alessandro meluzzi filippo facci

VITA, SVALVOLATE E DELIRI COMPLOTTISTI DI ALESSANDRO MELUZZI – FILIPPO FACCI: “LA PRIMA VOLTA CHE LO VIDI IN TV FU ALLA FINE DEGLI ANNI OTTANTA ED ERA GIOVANE, MAGRO, BEN VESTITO (COL PANCIOTTO) E FIGURAVA BANALMENTE E SOLO COME ‘PSICHIATRA’. ORA, PIÙ DI TRENT'ANNI DOPO, IL PUNTO È DIVENTATO SE UNO PSICHIATRA NON DEBBA OCCUPARSI DI LUI. NOI RITENIAMO CHE LUI CI FACCIA E NON CI SIA, INSOMMA, CHE VANEGGI SAPENDO DI VANEGGIARE”

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

ALESSANDRO MELUZZI

Che poi dispiace di scrivere male di Alessandro Meluzzi, perché viene una certa età in cui alla fine ci si conosce tutti e lui è uno simpatico davvero: la prima volta che lo vidi in tv fu alla fine degli anni Ottanta a una delle prime trasmissioni di Giuliano Ferrara su Raitre, si parlava di droga e lui era giovane, magro, ben vestito (col panciotto) e figurava banalmente e solo come «psichiatra».

 

Ora, più di trent' anni dopo, il punto è diventato se uno psichiatra non debba occuparsi di lui. Noi pensiamo di no, riteniamo che lui ci faccia e non ci sia, insomma, che vaneggi sapendo di vaneggiare. Ma non possiamo ancora spiegarci bene: perché c'è da adempiere al dovere giornalistico di spiegare chi è Meluzzi.

 

Spiegare, soprattutto, che possa risultare omissivo dire solo che Meluzzi risulta psichiatra, saggista, ex comunista torinese (amendoliano) con parentesi al manifesto, seguiva fase craxiana, poi parlamentare della primissima Forza Italia del '94, poi senatore, poi ha mollato Berlusconi ed è passato con l'Udr di Cossiga, poi coi Verdi che l'hanno cacciato, poi con Lamberto Dini e Rinnovamento italiano, poi ha aperto un centro per malati di mente (Agape) e ha scritto libri con titoli come «Cristoterapia» e «ll maschio fragile, scopri il bastardo che c'è in te» e poi uno sulla mafia nigeriana con - pare - Giorgia Meloni.

 

alessandro meluzzi vescovo ortodosso

Dimenticavamo di precisare che Meluzzi è gradito opinionista televisivo su qualsiasi argomento e consulente criminologo su casi giudiziari possibilmente celebri. Ci addentriamo poi con terrore nel lato religioso, limitandoci a dire che da laico socialista è passato dopo varie traversie alla Chiesa cattolica greco-melchita di rito bizantino (non sapete cos' è? Neanche noi) dopodiché se l'è presa con Papa Benedetto XVI e insomma è diventato un perfetto lettore della Verità.

 

ALESSANDRO MELUZZI

E' proprio convinto: ogni tanto circola in abito talare e dice messa in giro per l'Italia. In sostanza - fingiamo disinvoltura - si è autoproclamato primate, metropolita e arcivescovo di una particolare chiesa ortodossa non riconosciuta dalla Chiesa ortodossa, questo dopo che si era proclamato diacono di rito greco e di obbedienza romana pur destituito dalle gerarchie cattoliche in quanto lui legato alla massoneria, infine si è autoimposto col nome ecclesiastico-patriarcale di Alessandro I e l'onoreficenza di Sua Beatitudine.

 

Ecco, l'abbiamo scritto, e il problema è che l'articolo non è ancora incominciato perché in teoria dovremmo parlare del complottismo di Meluzzi su covid, gas e altre cose: e non parlare della sua barba da Rasputin e del suo look da scienziato pazzo dei film di fantascienza: che poi è il suo tema preferito, la fantascienza. Ultimamente non è vissuto sulla Terra né in Italia, ma a «Draghistan», nell'Italia sottomessa alla dittatura economica e sanitaria: un punto di riferimento dei sovranisti/novax/complottardi della peggiore Italia post-bizantina.

 

alessandro meluzzi foto di bacco (1)

Di quanto poi si sia avvicinato a Lega e Fratelli d'Italia non ce ne frega niente. Del suo attivismo social neppure: è fisiologico. Ha preso a definire i quotidiani «carte da cesso», ce l'ha con Bill Gates definito capo del «Great Reset» «vecchio nerd masturbatore», l'altro giorno si è basato sui principi della psico-economia (non fate domande) spiegando che la crisi del gas deve essere letta con le lenti del «teorema Rothschild» dietro il quale si cela l'attuale fase dell'economia globale, laddove la finanza internazionale muove i suoi fili per assicurare il mantenimento dello status quo.

 

La ripresa economica seguita alla pandemia e la guerra in Ucraina e la quotazione del gas sono interlacciati per scatenare una tempesta perfetta sull'Europa. Sembrano solo cazzate, e infatti lo sono.

FILIPPO FACCI

 

Alla fine di agosto l'industriale Alberto Balocco è stato ammazzato da un fulmine, ma secondo Meluzzi non aveva «segni di ustione»: e giù discussioni. Coi suoi 95mila follower su Twitter aveva pure sostenuto che il poliziotto poi condannato per l'omicidio del nero George Floyd fosse «un attore». Soprattutto, ora e sempre, che tutti i vip vaccinati contro il Covid-19 abbiano ricevuto «un falso vaccino»: l'ha detto anche durate una serie di convegni anche all'estero (vabbeh, a San Marino).

 

Ma sono ciliegine. La torta resta che tanti dei morti passati alla cronaca potrebbero essere vittime di un famigerato «siero genico» (l'anti Covid) che nasconde oscure manovre mondialiste. Quando poi il motivo di alcune morti non viene riportato con crudezza cerusica - per privacy o dentologia giornalistica - il complottismo si eccita, e la barba di Meluzzi si allunga.

 

diego fusaro alessandro meluzzi 1

Sull'inaffidabile enciclopedia wikipedia c'è scritto che Meluzzi «è altresì sostenitore della teoria del complotto di estrema destra QAnon e ne propaga i contenuti, diffondendo informazioni false sulle rete sociali, in particolare sulla pandemia di Covid 19». Magari, scritta così, è solo una sciocchezza come tante di wikipedia. Ma noi la riportiamo. Le diamo credito. Perché anche noi facciamo parte del complotto di estrema destra QAnon. Se solo ci spiegassero che cazzo è.

eleonora vallone alessandro meluzzi foto di baccoalessandro meluzzi vescovo ortodossofaccifilippo facci 44ALESSANDRO MELUZZI intervento di alessandro meluzzi sulla bellezzaALESSANDRO MELUZZI ALESSANDRO MELUZZI ALESSANDRO MELUZZIALESSANDRO MELUZZIALESSANDRO MELUZZI LORY DEL SANTO E ALESSANDRO MELUZZIALESSANDRO MELUZZI ALESSANDRO MELUZZI ALESSANDRO MELUZZI alessandro meluzzi vescovo ortodossoalessandro meluzzi foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?