l elicottero di ebrahim raisi prima dello schianto

SABOTAGGIO ISRAELIANO, COMPLOTTO INTERNO, INCIDENTE: TUTTE LE IPOTESI SULLO SCHIANTO DELL’ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI – I VELIVOLI DEL REGIME IRANIANO SONO DEI CATORCI, MA È DIFFICILE PENSARE CHE BASTI UN PO’ DI NEBBIA PER FARLI PRECIPITARE – UN ATTACCO CON MISSILI TERRA-ARIA SEMBRA ESCLUSO. UN SABOTAGGIO? IN AZERBAIGIAN CI SONO TECNICI E CONSIGLIERI MILITARI DI ISRAELE: IN TEORIA, IL TERRITORIO AL CONFINE CON L’IRAN SI PRESTA ALL’INFILTRAZIONE DI AGENTI DELLO STATO EBRAICO. CERTO, PER UN MEMBRO DELLA DELEGAZIONE IRANIANA SAREBBE STATO MOLTO FACILE AVVICINARSI ALL’ELICOTTERO DEL PRESIDENTE…

ebrahim raisi 2

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

 

Nebbia e montagne insieme sono la trappola perfetta per un elicottero. Nella regione di Tabriz le vette eguagliano l’altezza del Monte Bianco e le condizioni del tempo ieri erano pessime: una densa coltre di nuvole ha avvolto i resti dell’apparecchio presidenziale, oscurando qualsiasi certezza sulla sua sorte e sulle cause dello schianto. Non si conosce con certezza neppure il modello su cui il presidente Raisi stava volando.

corpi recuperati nell elicottero di ebrahim raisi

 

Le ultime immagini lo mostrano a bordo di un Bell 212 di progettazione statunitense.

Potrebbe essere un’eredità dello Scià: nel 1978 ne furono acquistati dieci prodotti dall’italiana Agusta, parte di un maxicontratto che ha fatto arrivare in Persia  […] oltre trecento elicotteri Bell.

 

Manucheher Khorowdad, il comandante dell’aviazione imperiale che nel 1975 firmò la commessa […] è stato il primo a venire giustiziato dopo la rivoluzione: i seguaci di Khomeini lo impiccarono assieme al suo pastore tedesco […].

 

Il Bell 212 è una versione migliorata e bimotore del robusto Huey, il cavallo di battaglia americano del Vietnam. La squadriglia presidenziale in genere utilizza insieme elicotteri statunitensi e Mil 17 russi.

 

INCIDENTE ALL ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI

Nelle trasferte, spesso sono presenti più modelli e soltanto all’ultimo momento viene scelto quello su cui siederà Raisi […]. Stando alle poche notizie disponibili, nell’ultimo viaggio la formazione era composta di tre elicotteri. Probabilmente si trattava del biturbina statunitense […] e di due Mil russi dotati di contromisure anti-missile.

 

L’assenza di notizie permette solo di formulare ipotesi […]. Un attacco con missili terra-aria portatili sembra escluso: la squadra avrebbe dovuto conoscere con esattezza il piano di volo ma le pessime condizioni meteo hanno reso imprevedibile la rotta del presidente. Il sabotaggio o l’attentato paiono poco probabili.

 

L ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI

Tabriz è stata una delle capitali della protesta contro il regime, con scontri di violenza unica nelle strade proseguiti per mesi. E in linea teorica questo territorio al confine con l’Azerbaijan meglio si presta all’infiltrazione di agenti israeliani, perché le autorità di Baku ospitano tecnici e consiglieri militari dello Stato ebraico.

 

Accedere agli elicotteri presidenziali però non è facile: vengono sorvegliati notte e giorno, con la manutenzione affidata a squadre selezionate. Anche se il tour condotto in questi giorni ha previsto l’uso di piazzole improvvisate, la possibilità che un estraneo sia stato in grado di inserire un ordigno o alterare i comandi paiono infime.

 

Allora? L’incidente o il guasto sembrano lo scenario più probabile. A causa delle montagne, […] A causa della scarsa strumentazione elettronica, anche se nelle foto si nota un radar meteorologico, che aiuta a evitare di finire nelle bufere.

ELICOTTERO Bell 212

 

Il mezzo sembra molto più recente di quelli comprati dallo Scià: nonostante l’embargo, Teheran ne ha contrabbandati diversi esemplari, recuperati sul mercato civile in Europa, Cina e Africa.

 

Almeno tre indagini della magistratura italiana negli ultimi quindici anni hanno scoperto piani per esportare elicotteri simili in Iran. E lo stesso accade per i pezzi di ricambio […].

ricerche dell elicottero di ebrahim raisi

 

Questo non depone a favore dell’efficienza della flotta e le avarie sono frequenti. Tra le intelligence occidentali circola voce che proprio due giorni fa il mezzo di Raisi avrebbe avuto un problema prima del decollo. Uno dei misteri che continueranno ad accompagnare questa fine […]. Perché se per un sabotatore sarebbe stato praticamente impossibile avvicinarsi al Bell, per un complotto di palazzo interno alla teocrazia sciita quel volo tra monti e tempeste sarebbe stata l’occasione ideale per colpire.

iraniani pregano per ebrahim raisi l elicottero di ebrahim raisi prima dello schianto

EBRAHIM RAISI DA GIOVANEricerche dell elicottero di ebrahim raisi 1meme sulla morte di ebrahim raisi 2ricerche dell elicottero di ebrahim raisi 2L ULTIMA FOTO DELL ELICOTTERO DI EBRAHIM RAISI L ULTIMA FOTO DI EBRAHIM RAISI PRIMA DELLO SCHIANTO IN ELICOTTERO ebrahim raisi in elicottero l incidente all elicottero di ebrahim raisi l elicottero di ebrahim raisi 1 MEME SULLA MORTE DI EBRAHIM RAISI il ministro degli esteri iraniano hossein amirabdollahian ricerche dell elicottero di ebrahim raisi EBRAHIM RAISI recep tayyip erdogan ebrahim raisi vladimir putin NICOLAS MADURO - EBRAHIM RAISILA STRUTTURA DEL REGIME IRANIANO ricerche dell elicottero di ebrahim raisi festeggiamenti per la morte di ebrahim raisi 1EBRAHIM RAISI CON ASSAD

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…