isis al baghdadi

LO SCEICCO E LA BOMBA SPORCA – L’ALLARME PARTE DA LONDRA: L’ISIS POTREBBE USARE ARMI CHIMICHE - I TIMORI DEI SERVIZI DI INTELLIGENCE PER CAPITALI E CITTÀ EUROPEE - A RISCHIO ACQUEDOTTI, METROPOLITANE E AULE UNIVERSITARIE. E SI STUDIA LA DIFFUSIONE DELLA PESTE BUBBONICA

 

Di Luca Fazzo per Il Giornale

 

abu bakr albaghdadi 2abu bakr albaghdadi 2

Se la guerra chimica del terrorismo islamico contro l' Occidente non è ancora stata lanciata, c' è un eroe da ringraziare: il preside della facoltà di fisica di Mosul, che nel novembre 2015 venne giustiziato sulla piazza di Ninive per non avere voluto mettere il suo sapere a disposizione dell' Isis.

 

Ma da allora un anno è passato, e il Califfato ha arruolato qualcuno più disponibile di quel professore senza nome. Così ieri dal governo britannico parte l' allarme: la chimica e la biologia sono le nuove armi cui lo Stato islamico si affida. Non hanno ostacolo morale a usare armi chimiche contro le popolazioni e, se potessero, lo farebbero in questo Paese, dice il ministro degli Interni Ben Wallace in una intervista al Sunday Times, il numero di vittime che potrebbe essere coinvolto sarebbe la peggior paura di tutti.

 

fuoco sul prigioniero isisfuoco sul prigioniero isis

E così facendo alza il velo pubblicamente su uno scenario cui gli specialisti dell' intelligence occidentale stanno lavorando da tempo, in silenzio per non creare ulteriore panico in una opinione pubblica già logorata dalla sindrome della bomba o del camion killer: quello dell' attacco con dirty bombs, bombe sporche, ordigni resi micidiali non dal potenziale esplosivo ma dalla carica di veleni o virus che potrebbero spargere senza trovare ostacoli in qualunque metropoli occidentali. Scenari da incubo, perché contro la Morte Nera non esiste carroarmato che possa fare da scudo.

 

METROPOLITANA LONDRA METROPOLITANA LONDRA

Acquedotti, mezzi di trasporto, luoghi affollati, comunità ad alto interscambio come le facoltà universitarie: tra i possibili bersagli c' è solo l' imbarazzo della scelta. Il ministro Wallace non parla a vanvera, perché dell' investimento dei gerarchi del Califfato nella guerra chimica ci sono purtroppo notizie incontrovertibili. E almeno in un caso le autorità di un paese occidentale hanno dovuto correre ai ripari: è successo in Francia, dove si sono dovute alzare le misure di sicurezza intorno all' acquedotto che alimenta Parigi, dopo che fonti attendibili avevano riferito di un inquinamento imminente da parte di cellule jihadiste.

 

TERRORISMO BATTERIOLOGICOTERRORISMO BATTERIOLOGICO

D' altronde già tra il 2002 e il 2003 l' allora leader di Al Qaeda, Al Zarkawi, aveva pianificato l' attacco alla metropolitana di Londra con proteine di ricina in grado di provocare la morte cellulare. Il sogno originario di Osama bin Laden era, in realtà, costruirsi un' arma nucleare, ma il progetto si era arenato di fronte alle difficoltà tecniche. Da allora le CW, le chemical weapons, sono salite al primo posto nei piani di sviluppo del terrorismo islamico. La svolta è arrivata nel giugno 2014, con la conquista di Muthanna, dove era basata la principale fabbrica di armi non convenzionali del regime di Saddam.

al zarqawi cadavere rep04al zarqawi cadavere rep04

 

I ricercatori del Califfato hanno davanti a sè un esempio cui rifarsi, il più importante attacco chimico condotto finora su una città sviluppata: l' attentato al sarin, un gas nervino, realizzato nel metrò di Tokio compiuto nel 1995 dalla setta di Aum Shinrikyo, ben più efficace (dodici morti) degli attacchi all' antrace realizzati negli Usa a ridosso dell' 11 settembre. Ma il timore dell' intelligence occidentale è che oggi il livello tecnologico del Califfato sia già molto più avanti, dopo la campagna di reclutamento varata dall' Isis arruolando chimici, fisici, biologi e informatici per realizzare CW ad alto potenziale.

bombe missili nucleare chimico batteriologico thumb x bombe missili nucleare chimico batteriologico thumb x

 

A preoccupare l' antiterrorismo è la varietà quasi infinita di varianti che questa strategia può imboccare. In un accampamento dell' Isis in Siria, per esempio, venne ritrovato il computer di un miliziano tunisino con migliaia di studi sulle armi chimiche, compreso un progetto di utilizzo come arma della peste bubbonica di provenienza animale. Ma il sentiero più battuto pare sia quello degli Rdd, ordigni radiologici in grado di combinare esplosivi tradizionali con dosi ingenti di radio e celsio, usati nel trattamento del cancro e quindi di libera circolazione.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…