli inquirenti, Diotallevi senior e la moglie hanno intestato un box e un posto auto alla Glassstyle società le cui quote erano intestate a Oliverio, già in passato coinvolto in altre vicende giudiziarie, per il 90%.