IL RISPARMIO NON PORTA GUADAGNO – FATE ATTENZIONE AI DENTISTI DELL’EST EUROPA CHE PROMETTONO TRATTAMENTI CON SUPER SCONTI: RISCHIATE DI TORNARE A CASA DOLORANTI, CON LA FACCIA GONFIA E PURE CON QUALCHE DENTE SANO IN MENO - ORMAI LE OFFERTE SONO DA BRIVIDI, CON VOLO E VISITA TURISTICA GRATIS DELLA CITTA' DI ARRIVO - MA SPESSO, CHI SI È RIVOLTO ALL’ESTERO, È COSTRETTO A CORRERE AI RIPARI AFFIDANDOSI ALLE CURE DI UN DENTISTA ITALIANO AL RIENTRO A CASA…
Estratto dell’articolo di Graziella Melina per “il Messaggero”
«Vieni a curarti da noi i denti e risparmi dal 50 a 70 per cento». La proposta non è niente male se un salto dal dentista è ormai urgente ma di soldi da spendere ce ne sono pochi. A frenare l'entusiasmo c'è però un particolare non di poco conto: lo studio medico in questione si trova in un Paese dell'Est. Il malcapitato che ha bisogno di denti nuovi sta per demordere, fino a quando gli cade l'occhio sulla frase successiva della pubblicità: «Ti offriamo anche volo e visita gratuita della città».
E così capita di cedere alla proposta: i pazienti partono, il tempo di mettere piede nello studio medico e nel giro di un paio di ore si ritrovano senza più i vecchi denti, anche quelli sani, e con una bella protesi. Ma l'incubo spesso non finisce qui, perché al rientro a casa, doloranti e con la faccia ancora gonfia, sono poi costretti a chiedere aiuto a un dentista italiano.
LA RICHIESTA La trappola delle cure a basso prezzo è diventata un fenomeno così preoccupante che ora la Commissione Albo Odontoiatri (Cao) nazionale della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ha chiesto l'intervento dell'Agcom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per provare a evitare almeno la diffusione di messaggi pubblicitari ingannevoli. (…)
IL LISTINO In effetti, il listino dei prezzi è accattivante. Per una otturazione possono bastare 45 euro. Ma c'è anche chi azzarda a pubblicizzare una terapia dentale a partire da 1 euro. In linea di massima, a parità di trattamento le prestazioni costano da un 30 a un 50 per cento in meno. (…)