molestie sessuali

BRUTTE NOTIZIE PER I PORCELLONI DEGLI UFFICI - SCATTA IL LICENZIAMENTO PER I DIPENDENTI STATALI CHE COMMETTONO MOLESTIE SESSUALI - E’ IL GIRO DI VITE INSERITO NELLA BOZZA DEL NUOVO CONTRATTO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: CI SARA’ PRIMA LA SOSPENSIONE, POI SI RISCHIERÀ IL POSTO - STESSA PENA PER GLI SCAMBI DI REGALI  

Corrado Zunino per “la Repubblica”

 

MOLESTIE SESSUALI

La questione molestie sessuali entra con forza nel contratto della Pubblica amministrazione, in via di approvazione. In un capitolo dedicato, all' interno del Codice disciplinare, si prevede la sospensione da undici giorni fino a sei mesi per chi «commette molestie a carattere sessuale». E il licenziamento immediato di fronte a una molestia «di particolare gravità» o per chi reitera il comportamento nei due anni successivi (se c'è «recidiva di atti o comportamenti o molestie a carattere sessuale», si legge).

 

All' interno della bozza del Codice si leggono le sanzioni dettagliate previste per le condotte scorrette: si va dal semplice rimprovero verbale all' espulsione dal lavoro.

Oggi, per le molestie, si prevede una più morbida sospensione fino a un massimo di dieci giorni per «atti e comportamenti anche di carattere sessuale che siano lesivi della dignità della persona».

 

MOLESTIE SESSUALI

La lavoratrice che ha subito, ed è stata inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, ha diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo di congedo di tre mesi. Il periodo è coperto dai contributi e il trattamento economico è lo stesso di quello previsto per il congedo di maternità. La dipendente ha diritto, ancora, alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e può essere trasferita più facilmente « ad altra amministrazione pubblica » in un comune diverso da quello di residenza.

 

Il nuovo contratto è vicino alla firma - la ministra Marianna Madia ribadisce «entro il 2017» - e ingloberà anche il reato di stalking, entrato nell' ordinamento italiano nel 2009 quando ormai l' ultimo contratto ( tutt' ora in vigore) era stato chiuso.

 

anche gli uomini subiscono molestie sessuali

L' ultima indagine Istat (risale al 2008- 2009) ha certificato che la metà delle donne tra i 14 e i 65 anni ( 10,5 milioni, il 51,8 per cento) nell' arco della vita ha subito ricatti sessuali sul lavoro o molestie verbali o fisiche, tra cui il pedinamento, l' esibizionismo, le telefonate oscene. Il luogo di lavoro è - dopo il mezzo di trasporto pubblico e la strada - il posto dove più frequentemente le donne subiscono attacchi.

 

Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici sarà discusso, insieme al contratto, domani all' Aran. Una parte consistente del testo parla di lotta al malcostume e rende operativo un decreto del Governo Monti. Con la Legge Madia, ora, si applicherà direttamente il licenziamento per lo statale che accetta o chiede, per sé o per altri, doni oltre i 150 euro.

le vittime sessuali non sono solo donne

 

Vengono estesi ai rapporti di lavoro a termine il diritto allo studio, il riconoscimento dell' anzianità e le ferie. Si introduce la possibilità di programmare giorni nei quali si lavora oltre l' orario d' obbligo ( ad esempio 42 ore) e giorni nei quali si lavorano 30 ore. Ci sarà più flessibilità oraria per i dipendenti in maternità- paternità e assistenza handicap, per chi deve affrontare problemi di tossicodipendenza o è impegnato nel volontariato.

Ultimi Dagoreport

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...

giorgia meloni matteo salvini luca zaia vincenzo de luca tribunale

DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL LEADER DELLA LEGA DI DIMETTERSI, RISCHIANDO DI FAR CADERE IL GOVERNO, O ATTACCHERÀ LA MAGISTRATURA ACCUSANDOLA DI AVER SFORNATO UNA “SENTENZA POLITICA”? LA SECONDA CHE HAI DETTO! - A QUEL PUNTO, "TOGHE ROSSE" VARRÀ ANCHE PER SANTANCHÈ, CHE RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO? – ANNO NUOVO, ROGNE NUOVE: LE REGIONALI AD APRILE 2025 CON LE GRANE CAMPANIA E PUGLIA E IL CASO VENETO DEL DOPO-ZAIA – MELONI PONTE TRA TRUMP E L’UE? UNA FREGNACCIA CHE FA INCAZZARE FRANCIA, GERMANIA E POLONIA: PER PARLARE CON IL NUOVO BOSS DELLA CASA BIANCA, NON ABBIAMO BISOGNO DELLE SMORFIE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?