I PROVINI PER LE ATTRICI? SOLO UNA SCUSA PER SCOPARE – A ROMA UN UOMO, GINO FALCONE, MILLANTAVA DI ESSERE UN IMPORTANTE REGISTA PER PORTARSI A LETTO LE RAGAZZE CHE SOGNAVANO DI RECITARE IN UN GRANDE FILM – A UNA DI LORO AVREBBE PROMESSO DI FARLE GIRARE UNA PELLICOLA CON AL PACINO – FALCONE FINGEVA DI ESSERE AMICO DELLE STAR DEL CINEMA PER INTORTARE LE VITTIME (COME TONI SERVILLO, CHARLIZE THERON E CRISTIANA CAPOTONDI) – ORA RISCHIA DI ESSERE CONDANNATO A 8 ANNI
Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “La Repubblica – Edizione Roma”
Ha abbagliato aspiranti attrici promettendo loro di recitare in un cast stellare, ma era tutta una messa in scena per allungare le mani sulle vittime. Per questo motivo secondo la procura di Roma il sedicente regista Gino Falcone deve essere condannato a scontare 8 anni di carcere.
L’indagato si presentava come “actor coach specializzato in drammatologia e sessuologia all’Actor Studio di New York, prospettando alla parte offesa di essere persona influente e in contatto con numerose personalità del cinema, delle quali inviava falsi messaggi”, si legge negli atti. Secondo le accuse sarebbe riuscito a far credere alle vittime di essere in contatto con attori e registi. E avrebbe anche inscenato conversazioni telematiche, con le ragazze convinte di chattare con Charlize Theron. […]
Per questo c’è chi è cascato nella trappola, cedendo alle lusinghe di quell’uomo che prospettava lauti guadagni e parti in film inesistenti “dai titoli ‘Mani’ e The trap’(…)per i quali era necessario che la stessa provasse ripetutamente scene di sesso alle quali lo stesso prendeva parte”.
A una vittima è stata prospettata la “partecipazione a un progetto cinematografico già finanziato (…) con attori e attrici del panorama internazionale quali Al Pacino, Toni Servillo, Jeremy Irons, Charlize Theron, Cristiana Capotondi e Isabella Ferrari”, proseguono le accuse che spiegano come, per avvalorare la recita, avrebbe anche mostrato il calendario della produzione, la data fissata per la conferenza stampa e la delibera del comune de L’Aquila con la quale l’aspirante attrice sarebbe presto diventata cittadina onoraria. Bastava solo fare una serie di provini a luci rosse. […]