SEMO GENTE DE BORGATA - RIVOLTA ALLA PERIFERIA DI ROMA: IMMIGRATI ASSALTANO UN BUS E SI SCATENA LA RAPPRESAGLIA: RONDE PUNITIVE CONTRO GLI EXTRACOMUNITARI: “‘STI STRANIERI SPACCIANO E RUBANO. QUI NON CE LI VOGLIAMO. NON È QUESTIONE DI RAZZISMO, MA DI CIVILTÀ”

Francesco Grignetti per “la Stampa

 

corcolle raccolta firme contro i centri di accoglienza per rifugiaticorcolle raccolta firme contro i centri di accoglienza per rifugiati

Il colpo d’occhio è accattivante. Corcolle è una frazione all’estrema periferia Est di Roma. Oltre il Grande Raccordo Anulare, oltre i caselli autostradali della Roma-L’Aquila, adagiata nel verde, con villette e piccoli giardini, è una borgata pulita e tranquilla. Ma la tranquillità è apparente. Comunque la prenda, le ultime 72 ore di Corcolle sono state un concentrato di rabbia e violenza.

 

Si comincia venerdì sera, quando un gruppo di almeno 40 immigrati ospiti dei 3 centri d’accoglienza che si trovano nella zona, irritati dal ritardo dell’autobus, scaglia sassi e bottiglie contro l’autista dell’Atac, Elisa, che al primo attacco riesce a scappare, ma poi incappa di nuovo nel gruppo dei violenti e rimane per troppi minuti in balia di un branco impazzito. Non che sia una novità, nelle periferie.

corcolle manifestazionecorcolle manifestazione

 

Tant’è vero che molti autobus qui hanno la cabina blindata. Sabato, si replica: altra fermata, stessa scena, anche se di minore violenza. Domenica arriva la rappresaglia. Una manifestazione di cittadini, nata per chiedere sicurezza nelle strade, si trasforma in una caccia all’uomo. Gruppi di violenti, dal sicuro accento romanesco, rastrellano il quartiere, fermano chi è di colore diverso, bloccano gli autobus e fanno scendere gli extracomunitari. Calci, pugni, bastonate.

 

corcolle manifestazione 3corcolle manifestazione 3

E’ una violenza ancestrale, legata al controllo del territorio. Qualcuno sussurra che c’entrano gruppi di spacciatori che hanno mal tollerato l’arrivo delle pattuglie di polizia, dispiegate dopo la seconda aggressione agli autobus comunali. Il sindacato di base Usb dà la colpa a “ronde organizzate da Forza Nuova”. Ma c’è di più e di peggio. C’è la generale convinzione che i potenti, quelli che stanno al Centro, di gente come gli abitanti di Corcolle non ha alcuna considerazione, infatti qui ci mandano i neri come i rifiuti, e allora non resta che farsi giustizia da sé.

 

«Prima dei diritti, ci stanno i doveri. No?». In piazza Mondavio, capolinea degli autobus, non si parla d’altro che dell’aggressione. Ovviamente s’intende quella di venerdì, ché la reazione di domenica qui si chiama in altro modo (tono giustificatorio: «L’hanno presi e l’hanno corcati di botte»).

 

Parla uno con i capelli bianchi, ed è un piccolo comizio. «Tutta ‘sta gente che raccattano in mezzo al mare… La prendono, la portano qua e l’abbandonano. Se ne disinteressano. E quelli che fanno? Boh… Devono pure mangiare. Così spacciano, rubano. E io non ce li voglio. Non è questione di razzismo, ma di civiltà». Un altro: «Gli stranieri sono troppi. Punto».

corcolle manifestazione 1corcolle manifestazione 1

 

Tira aria di rivolta. Il comitato di quartiere, dove c’è tanta gente civile, soffre a sentire l’etichetta di “razzisti”. Eppure la convivenza è sempre più a rischio. Non è un caso se ieri il quartiere era pieno di poliziotti e non girava nemmeno un nero.

 

Domenica le hanno prese in tanti. Si sa di due disgraziati profughi perché sono finiti in ospedale: erano sbarcati in Italia appena qualche giorno fa. «Erano appena arrivati a Corcolle - racconta Paolo Berti, che sovrintende a questo e altri centri di accoglienza per profughi - e secondo me neanche si sono resi conto di essere a Roma.

 

bus assaltato corcollebus assaltato corcolle

Escludo che fossero coinvolti nell’aggressione di venerdì. I nostri ospiti non parlano italiano, sono spaesati. Erano usciti per fare una passeggiata nel quartiere e hanno avuto la sfortuna di finire nelle mani di una squadraccia».

 

Ma di queste piccole comunità, da 40-50 posti, in giro per Corcolle ce ne sono diverse. Almeno 3 nel giro di pochi isolati. Secondo il presidente del VI Municipio, Marco Scipioni, Pd, sono troppe: «La gente è esasperata e c’è un allarme sociale che resta inascoltato.

 

È assolutamente necessario allontanare gli immigrati dal nostro municipio: abbiamo il 50 per cento dei centri di accoglienza di Roma sul nostro territorio». E in serata l’associazione di commercianti e artigiani “Made in Corcolle” ha organizzato una raccolta firme per chiedere la chiusura del centro.

CORCOLLE AUTISTA AGGREDITACORCOLLE AUTISTA AGGREDITA

 

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