SBANDATE IN “CURVY” - COME VOLEVASI DIMOSTRARE, QUELLA DELLE MODELLE CON PANZA E CELLULITE ERA UNA MODA PASSEGGERA: A MILANO LA PRESENZA DI MODELLE “OVERSIZE” È SCESA DEL 77% A NEW YORK, MENTRE A LONDRA, ERANO SOLO 71 SU 2640 – L’ULTIMO DISPERATO TENTATIVO DI VICTORIA’S SECRET, CHE HA ARRUOLATO MODELLE “PIÙ VICINE ALLA REALTÀ” E NON PIÙ CON UN CORPO PERFETTO PER EVITARE LA BANCAROTTA – LE MODELLE PLUS-SIZE NON SONO SPARITE DEL TUTTO MA...
Estratto dell’articolo di Serena Tibaldi per “la Repubblica”
La decisione di Victoria’s Secret, […] Per riabilitarsi […], ha puntato tutto sull’inclusività, arruolando varie testimonial con corpi decisamente più formosi. L’annuncio dello show lascia intendere che anche la passerella sarà all’insegna della diversità; si tratta di un cambio epocale, che è stato notato pure da Lizzo, la star icona della bellezza curvy. L’artista ha però dichiarato di voler essere certa che le iniziative del marchio siano sincere, e non fatte solo in nome dei fatturati, prima di riabilitarlo.Il dubbio è legittimo, e non solo perché il brand sta cercando di evitare la bancarotta.
La probabilità che l’ondata di body positivity (l’idea che si è belli così come si è) che ha dominato nelle ultime stagioni fosse solo un trend temporaneo, ha infatti preso forza nella tornata di sfilate appena conclusasi. I numeri parlano da soli: secondo lo studio di Tagwalk, a Milano la presenza di modelle curvy è scesa del 77 per cento; a New York, gli show con casting aperti a modelle non in taglia campionario sono passati da quindici a due, mentre a Londra, di 2640 modelle impiegate, solo 71 erano plus-size.
[…] Piero Piazzi, presidente di Women Management, […] C’è da dire che le curvy non sono scomparse: da Dolce&Gabbana ha sfilato Ashley Graham, la più famosa di tutte, e a Parigi si sono viste Precious Lee e Kortleve, che era da Chanel e Alexander Mc-Queen. Però tutte loro, più che modelle, sono ormai celebrità; resta il fatto che il numero di modelle plus-size in circolazione sia calato.
[…] Non è solo una questione di ingaggi. Molto semplicemente, le curve non fanno più così tendenza. A dominare oggi, tanto tra i brand di lusso quanto tra quelli più popolari, è infatti lo stile dei primi anni Duemila: jeans a vita bassissima, top micro, minigonne da venti centimetri, abiti trasparenti. Tutti capi che richiedono corpi sottili e longilinei.
[…] Ma non si tratta solo di abbigliamento. A metterci il carico da novanta è stato il recente dilagare del cosiddetto “fenomeno-Ozempic”. L’Ozempic è un farmaco per i malati di diabete alimentare di tipo 2, assurto a nuovo status-symbol per le sue notevoli proprietà dimagranti. […] Il suo consumo per scopi non terapeutici è talmente massiccio che le scorte del medicinale per chi ne ha realmente bisogno sono terminate. […]
Gli anni passati a rigettare lo stereotipo secondo cui essere magri è un valore estetico assoluto, sono stati spazzati via dalla possibilità di perdere peso rapidamente e facilmente. Così, buona parte di certe affermazioni sono state smascherate per quello che erano: buonismo di facciata.
Sia chiaro, le cose non sono tornate proprio al punto di partenza: il successo di bellezze come Graham, Lee e Kortleve, per quanto raro, resta una pietra miliare. In più, sono diversi i creativi emergenti che credono davvero nel vestire tutti i tipi di corpi. […]
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