lo sherpa muhammad hassan scavalcato dagli alpinisti diretti al k2

L’ORRORE AD ALTA QUOTA - DURANTE UNA CORDATA PER CONQUISTARE LA VETTA DEL K2, UNO SHERPA È CADUTO E GLI SI È ROTTA LA MASCHERA PER L’OSSIGENO – IL POVERETTO È RIMASTO A TESTA IN GIÙ, APPESO ALLE CORDE, PER UN’ORA. I COMPAGNI DI SCALATA SONO RIUSCITI A TIRARLO SU, FERITO MA ANCORA VIVO. MA INVECE DI ORGANIZZARE IL SOCCORSO, HANNO CONTINUATO VERSO LA VETTA, LASCIANDDOLO MORIRE DA SOLO, TRA LE NEVE – COSÌ LA SMANIA DI CONQUISTARE GLI “OTTOMILA” HA ROVINATO L'ALPINISMO – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano”

 

lo sherpa Muhammad Hassan scavalcato dagli alpinisti diretti al k2

[…] Lo scorso 27 luglio, dopo un lungo periodo di maltempo che aveva tenuto tutti fermi, è partita una folta cordata di scalatori, organizzata da diverse compagnie, con i loro portatori e i loro sherpa, per conquistare la vetta del K2, la seconda vetta più alta del mondo, dopo l’Everest.

 

Tra gli scalatori ce n’erano alcuni alla spasmodica caccia di un record, come la scalatrice norvegese Kristin Harila, che inseguiva il traguardo di aver scalato tutti gli “ottomila” (così vengono chiamate le quattordici montagne al mondo che superano gli ottomila metri di altitudine) in 92 giorni.

 

[…] Tra i portatori d’alta quota c’era il pakistano Muhammad Hassan, il quale, secondo le testimonianze raccolte, affrontava per la prima volta il K2 e non aveva nemmeno un equipaggiamento del tutto adeguato, ma aveva bisogno di soldi per curare la madre malata.

 

lo sherpa Muhammad Hassan ferito sul k2

A un certo momento, la cordata, all’altezza del cosiddetto “collo di bottiglia” (già oltre gli ottomila metri) e sul punto di aprire la via al successivo “traverso”, passaggio particolarmente periglioso prima della spinta finale per giungere alla cima, intorno alle due e mezza di notte, si è trovata alle prese con alcune valanghe, e forse per via di una di esse, o per un errore suo o di qualcuno del gruppo, Hassan è caduto, gli si è rotta la maschera per l’ossigeno, ed è rimasto a testa in giù, sotto il traverso, appeso alle corde, per un tempo imprecisato, forse un’ora, forse di più.

 

lo sherpa Muhammad Hassan ferito sul k2

Alla fine, i compagni di scalata sono riusciti a tirarlo su, ferito ma ancora vivo, ma invece di organizzare il soccorso e di tentare a ogni costo di salvarlo, come dimostra un video realizzato con un drone e un altro di uno scalatore, oltre a diverse foto scattate da uno sherpa, gli scalatori hanno deciso di procedere verso la cima, lasciandolo lì, aggirandolo come un ostacolo. Un ostacolo che, secondo tutti gli indizi raccolti, in quel momento ancora respirava, e il cui cuore ancora batteva.

 

E poi, scendendo, stesso discorso: lo hanno aggirato o scavalcato. La disgrazia non ha impedito che alcuni degli scalatori si immortalassero sulla cima del K2, in atteggiamento trionfale, felici di aver realizzato una grande impresa sportiva, o di aver conquistato qualche astruso record di terz’ordine, e senza il minimo scrupolo, evidentemente, di avere allo stesso tempo compiuto un’azione disumana, indegna.

 

lo sherpa muhammad hassan

L’accaduto è stato commentato con particolare dolore e rabbia dall’alpinista bolzanina Tamara Lunger che, dal suo profilo Facebook, non le ha mandate a dire: «Una cosa del genere è ancora normale? Può davvero essere che una vita non conti più? Ho davvero avuto bisogno di qualche giorno per sistemare i miei pensieri perché sono rimasta profondamente delusa, triste e mi è venuto da piangere quando ho visto il video della salita in vetta del K2 del 27 luglio, in cui diversi scalatori passano sul morente portatore Mohammad Hassan per spuntare altri 8.000 sulla loro lista. Non voglio fare nomi ma anche famosi scalatori erano presenti in quella giornata!!! E il mondo li celebra» [...]

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...