LA MELA NON CADE LONTANO DALL’ALBERO – SALVATORE DI LAURO, FIGLIO DEL BOSS PAOLO (DETTO “CIRUZZO O' MILIONARIO” DETENUTO AL 41BIS) AVREBBE MALMENATO SUA MOGLIE ED È STATO ARRESTATO A NAPOLI – A FEBBRAIO IL 35ENNE SI È PRESENTATO SOTTO L’APPARTAMENTO DI SUA MOGLIE, CHE DA TEMPO ANDATA VIA DI CASA, CON L’INTENZIONE DI DARE FUOCO AL PALAZZO E LA DONNA LO HA DENUNCIATO. LA POVERETTA DA TEMPO VIVEVA "RECLUSA" IN CASA PER PAURA DI SUBIRE AGGRESSIONI...
(ANSA) - Salvatore Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro, quest'ultimo detenuto al 41bis, è stato arrestato dalla Polizia con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Secondo quanto accertato dalla Squadra Mobile di Napoli e dal pubblico ministero, il sesto figlio di Paolo, "con reiterate minacce, vessazioni, umiliazioni e aggressioni fisiche, ha maltrattato la moglie anche in presenza dei figli minori della coppia". La donna, non più convivente, ha denunciato le violenze il 27 febbraio scorso: il giorno prima il marito si è presentato sotto il balcone di casa con del liquido incendiario.
Salvatore Di Lauro, 35 anni - è nato a Napoli il 7 febbraio 1988 - è il sesto dei dieci figli del capo clan Paolo Di Lauro, detto "Ciruzzo o' milionario". Venne arrestato per la prima volta l'8 febbraio 2006 e scarcerato nel 2014 per fine pena.
Il secondo arresto risale al 6 giugno 2017 e la sua scarcerazione avvenne appena 15 giorni dopo, il 21 giugno 2017. La misura cautelare nei confronti del 35enne è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della IV sezione (fasce deboli) della Procura della Repubblica partenopea.
Da circa un anno praticamente non usciva più di casa la moglie di Salvatore Di Lauro, il figlio 35enne del capoclan Paolo Di Lauro, arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Temeva per la sua incolumità e per quella dei suoi due figli piccoli.
Quella che ha consentito di avviare le indagini della Polizia di Stato (coordinate dal sostituto procuratore delle 'fasce deboli' Maria Carolina De Pasquale e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) è stata la prima e unica denuncia di maltrattamenti. La donna, quasi coetanea del marito, abita a Secondigliano, e si è decisa a rendere note le vessazioni che subiva quando ha capito che la sua vita era in pericolo.