propaganda cinese social twitter cina xi jinping

QUANDO IL SAGGIO INDICA LA CINA, LO STOLTO GUARDA PUTIN – ALTRO CHE RUSSI: LA VERA OPERAZIONE DI DISINFORMAZIONE E PROPAGANDA SUI SOCIAL È QUELLA DI PECHINO! – IL “CENTRE FOR INFORMATION RESILIENCE” BRITANNICO HA SCOPERTO PIÙ DI 350 PROFILI UNITI DA UN SOLO OBIETTIVO: GETTARE DISCREDITO SUI CRITICI DEL GOVERNO DI XI JINPING E SOSTENERE LE POLITICHE CINESI – VIGNETTE GROTTESCHE E POST A DIFESA DELLA PERSECUZIONE DEGLI UIGURI: MEJO DI UN BEPPE GRILLO QUALUNQUE…

Carlo Pizzati per “La Stampa”

 

vignette di propaganda cinese contro bannon e guo wengui

Una rete di disinformazione e di propaganda a favore della Cina è riuscita a infiltrarsi nei social network di tutto il mondo grazie all’intelligenza artificiale, al furto di profili in Bangladesh e in Turchia e alle tecniche più avanzate di comunicazione digitale. Ma a causa anche di grossolani errori grammaticali in inglese, tipici del traduttore automatico online e di chi non ha dimestichezza con la lingua utilizzata negli attacchi, la squadra di propagandisti è stata smascherata dal «Centre for Information Resilience» britannico.

 

Erano più di 350 i falsi profili il cui obiettivo era gettare discredito su oppositori e critici del governo cinese e disseminare un ingannevole messaggio di largo sostegno online per le politiche di Pechino.

propaganda cinese su twitter

 

L’obiettivo era delegittimare sui social americani le politiche occidentali e promuovere immagine e influenza cinesi in America e in Europa. Nei loro post, gli anonimi agenti della propaganda difendevano la politica cinese nello Xinjiang, negando le evidenze sulla persecuzione dei musulmani uiguri e cercando di spostare l’attenzione sul fatto che gli Stati Uniti hanno avuto la schiavitù e che in America continuano ad esserci violazioni di diritti umani, come nel caso dell’afroamericano George Floyd, soffocato durante l’arresto da un poliziotto poi condannato per l’omicidio.

 

propaganda cinese social

Il network faceva circolare anche vignette un po’ datate e grottesche del tycoon cinese in esilio Guo Wengui, critico del regime cinese, della denunciatrice anticorruzione Li-Meng Yan, oltre che dell’ex consulente di Donald Trump, Steve Bannon.

 

xi jinping propaganda su internet

La rete clandestina operava su Twitter, Facebook, Instagram e YouTube con una tecnica già conosciuta chiamata «astroturfing», cioè una campagna fittizia di opinione di massa che funziona così: un falso profilo lancia una presunta notizia o una denuncia sociale, poi altri profili falsi ritwittano, ri-postano o rilanciano il contenuto, dando così l’impressione che quel tema abbia un seguito reale e voluminoso sia di «mi piace» che di commenti, mentre invece è solo una manovra di comunicazione.

propaganda cinese 2

 

È così che si crea un’influenza sui temi, cercando di scalare le tendenze del giorno utilizzando sempre gli stessi hashtag. Ed è questo uno dei modi per manipolare, o tentare di manipolare, l’opinione online.

 

È proprio grazie all’impiego di queste tecniche che gli esperti del Cir sono riusciti ad individuare una ricorrenza sistematica negli hashtag, scovando a uno a uno i falsi profili, denunciati poi ai gestori dei network che hanno sospeso gli account. Anche perché c’era un altro dettaglio a denunciarli.

 

L'ITALIA E LA VIA DELLA SETA VISTE DALLA PROPAGANDA CINESE 1

Difatti chi intesseva questo piano di propaganda ha utilizzato anche false foto-profilo generate con l’intelligenza artificiale grazie al nuovo framework SytleGAN. Le foto di fantasmi mai esistiti, creati con un collage dal software, servivano a eludere il procedimento di identificazione.

 

Gli account aperti da veri utenti (molti in Bangladesh e in Turchia), poi ceduti, o rubati individuando la password, erano invece più facilmente smascherabili poiché si poteva risalire all’identità e capire che il profilo non era più gestito dal vero proprietario, anche perché d’improvviso cambiava la lingua utilizzata nei post. Invece con le foto generate dall’intelligenza artificiale si pone un ostacolo ulteriore allo smascheramento.

propaganda cinese su twitter

 

Ma i programmi, per quanto avanzati, hanno dei punti deboli. Il più ovvio è che gli occhi dei finti proprietari generati dall’AI sono sempre alla stessa altezza, nell’inquadratura della foto-profilo. Tirando una riga dritta tra le foto dei profili sospetti all’altezza degli occhi è stato facile individuare subito che erano dei falsi. E mettere fine a questo network di spammers di propaganda politica pro-Pechino.

L'ITALIA E LA VIA DELLA SETA VISTE DALLA PROPAGANDA CINESE 1

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME