IL ROMANZO CRIMINALE DI ROMA SUBURRA HA UNA NUOVA “DARK QUEEN”: TAMARA PISNOLI - L’EX MOGLIE DI DE ROSSI È COINVOLTA NELL’INCHIESTA SULLE TORTURE ALL’IMPRENDITORE ANTONELLO IEFFI, PESTATO A SANGUE DAGLI STROZZINI PER UN “RECUPERO CREDITI”
Luca Telese per “Libero Quotidiano”
TAMARA PISNOLI - DANIELE DE ROSSI
Denti frantumati, costole rotte, sgomberi eseguiti a coltellate. Ormai il Romanzo Criminale non basta più, è il tempo della romanza criminale. Romanza perché la protagonista stavolta è donna. Romanza perché quello che emerge dall' inchiesta su Tamara Pisnoli (già nota alle cronache per essere l'ex moglie dell' incolpevole Daniele De Rossi) sembra davvero la pagina strappata dal copione di una fiction, o una scena tagliata della sceneggiatura di «Jeeg Robot», il film sulla banda di coatti di Tor Bella Monaca redenti dal super eroe-ladro Santamaria. Avrebbe dovuto essere un fantasy, ha trionfato ai David di Donatello perché è considerato un film neorealista.
Ieri sul Corsera romano, Ilaria Sacchettoni ci ha regalato stralci di inchiesta e scene che fanno rabbrividire. Un pavimento irrigato di sangue in una villetta all' Axa, direzione litorale, tra i regni straccioni della nuova criminalità mafiosa capitolina. Un sequestrato-torturato è al suolo, semi tramortito. La visione a metà tra l'onirico e l'orrorifico è quella di una dark lady bionda che impartisce direttive chirurgiche: «Pulite bene, che qui avete fatto uno schifo!».
La blonde-dark Lady è lei, l'algida Tamara. E il torturato nella pozza di sangue è l' imprenditore Antonello Ieffi, vittima di un recupero crediti da cravattari splatter. Siamo in un quadrante di Roma che sta fra il protettorato di Ostia, dominio degli Spada, e la Roma periferica dei Casamonica. E la storia è quella di un poveretto che aveva preso 85mila euro di prestito a strozzo, dalla figlia di un signore che ha chiuso la sua carriera con un colpo alla testa dopo essere stato costretto a inginocchiarsi.
Il sangue dei padri. Sono i codici della violenza che si ripetono, sempre uguali: ghirigori incisi con la lama del coltello sul corpo del martoriato. Quando i Casamonica si rifiutarono di pagare il marmista che gli aveva ristrutturato le case delle residenze della Borghesiana - corrimano, fregi bagni e pavimenti per un totale da 150mila euro - gli spaccarono le lastre di marmo sulla testa e lo mandarono in coma convinti di aver chiuso il debito. Invece era ancora vivo.
manuela arcuri antonello ieffi
Nell'ultima inchiesta sulla famiglia Spada, invece, si racconta che per farsi cedere una casa popolare molto desiderata a via Baffico avevano aggredito dei normali inquilini assegnatari, pestando il padrone di casa e accoltellando la moglie durante uno «sfratto criminale» eseguito in venti. Gli Spada volevano proprio quell' appartamento, non perché lussuoso, ma perché dalla finestra si potevano controllare le vie di accesso delle forze dell' ordine al quartiere.
manuela arcuri antonello ieffi
Lui, il pestato, avrebbe pianto davanti agli inquirenti: «Io gliela avrei data subito. Era mia moglie quella che non voleva cedere!». Ancora una donna granitica. Dalla parte dei buoni, stavolta, un' altra romanza. Per farla mollare avevano agganciato persino il contatore del clan a quello della giovane coppia, mandandola in rovina. Ma i due hanno avuto il coraggio di denunciare, e ora la polizia ha eseguito dieci arresti. Anche il marmista ha denunciato l' imprenditore Leffi. La giornalista Federica Angeli, scortata: «Se entrano dentro loro, forse liberano me». E così persino la Romanza Criminale della Roma decadente di inizio millennio, nel suo scenario crepuscolare, cambia colore: dalla pozza di sangue al blu cangiante dei lampeggianti delle volanti di polizia.