day dreaming

E VOI SAPETE COS'È IL "DAY-DREAMING"? - TRADOTTO SIGNIFICA "SOGNARE A OCCHI APERTI" ED È QUELLO STATO CATATONICO IN CUI LA MENTE UMANA PIOMBA DURANTE LA GIORNATA SE LA NOTTE NON SI È DORMITO ABBASTANZA - NON È DETTO CHE QUESTO SIA UNA COSA NEGATIVA, A MOLTI PERDERSI NEI PROPRI PENSIERI RILASSA E LI RENDE PIÙ PRODUTTIVI - AD ALTRI INVECE LO STATO DI CATALESSI GENERA...

D. d. D. per il “Corriere – Salute”

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Al momento di dormire, se la mente si mette a vagare evocando pensieri negativi è facile che il sonno faccia fatica ad arrivare e quando finalmente arriva sia di qualità meno riposante.

 

Così il giorno dopo può accadere che la mente non abbia recuperato, le funzioni psichiche superiori funzionino meno bene e di conseguenza diventi difficile concentrarsi su compiti specifici, creando spazio per ulteriori attività di pensiero spontaneo vagante. È un circolo vizioso messo in evidenza da Ana Lucía Càrdenas-Egúsquiza e Dorthe Berntsen del Department of Psychology and Behavioral Sciences della Aarhus University danese in un articolo di revisione su sonno e day-dreaming pubblicato sulla rivista Consciousness and Cognition .

 

 

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Il day-dreaming, il sognare a occhi aperti, è un'attività che può essere abbastanza facilmente studiata in laboratorio: soggetti ai quali è stato affidato un compito che richiede attenzione vengono periodicamente interrotti chiedendo loro di riferire se in quel momento sono focalizzati sul compito o se la loro mente sta invece vagando. È con esperimenti simili che si è verificato che il day-dreaming rappresenta normalmente una parte significativa delle attività cognitive, occupando una buona parte del pensiero di chi è sveglio.

 

Negli studi che esplorano il rapporto tra day-dreaming e sonno si fa distinzione tra un day-dreaming distruttivo e uno positivo. «Il day-dreaming distruttivo è caratterizzato da pensieri autogenerati che interferiscono con la concentrazione necessaria per il compito che si sta svolgendo e che sollevano emozioni di tipo negativo» dicono le autrici dello studio.

 

 

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«Al contrario il day-dreaming positivo è composto da pensieri autogenerati piacevoli e pianificanti che offrono risultati produttivi e sono accompagnati da sensazioni di benessere ed emozioni positive».

 

Chi ha la tendenza a produrre day-dreaming distruttivo si trova più frequentemente in condizioni di insonnia, e comunque il suo sonno è di cattiva qualità, e perfino i sogni possono essere influenzati negativamente trasformandosi più spesso in incubi. Così che il giorno seguente aumenta la probabilità di avere una sensazione di stordimento e di sonnolenza che interferisce con le attività lavorative e relazionali.

 

 

Il fenomeno sembra essere più frequente nelle donne, che d'altra parte sono in effetti più frequentemente degli uomini colpite sia dal fenomeno dei pensieri negativi al momento di addormentarsi, sia da fenomeni di tipo ansioso e depressivo. «Spendiamo approssimativamente un terzo delle nostre vite dormendo o tentando di farlo» concludono le autrici. «Se non dormiamo quanto ci servirebbe, allora sperimentiamo sensazioni stressanti e spiacevoli».

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Lo stress che ne deriva, sostenuto spesso proprio da pensieri automatici di stampo negativo che interferiscono con il sonno normale, è rilevabile attraverso un'anomala attivazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, responsabile di sintomi quali un aumento della pressione arteriosa, sia sistolica sia diastolica, un aumento della frequenza cardiaca, incremento della produzione di cortisolo.

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