SALVATE MERIAM - NON E’ STATA ANCORA LIBERATA LA GIOVANE SUDANESE CONDANNATA A MORTE PER AVER SPOSATO UN CRISTIANO - PER CAPIRE COSA LA ASPETTA, L’ORGANIZZAZIONE UMANITARIA “REDRESS” POSTA IL CRUDELE VIDEO DI UNA DONNA FUSTIGATA IN PUBBLICO NEL 2010 (VIDEO)
VIDEO FUSTIGAZIONE DONNA IN SUDAN
Trema e supplica pietà mentre viene frustata cento volte e derisa dalla polizia, la donna di questo video girato nel 2010 e pubblicato da “ Redress” a sostegno della campagna per la liberazione di Meriam Ibrahim. La pratica crudele, inumana e degradante, è prevista dagli articoli 154 e 155 del codice penale sudanese.
Questo è il destino che aspetta Meriam, 27 anni, madre di due bambini, condannata a morte in Sudan per aver sposato un cristiano. E’ stata cresciuta dalla madre come cristiana ortodossa, ma secondo il tribunale va considerata musulmana come il padre, anche se lui lasciò la famiglia quando i figli erano piccoli.
video linciaggio in sudan quattro anni fa
A maggio è stata condannata per adulterio e apostasia, dopo aver rifiutato di rinunciare al cristianesimo. Da settembre si trova nella prigione di Khartum, dove ha partorito una bambina di nome Maya. L’altro figlio Martin, ha 20 mesi.
Il caso è stato ritenuto “barbarico” da Inghilterra, America e Olanda. Hillary Clinton ha chiesto che siano rispettati libertà di religione e diritti umani, su Twitter è partita la campagna “#SaveMeriam”, oltre un milione e mezzo di persone hanno firmato petizioni on line.
merim condannata a morte per aver sposato un cristiano
Il governo sudanese inizialmente, sotto pressione internazionale, ha promesso di liberarla, ma poi sembra aver fatto un tragico dietrofront. L’attenzione deve rimanere alta. L’appello ci sarà la prossima settimana.
Daniel, il marito di Meriam, è un biochimico naturalizzato americano, vive nel New Hampshire, e ha incontrato l’ambasciatore statunitense a Khartum. Non è certo, ma ci sono i requisiti per far sì che i suoi figli ottengano il passaporto americano. Intanto l’ambasciata americana gli ha chiesto di fare il test della paternità.