alessandro giuli la sapienza

GIULI, GLI ESAMI NON FINISCONO MAI. E NEANCHE LE CONTESTAZIONI... – DOMANI ALLA SAPIENZA IL NEOMINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI, SOSTERRÀ L’ULTIMO ESAME IN “TEORIA DELLE DOTTRINE TEOLOGICHE” PRIMA DI POTERSI LAUREARE IN FILOSOFIA, A INIZIO 2025 – GLI STUDENTI DEL COLLETTIVO “CAMBIARE ROTTA” HANNO ORGANIZZATO UN SIT-IN DI PROTESTA AL GRIDO DI “BOCCIAMO GIULI! BOCCIAMO IL FASCISMO E LA CULTURA DEL PRECARIATO” – IL GIORNALISTA CON L’AQUILA FASCISTISSIMA TATUATA SUL PETTO, A 48 ANNI COLMERÀ IL SUO “GAP ACCADEMICO”, CHE TANTO IMBARAZZO GLI HA CREATO…

Estratto dell’articolo di Laura Martellini per www.corriere.it

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

«Per una nuova cultura... Bocciamo Giuli! Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato»: è lo slogan della mobilitazione annunciata per lunedì 30 settembre alla Sapienza di Roma, dove il neoministro Alessandro Giuli, fresco sostituto del dimissionario Gennaro Sangiuliano, sosterrà lunedì 30 settembre l’ultimo esame con il professor Gaetano Lettieri,  direttore del dipartimento di Storia e antropologia delle religioni.

La materia: «Teoria delle dottrine teologiche».

 

il collettivo della sapienza cambiare rotta contro alessandro giuli

Se l’attività ministeriale glielo consentirà, lo studente Giuli nel gennaio 2025 dovrebbe laurearsi, a 49 anni. Proprio per lunedì 30 alle 9, davanti alla facoltà di Lettere, gli studenti del collettivo «Cambiare rotta» (il cui motto è «Contro la crisi di civiltà del capitalismo, per il riscatto di una generazione tradita, è tempo di cambiare rotta! ») chiamano i colleghi a raccolta per un un sit-in, tutt'altro che benaugurante per il candidato.

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

«Saremo nella stessa facoltà di Lettere - annunciano i manifestanti - dove il gruppo Meridiano Zero praticava agguati ai collettivi studenteschi colpevoli di non rimpiangere il regime fascista» (nelle intenzioni, il movimento intendeva ridare vita al pensiero della destra italiana, riformulando il pensiero post-fascista). L'attacco è anche personale: «Torna dopo una carriera di "giornalista", "opinionista" e direttore della Fondazione Maxxi... a cui ha garantito un maxi-flop sugli ingressi dei visitatori» (dato smentito dallo staff del ministro e del museo).

 

ALESSANDRO GIULI - TATUAGGI

Su Instagram, il fotomontaggio di Giuli sul banco degli esaminandi è sormontato dalla scritta «Failed» («bocciato»): «Giuli - è il testo del lungo post - va alla guida di un ministero che ha smantellato per decenni la Cultura che avrebbe dovuto tutelare, privatizzando il patrimonio, appaltandone la gestione, precarizzando e dequalificando il lavoro nei beni culturali, nello spettacolo e nel turismo, in cui tanti di noi lavorano o aspirano a lavorare.

 

Ci va come continuatore dell'opera di Sangiuliano: conflitti d'interessi, Times Square "a Londra", e aumento record dei biglietti dei musei senza alcun vantaggio per chi ogni giorno lavora per tenerli aperti e garantirne la qualità».

 

esordio alla camera del ministro alessandro giuli

[…]  Finora non si registrano repliche da parte del titolare della Cultura, dedito, probabilmente, a un ultimo ripasso. Anche dai prof «no comment». La replica della commissione giorni fa al quotidiano Il Foglio: «La laurea è un fatto personale».

alessandro giuli - tatuaggio con l aquila fascista sul pettomeme giorgia meloni alessandro giuli alessandro giuli - festival di venezia

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…