molestie sessuali

"QUANTO MI ARRAPI..." - A ROMA, UN UOMO ACCUSATO DI AVER MOLESTATO UNA SUA DIPENDENTE È STATO ASSOLTO PERCHÉ, SECONDO LA GIUDICE, NON SI PUÒ ESCLUDERE CHE LA RAGAZZA "MOSSA DAI COMPLESSI DI NATURA PSICOLOGICA SUL PROPRIO ASPETTO FISICO (IL PESO) ABBIA RIVISITATO INCONSCIAMENTE L’ATTEGGIAMENTO DELL’IMPUTATO NEI SUOI CONFRONTI FINO AL PUNTO DI RITENERSI AGGREDITA FISICAMENTE" - L'UOMO FACEVA COMMENTI ESPLICITI E IN UN'OCCASIONE AVREBBE PERSINO TOCCATO LA DONNA "SUL SENO, SUI FIANCHI E SUL SEDERE, A LECCARLA E A MORDERLA FINO A INFILARLE LA LINGUA IN BOCCA" - CHI È LA GIUDICE CHE HA EMESSO LA SENTENZA? LA STESSA CHE NON PUNÌ IL BIDELLO PER LA "PALPEGGIATA FUGACE…"

molestie sul lavoro

Estratto dell'articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

Dopo la sentenza milanese che ha riguardato l’omicidio della «disinibita» Carol Maltesi, la vicenda romana del bidello assolto per aver palpeggiato «fugacemente» la studentessa, ecco il caso di Francesca (la chiameremo così) ventenne assunta in un museo della Capitale e assediata dal suo dirigente R.S.

molestie sul lavoro 1

 

Nell’assolvere il suo molestatore il collegio presieduto da Maria Bonaventura, la stessa che aveva restituito la libertà al bidello di cui sopra, […]: «Alla luce di tutte le considerazioni qui svolte non si può escludere che la parte lesa, probabilmente mossa dai complessi di natura psicologica sul proprio aspetto fisico (segnatamente il peso) abbia rivisitato inconsciamente l’atteggiamento dell’imputato nei suoi confronti fino al punto di ritenersi aggredita fisicamente».

 

molestie sul lavoro 3

[…] Assunta nel gennaio 2019 la ragazza è costretta a difendersi da un primo assalto nell’aprile dello stesso anno. Quando il suo dirigente sull’onda di un «quanto mi arrapi» inizia a metterla in difficoltà con frasi hot e domande che hanno il solo scopo di imbarazzarla o di introdurre il tema sesso e vedere l’effetto che fa. […]

 

molestie lavoro

L’uomo non si ferma nonostante l’atteggiamento scoraggiante di lei. Una seconda volta (il 20 maggio 2019) le chiede di aiutarlo a prendere dei cataloghi in magazzino dove lei entra riluttante e scatta un nuovo assedio: «L’uomo la afferrava da dietro e iniziava a palpeggiarle i fianchi e la pancia quindi, appoggiandosi a lei, le sniffava i capelli e sussurrava ansimando...». Stesso schema una terza volta, in seguito a una cena tra colleghi: «iniziava a toccarla sul seno, sulla pancia, sui fianchi e sul sedere, a leccarla e a morderle le orecchie fino a quando le infilava la lingua in bocca».

molestie sul lavoro 2

 

Francesca riferisce gli avvenimenti alle colleghe che tuttavia, al processo, la abbandonano, attenuando e ridimensionando. La smania di fisicità del dirigente diviene così un suo fare «giocherellone» secondo una testimone e perfino il frequente ricorso al solletico nei confronti della donna ne esce attenuato e quasi giustificato. É la parola di Francesca contro quella dell’uomo che di fronte ai giudici nega e ribalta sostenendo che la ragazza fosse sessualmente attratta da lui. La giudice decide di assolvere il direttore (nel frattempo licenziato dai vertici del museo) . […]

Articoli correlati

CHE FA, TOCCA? A ROMA UN BIDELLO CHE HA TOCCATO IL SEDERE A UNA 17ENNE A SCUOLA E STATO...

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…