salman rushdie hadi matar

“SONO RIMASTO COLPITO DAI SUOI OCCHI SCURI CHE SEMBRAVANO FEROCI. MI COLPIVA RIPETUTAMENTE, SENZA FERMARSI” - SALMAN RUSHDIE E IL FACCIA A FACCIA AL PROCESSO CON IL SUO AGGRESSORE, HADI MATAR: “ERO IN UN LAGO DI SANGUE E PENSAVO: STO PER MORIRE”- LO SCRITTORE, OLTRE ALL’OCCHIO, HA PERSO ANCHE L’USO DELLA MANO DESTRA: “PENSO DI NON ESSERE ANCORA AL 100%. NON SONO PIÙ ENERGICO COME UNA VOLTA” - L’IMPUTATO, DI ORIGINE LIBANESE MA CRESCIUTO NEGLI STATI UNITI, SI È DICHIARATO NON COLPEVOLE DELLE ACCUSE DI TENTATO OMICIDIO E AGGRESSIONE MA RISCHIA…

Monica Ricci Sargentini per corriere.it - Estratti

 

 

salman rushdie 3

È entrato nell’aula del tribunale canticchiando «Dal fiume al mare Palestina libera» Hadi Matar, 27 anni, l’uomo accusato di aver tentato di assassinare Salman Rushdie il 12 agosto del 2022 durante una conferenza nell’anfiteatro di Chautauqua, nello Stato di New York. E per la prima volta da quel giorno l’autore de I versi satanici si è trovato nella stessa stanza con il suo aggressore nel processo che si è aperto lunedì a Mayville, New York, vicino al confine con il Canada.

 

«L’ho visto solo all’ultimo momento — ha detto dopo il giuramento di rito —, sono rimasto molto colpito dai suoi occhi che erano scuri e sembravano molto feroci. Mi colpiva ripetutamente, senza mai fermarsi». In giacca e cravatta, con l’occhio destro, di cui ha perso l’uso, nascosto da una lente, lo scrittore simbolo della libertà di espressione ha descritto «il senso di grande dolore e shock» provato durante l’aggressione: «Ero consapevole del fatto che giacevo in un’enorme quantità di sangue, mi è venuto in mente che stavo morendo. Era il mio pensiero predominante».

 

HADI MATAR

Pochi metri più in là, seduta in seconda fila, la moglie Rachel Eliza non riusciva a trattenere le lacrime pensando a quei 17 giorni trascorsi in un ospedale della Pennsylvania tra la vita e la morte e alla lunga riabilitazione, oltre all’occhio ha perso anche l’uso della mano destra, che Rushdie ha sapientemente descritto ne Il coltello, il libro di memorie pubblicato l’anno scorso sull’attentato. «Penso di non essere ancora al 100%. Non sono più energico come una volta», ha detto alla giuria.

 

salman rushdie

Matar, che era seduto a circa 6 metri di distanza da Rushdie in aula, spesso guardava in basso durante la sua testimonianza. L’imputato, di origine libanese ma cresciuto negli Stati Uniti, si è dichiarato non colpevole delle accuse di tentato omicidio e aggressione, per le quali rischia rispettivamente 25 e 7 anni di carcere.

 

Uno dei suoi avvocati d’ufficio, Lynn Schaffer, ha esortato i giurati a non condannarlo a priori. E nel suo interrogatorio ha sfidato lo scrittore a ricordare quante volte era stato colpito: «Non stavo contando in quel momento — ha risposto lui con ironia —. Ero impegnato in altro. Ma dopo ho potuto vedere le ferite sul mio corpo. Non ho avuto bisogno che qualcuno me lo dicesse».

 

HADI MATAR

Nessuno ha chiesto a Rushdie di identificare il suo aggressore in tribunale, il procuratore distrettuale Jason Schmidt ha sottolineato che l’attacco è avvenuto davanti a numerosi testimoni, presenti quel giorno nell’auditorium per ascoltare l’autore di Midnight’s Children e Victory City tenere una lezione su come proteggere la libertà degli scrittori. «Questo non è un caso di identità errata — ha detto Schmidt lunedì durante l’arringa di apertura del processo — Matar è la persona che ha attaccato il signor Rushdie».

 

salman rushdie 2salman rushdie al salone del libro di torino hadi matar fermato salman rushdie - coltello - knifehadi matar l'uomo che ha accoltellato salman rushdie salman rushdie hadi matar l'uomo che ha accoltellato salman rushdiesalman rushdie 1

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